Da Freelance a Digital Coach

E' davvero moltissimo tempo, qualche anno credo, che non pubblico un articolo in questa specifica categoria del mio blog. Freelance. Da wikipedia, la parola freelance, deriverebbe dall'omonimo termine della lingua inglese usato per un mercenario (free-lance ovvero Lancia-Indipendente o Lancia-libera), cioè, un soldato appunto professionista che non serviva un signore specifico, ma i suoi servizi potevano essere al servizio di chiunque lo pagasse.

La mia lancia-libera è stata negli ultimi due anni un po' a riposo. Ho continuato ad occuparmi di realizzazione siti web, SEO e Inbound Marketing (infatti non ho mai chiuso la partita iva), ma l'ho fatto con i clienti che già avevo e soprattutto tenendomi costantemente aggiornato. Il motivo di questa "pausa" è da attribuirsi all'opportunità che mi si è presentata nel 2014 di lavorare all'interno di una struttura ricettiva (agriturismo).

Dato già il mio crescente interesse per il web marketing turistico (e il mondo del turismo in generale) ho ritenuto questa occasione una chance importantissima per la crescita delle mie competenze in questo ambito. Occupandomi dall'interno di web marketing turistico, booking, revenue e accoglienza clienti avrei avuto la possibilità di intrecciare queste nuove conoscenze (complementari) a quelle che già avevo in fatto di marketing e SEO per il turismo. Devo dire che l'incontro tra i due modi di vedere le cose è stato davvero molto fruttuoso. La visione si è ampliata a 360°, avendo toccato con mano tutte e tre le realtà che intervengono in un rapporto lavorativo di web marketing turistico:
- il professionista; - la struttura; - i clienti.

Coach in Inbound Marketing (Turistico)

La figura del coach, pur essendo egli stesso un libero professionista, si pone di fornte alla realtà (e ai clienti) in modo diverso da quello del "normale" freelance.

In quest'ultimo caso - figura che ho impersonato per circa 10 anni - l'attitudine verso il cliente e le sue richieste è in un certo senso più passiva. Il freelance ascolta le esigenze di chi lo ha contattato (scherzando, e per rimanere in tema etimologico, "del signore di turno"), esegue il lavoro e riscuote il dovuto. Il sapere tecnico con cui il freelance ha svolto quel determinato compito rimane in suo possesso e potrà rimetterlo in pratica per rieseguire il medesimo lavoro o altri simili.

Il coach si pone in modo completamente diverso. Il coach parla a lungo con il cliente, ascolta il suo progetto e poi, in base alla sue esperienze, conferma, corregge o addirittura invalida il progetto proposto. Il coach deve avere dalla sua una forta e fondata expertise, esperienza in quel determinato campo e una visione globale a 360° di tutto il processo, ma anche capacità di pensiero laterale; una forte predisposizione all'EMPATIA (questo a mio parere, è un aspetto fondamentale per la riuscita di ogni progetto di coaching) e conoscenza degli strumenti tecnologici disponibili; deve quindi essere calato nella contemporaneità e saperla leggere, interpretare, costruire e tradurre.

L'obiettivo del Coach è l'autosufficienza del cliente e la sua capacità di affrontare tutto il processo in modo autonomo. Il coach, insieme al cliente, costruisce e avvia l'ecosistema, ma poi è il cliente stesso che deve imparare e tenerne le redini e a gestirlo. Il coach a quel punto si farà da parte e interverrà soltanto in caso di criticità o per supervisionare periodicamente che tutto proceda per il meglio.

Il coach deve essere in primis coach di se stesso. Essere capace di autodeterminarsi, di raggiungere gli obiettivi prefissati, di credere in se stesso e nelle proprie capacità e competenze; amare il prossimo e il lavoro degli altri, riconoscere le problematiche ed intervenire con una visione più ampia e lungimirante.

Il lavoro del coach è più vicino a quello di un formatore che di un tecnico; è più vicino alle persone che non agli strumenti di lavoro. E questo ancor di più in ambito turistico, dove il RAPPORTO EMOTIVO gioca a tutti i livelli un ruolo estremamente importante, oserei dire fondamentale. Il coach è un allenatore e, prendendo ancora a prestito le parole di wikipedia, la relazione di coaching "è una relazione processuale, che vuole offrire al cliente strumenti che gli permettano di elaborare ed identificare i propri obiettivi e rafforzare la propria efficacia e la propria prestazione."

Posso essere il tuo coach?

Il mio ambito di azione prediletto è quello del web marketing turistico e quindi, se sei il proprietario o il gestore di una struttura turistica e desideri incrementare l'efficacia della tua promozione online, possiamo incontrarci senza impegno e analizzare la situazione per capire insieme come farla evolvere positivamente.

Ma non mi occupo esclusivamente di marketing turistico. Attraverso gli strumenti dell'inbound marketing è possibile affrontare la promozione digitale di qualsiasi business (sia B2C che B2B) unendo la conoscenza dello specifico settore (cliente) alle conoscenze SEO e marketing online (coach) ad una buona dose di creatività ed entusiamo.

Chiudo con una cosa importantissima su cui ognuno deve fare mente locale, riflettere e accettare a priori prima di intraprendere qualsiasi progetto di promozione online:
- nessuno può esimersi dal fare brand reputation;
- la tua promozione online e quella del tuo business non possono fare a meno di te.

Ovvero: oggi è necessario accettare il fatto che una parte del tuo lavoro, qualsiasi esso sia, richiede che tu dedichi del tempo in prima persona alla cura della parte di branding online. Non farlo significa rischiare molto. Sul "come farlo al meglio" puoi richiederlo al tuo digital coach di fiducia! :)

Chi sono
Francesco Giubbilini, mi occupo di Realizzazione siti web, Inbound Marketing, SEO e Posizionamento, Web Marketing Turistico.
Sito web: www.millestanze.it | Cell. 335.8451281 ...e su tutti i principali social network!

Dove sono: Via Petrarca 5 - 57016 Rosignano Solvay Livorno - Toscana

GooglePlus Author Profile : Delizard | Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.