Siti Web Livorno, Web Marketing Turistico, SEO, Web Design, Inbound Marketing - Toscana
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Fare SEO (Search Engine Optimization) oggi, o meglio ancora, in modo più ampio erogare servizi organici di INBOUND MARKETING, non è certo semplice, anzi.
Occorrono competenze sull'ottimizzazione interna delle pagine del sito (ma se poi il sito è multilingua o un e-commerce tale onpage optimization si complica ulteriormente), su come fare link building nell'era post-panda-penguin-update, competenze di web design e di programmazione, competenze di web marketing e social marketing, saper scrivere per internet (web copywriting) e soprattutto sapere come e cosa scrivere; avere fantasia, creatività e conoscenza di plurimi e svariati argomenti; sapersi destreggiare su campagne pubblicitarie online e offline; conoscere i migliori tools SEO e di statistiche e saperli adoperare bene per trarne costantemente indicazioni in "real time" ed intervenire dunque ove ce ne sia il bisogno. Ci vuole voglia di documentarsi, di interrogare database e risorse per mettere insieme strategie vincenti su keywords secche e long-tails; bisogna conoscere bene almeno i fondamenti della comunicazione e della persuasione, progettare e realizzare landing page efficaci ed inviare newsletter utili ed accattivanti; ideare servizi/prodotti gratuiti per attirare traffico e potenziali clienti e/o saper confezionare un messaggio virale che porti il brand del nostro cliente sulla bocca di molti!
E tutto ciò in modo sempre nuovo, originale e coinvolgente e per un periodo di tempo abbastanza lungo.
Vi sembra poco?
Realizzare il sito internet è soltanto la parte minore del lavoro, seppur la prima e più importante. L'esistenza di un buon sito è l'apriori perchè tutto il resto poi possa prender vita e funzioni, ma da lì in poi tocca anche a voi.
Non si può creare un sito internet e poi abbandonarlo a se stesso o esclusivamente al SEO di turno.
Anche tu devi partecipare al suo successo, è fondamentale.
Devi affezionarti, appassionarti, spremerlo, aggiornarlo e condividerlo. Perfezionarlo. Solo così si può arrivare a risultati eccellenti e ad un ritorno soddisfacente. Fare un sito e soprattutto, dopo, renderlo il fulcro/crogiolo centrale delle azioni di INBOUND MARKETING ha un costo: sia a livello di passione, che di tempo, che economico.
Non esistono, e sempre meno esisteranno, formuline veloci, a basso costo e durature.
Molti mi contattano e mi fanno i complimenti per come si posiziona il mio sito per le principali "query" di ricerca che mi interessano; ok, i complimenti fanno piacere, ma non è che se tocco il vostro sito magicamente anche lui arriverà in prima pagina. Noddavvero! Non faccio miracoli, non li ho mai fatti e non credo neppure a quelli che li fanno.
Sono "soltanto" anni di lavoro, di perfezionamento continuo, di centinaia di articoli e news scritte e pubblicate (su questo blog, sul feed o sui canali Social), di tempo passato a studiare, a cercare collaborazioni e provare idee. Tutto questo non ha prezzo, ma è il mio sito, e dunque la passione e la soddisfazione ripagano tutto.
Per il vostro sito posso fare altrettanto: demiurgicamente parlando, posso metterlo al centro di un nuovo mondo, migliorarlo, creare per lui pianeti, stelle e galassie; immergelo in nuove relazioni e in nuovi campi di forza, renderlo più potente, più conosciuto e più affollato... ma per tutto ciò solo passione e soddisfazione in questo caso non bastano :)
Quanto si è disposti ad investire per ritrovarsi poi con la propria cornucopia tra le mani? Con un piccolo, grande pianeta che dà buoni frutti?
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Oramai siamo tutti ben consci di cosa sia il Penguin UpDate di Google e contro cosa combatte: in un post precedente ho decantato positivamente l'obiettivo che Google si vuole prefiggere, ovvero quello di far salire i buoni contenuti, quelli creativi ed originali, a favore dei cosìddetti "siti spazzatura", siti dai contenuti duplicati o comunque assolutamente inutili.
Dunque l'obiettivo è buono, tende in un certo senso alla "meritocrazia"...
Ma ci sono almeno 2 "però", e 2 PERO' abbastanza grandi direi:
1) uno si riferisce al metodo (retroattivo) con il quale si vuole ottenere tale risultato, tale "pulizia", e l'altro 2) si riferisce al divario di risorse/possibilità (di tempo e di investimento economico) che possono mettere in campo professionisti/piccole aziende a confronto dei grandi business (ovviamente tutto gioca a favore dei secondi!).
1. Partiamo dal primo punto e prendiamo proprio ad esempio il mio stesso sito.
Il mio sito ha un'anzianità di quasi 8 anni e circa 20.000 links che puntano complessivamente al dominio.
Otto anni fa non esistevano i Pinguini, i Social Network (c'era MySpace volendo) e neanche la SEO (o era proprio agli albori). Una volta creato un sito si segnalava a DMOZ e su altre directory / motori di ricerca e il gioco era per lo più fatto. Se volevi avere più link dovevi cominciare a cercare sul web un sacco di directory e servizi "poco noti" tramite i quali riuscivi veramente ad incrementare i collegamenti verso il sito e scalare posizioni. Quindi, senza mai, almeno personalmente, aver ceduto alle lusinghe di migliaia di backlink acquistabili a 10$ con un click, ho comunque, con pazienza certosina, nei ritagli di tempo, inviato il mio sito a moltissime directory, sia italiane che straniere. Primo, era lecito, secondo, si investiva del proprio tempo prezioso per farlo manualmente e con cura e quindi, in un certo senso, non vedo perchè non doveva essere un'attività comunque riconosciuta.
Altro modo, ancora molto attuale, soprattutto per chi come me si occupa di realizzazione siti internet, è quello del link nel footer dei siti dei clienti: questa è un'annosa questione, viva ancora oggi, tra chi li tollera e chi no. Personalmente non ci vedo assolutamente nulla di sbagliato, anzi! Se il cliente è d'accordo, "firmare" un proprio progetto è segno che "ci mettiamo la faccia", che siamo rogogliosi di riconoscerlo come un nostro lavoro agli occhi di tutti; allora si dovrebbero togliere firme e marchi da ogni prodotto? Io stesso, quando trovo un sito che mi piace, vado subito a vedere chi lo ha realizzato.
Google può togliere valore ai link nel footer (come ha già fatto!), ma arrivare a penalizzare mi sembrerebbe davvero eccessivo!
Riprendendo il filo della link building history, sono poi nati i siti di bookmark e i primi social network, e quindi ecco la corsa a sperimentarli tutti, ad inviare e memorizzare segnalibri e a creare profili con link verso il nostro sito.
Poi, oggi, d'improvviso tutte quelle tecniche vengono bandite, dichiarate spam, black hat o simili, e chi ne ha fatto (largo?) uso viene penalizzato. Eh no, troppo facile così!
Un conto è penalizzare chi utilizza oggi solo simili strumenti per portare link ad un sito, un altro è (non molto corretto a mio avviso!) punire chi lo ha fatto in tempi lontani, non sospetti, e dove tu stesso, "Caro Google", non avevi proprio nulla da dire!
Quindi direi che il minimo è di mantenere un buon occhio di riguardo per i siti "anziani" e magari scavare nella loro storia online, vedere i contenuti pubblicati, come si è evoluto nel tempo, ecc. Tanti segnali aggiuntivi che, se tutti positivi, credo che un peso debbano averlo nel giudizio complessivo che su quel sito e sul suo posizionamento si deve dare.
2. Passiamo adesso ad esaminare il secondo punto.
Creare contenuti originali, ben scritti, attuali e di una certa lunghezza non è certo semplice: servono conoscenze linguistiche, conoscenze delle regole per la scrittura sul web (web copywriting), sapere dove e come recuperare immagini (possibilmente belle) da affiancare all'articolo (e volendo, anche saper aggiungere all'occorrenza contenuti multimediali come video o slide per rendere il tutto ancora più accattivante e "virale"), saperlo divulgare tramite i giusti canali ed infine, avere il tempo per redigere un contenuto così eccellente ed ottimizzato! (qui puoi leggere un articolo in inglese che suggerisce ben 31 modi per creare contenuti... può essere fonte di qualche ispirazione!).
Ma chi è che ha tutto questo tempo/capacità?
Penso che per proprietari di piccole imprese o ditte, per artigiani e/o per alcune tipologie di professionsiti sia veramente o quasi impossibile dedicarsi in questo modo alla promozione della propria presenza online, e tanto meno hanno le risorse per demandare il tutto a un freelance/web agency esterna.
Ecco quindi che in questo scenario possono avere vita più facile quelle Aziende che hanno possibilità di spesa elevate e possono assumere una o più persone dedicate esclusivamente al web content e al web/social marketing. Questo va a braccetto anche con alcune tendenze già espresse da Google per il prossimo avvenire: favorire il "brand", dare più spazio agli annunci a pagamento (AdWords) e mostrare nella prima pagina dei risultati di ricerca anche più risorse provenienti dallo stesso sito, se autorevole.
Tutte queste cose messe assieme, creano uno scenario che personalmente non mi piace molto: internet a mio parere dovrebbe rimanere il "luogo" del confronto il più "alla pari" possibile; dove il piccolo ha la possibilità di misurarsi (e magari superare!) il grande e dove non deve essere la capacità di spesa a determinare i migliori contenuti e le prime posizioni in serp!
Personalmente, grazie alla professione che svolgo e alle conoscenze acquisite, riesco nei ritagli di tempo a fare un pò di sana e creativa attività SEO anche su me stesso, scrivendo articoli sul blog che riguardano sia la mia attività che il mio territorio, ed offrendo agli utenti del materiale gratuito credo di buon livello e aggiornato come la Guida SEO e le Risorse per Link Building... sempre che un giorno Google non si alzi con le due "O" di traverso e, in modo retroattivo, proclami che tutti i blog sono da considerarsi spam :)
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Per anni abbiamo rincorso il "successo" sul web, la fatidica "prima posizione" che ci permettesse di guardare tutti dall'alto, fieri e compiaciuti, pregustando l'immenso traffico e i ricavi ingenti ottenuti dalle pubblicità piazzate a sproposito (sia per numero che per tipologia!) sulle nostre pagine; siti orribili, mal fatti, strabuzzanti di banner, che si trovavano in cima alle serp per strane, calcolate ed "oscure" (black hat) alchimie SEO; bhè, quell'El Dorado un pò fasullo e fattizio sta adesso franando da ogni parte, e il suo essere ambito e grandioso "castello di carta" da conquistare a tutti i costi ha (finalmente) imposto a Google una rigida sterzata per riportare tutti con i piedi per terra!
Anche se molte cose di Google non mi vanno proprio a genio, credo che questa lotta allo spam, alla sovra-ottimizzaizone seo, ai contenuti scadenti, ecc., stia lentamente imponendo - in primis agli avanguardisti del web stesso (esperti seo, webmaster, web copywriter, programmatori, web designer) - una revisione etica dell'approccio sito/motori di ricerca; nel senso che credo che lentamente stia passando il messaggio che le cose che contano (i back-link pesanti) si conquistano con lavoro e fatica e che i contenuti (il modo di esprimere noi stessi e il nostro lavoro) sono veramente ciò che può fare la differenza.
Basta dunque con i siti rabberciati, messi su in un giorno, con zero contenuti originali e link creati a go-gò con software appositi; basta ai prodotti scadenti, privi di passione e di impegno; basta alla finta El Dorado raggiunta con trucchetti e raggiri a discapito di chi cerca di costruire in tempi lunghi un progetto importante, robusto, ben fatto, lungimirante e creativo: largo dunque a chi investe su se stesso, sulla propria professionalità, sul tempo dedicato e sui piccoli passi che tramutano il viaggio medesimo in qualcosa di importante e che potrà avere successo!
Largo a chi investe sulla vera El Dorado che è dentro di sè!
Solo investendo quotidianamente, in modi differenziati e creativi, con capacità, passione e professionalità, su se stessi e sulle nostre competenze non ci troveremo mai la strada sbarrata da alcuna penalizzazione!
E' difficile da fare ma sarebbe importante, quasi una sorta di igiene mentale dopo anni di distorsione, provare ad abbandonare il "pensiero fisso", il chiodo, il tarlo, l'ossessione del voler a tutti i costi scalare posizioni e aumentare traffico.
Prendiamoci invece il tempo di capire come migliorare la nostra immagine sul web, di incrementare e migliorare i contenuti pubblicati, di stringere relazioni tramite i social network; prendiamoci il tempo di riflettere, di scrivere, di studiare, ideare e creare strategie alternative capaci di attrarre in modo intelligente e curioso utenti verso le nostre risorse.
Il web è sempre più fatto di persone, e alle persone abbiamo il dovere di fornire pagine interessanti, intelligenti, creative e propositive: lo stanno capendo perfino gli algoritmi che la qualità è la sola cosa che alla lunga davvero paga (in tutti i sensi!)... prima cominciamo a rimboccarci le maniche e a dar "voce" alla nostra intima ricchezza e prima, magari, quest'ultima ci ripagherà con adeguata moneta :)
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Oggi ho visto un articolo inglese in cui venivano accostate queste tre parole - "Work, Fun, Creativity" - e dentro di me è scattata subito una molla: è proprio così che dovrebbe essere il lavoro, o almeno è così che vorrei che fosse (e cerco di fare in modo che lo sia!) il mio lavoro di sviluppo siti web: divertente e creativo.
Divertente nel senso etimologico della parola "divertire", ovvero "volgere altrove, deviare" e quindi un lavoro stimolante, che porta la mente a deviare dai binari del quotidiano e tale rottura, anche se spesso impegnativa, genera piacere, benessere.
E' qui che il divertimento si innesta alla creatività: riuscire a mantenere viva e accesa l'immaginazione, perseguire obiettivi nuovi e cercare di trovare la via tecnica per dare realtà effettiva a piccoli sogni e idee, sia mie che delle persone che si rivolgano a me.
Lavorare sodo per creare divertendosi.
Ovviamente, come in tutte le cose di questo mondo, esistono alti e bassi, giornate "nere", picchi di pessimismo e/o demotivazione, ma tutto ciò fa parte della ruota; l'importante è che continui a girare e che ci porti a visitare luoghi nuovi.
La via è impervia e faticosa, ma di fondo, felice.
Un freelance, proprio per questa sua particolare condizione lavorativa, è diciamo avvantaggiato nel poter perseguire ed esprimere tale "modus operandi": libertà di scegliersi i clienti, libertà nell'orario e nella postazione di lavoro, liberta di scegliersi i collaboratori, libertà (importantissima!) di potersi dedicare anche a se stesso, alla ricerca, all'aggiornamento... in una parola libertà continua di "autodefinirsi" (in senso ampissimo e trasversale del termine), e ciò permette sicuramente di tenersi più "allenati" al cambiamento, all'uso della creatività, a mantenere un livello mentale di continua ricerca e curiosità.
Un freelance che lavora nel web può accentuare ancora di più questo lato: si trova quotidianamente a contatto con la risorsa umana al momento più incredibile e variegata (internet), ricca di sapere, di opportunità e adesso, grazie all'esplosione dei "social network", anche di rapporti umani. Internet moltiplica in maniera esponenziale le possibilità, raccoglie i nostri contenuti e li mostra al pubblico di tutto il mondo. L'unico limite è la nostra CREATIVITA'. Se siamo creativi e capaci questa enorme rete può restituirci veramente grandi soddisfazioni.
Come SEO, blogger e copywriter credo molto nella potenza dei contenuti (di qualsiasi genere essi siano: testi, foto, video) e nella possibilità di costruirsi una propria buona posizione nei risultati dei motori di ricerca per le keywords che interessano; ma anche in questo caso serve molta competenza e creatività nel riuscire a generare contenuti che possano comunque attrarre visite e link.
E la crescita continua in questo campo, l'apprendere ogni giorno (è davvero così!) qualcosa di nuovo o una diversa sfumatura, è per me fonte di grande divertimento e foraggiatore di creatività!
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In questi giorni torridi di Agosto, caldi anche qua sulla costa "macchiaiola" di Livorno (Toscana) sebbene la brezza marina mitighi un poco l'afa opprimente, tra serate lievemente più fresche passate a zonzo tra paesini medioevali festanti e concerti, la mattina e il pomeriggio, chiuso nella penombra del mio studio, li dedico a ripensar strategie, grafiche, parole ed idee...
Riguardo con cura le cose fatte e le cose annotate di sfuggita su un apposito blocco virtuale "idee per delizard" che tengo costantemente a portata di "click"... alcune piccole buone idee ho capito che passano e spariscono come un sasso tirato nello stagno, e se non le fermi subito poi il buio del tempo le inghiotte e diventa difficilissimo e faticoso tentare di riacciuffarle dal fondo...
Rileggo; in effetti molte cose buone ci sono. E' tutto un pò frammentato e abbozzato: c'è bisogno di calma e di tempo per trasformare tali lampi mentali in azioni e ancor di più in azioni che si rivelino efficaci; la base è buona ma c'è bisogno di dedizione e lavoro affinchè quelle idee generino frutti. e questi giorni di Agosto sono proprio per me i giorni della lenta ruminazione, del lavoro silenzioso e invisibile, della preparazione in vista del sopraggiungere dell'Autunno.
Riordinare le idee e le mie cose sarà (purtroppo o per fortuna?...) il mio periodo di sospensione, di vacanza, anche se a me tale termine non è mai piaciuto molto perchè deriva da "vacuum", vuoto, ed il mio tempo io lo desidero sempro pieno, un brindisi alla vita.
Ho ripreso in mano il mio sito - soprattutto la homepage - ed ho cercato di alleggerirlo, di semplificarne la leggibilità, l'equilibrio, la struttura. Ho donato più uniformità e pulizia, che si traduce verso l'esterno in un'immagine più tecnica e professionale. Non dovrei lasciare al caos e alla fretta di prendere il sopravvento sul mio sito, ma durante l'anno è veramente difficile prestargli le cure necessarie.
Stò sperimentando e comprendendo vie nuove di web copywriting e content management: gli articoli su questo mio caro vecchio blog aumentano e le idee di nuove pagine per incrementare i risultati nelle serp per le ricerche localizzate sulla Toscana e sulle città toscane stanno prendendo vita (oltre Livorno, al momento ho già preparato e messo online pagine dedicate a siti web e seo Pisa, siti web e seo Firenze e siti web e seo Lucca. Nel tempo curerò anche gli altri capoluoghi che sono comunque un pò più distanti dalla mia sede di lavoro).
Ho già dei buoni riscontri/ritoni sulla parole chiave "realizzazione siti internet" che negli anni avevo parecchio trascurato in favore della più inflazionata "realizzazione siti web", e anche risultati discreti su "SEO Livorno".
Altra cosa che mi piace molto di questo Agosto "impegnato" è il movimento, il fermento che vedo svilupparsi vicino a me di nuove giovani iniziative che decidono con creatività, passione e coraggio di gettarsi nel mondo lavoro con idee da sviluppare in rete, attraverso il web, legate alla promozione online, al design, alla grafica e al blogging... un caro "in bocca al lupo" a tutte quante!
Ultima cosa, ma non meno importante: stò lavorando anche alla stesura di una nuova risorsa "docg" gratuita per fare link building... :)
Dunque, se anche voi per qualsiasi motivo nonandrete in ferie, approfittatene per rilucidare ed affinare la vostra strategia di promozione: in autunno sarete più forti e competitivi e magari il prossimo anno potremo tutti permetterci un bel mese intero di vero e meritato riposo!
Un saluto e buon FerrAgosto a tutti!
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I video, sia da un punto di vista pratico (ad esempio incremento delle vendite, comunicazioni ai clienti, tutorial di web design e programmazione, ecc.), sia da un punto di vista puramente SEO (prodotto virale, facile fruizione, incremento di visite), sono e saranno sempre più importanti e quindi sono imprescindibili in ogni strategia promozionale sul web!
Ad esempio, in un sito e-commerce, un video può essere molto utile per illustrare rapidamente un prodotto senza annoiare gli utenti in lunghe letture; è possibile reclutare anche una persona famosa che - comparendo in video - aggiunga valore e forza di acquisto all'oggetto/servizio. I video possono inoltre contribuire a rendere veramente uniche le pagine del nostro e-commerce, problema questo che abbiamo già visto (vedi articolo "SEO per E-commerce" su questo blog) essere uno dei principali per i siti di vendita online.
Grazie ad un video è facile e veloce mostrare come può essere utilizzato uno strumento, montato o assemblato con altri componenti, o come un prodotto (ad esempio un cosmetico) debba essere adeguatamente applicato. Si possono mostrare interviste a clienti che hanno già testato i prodotti e quindi conquistare il pubblico con la forma dialogica e la "socialità"!
Gli impieghi efficaci e potenti di un video sono innumerevoli! Una volta creato il video in modo professionale, abbiamo a disposizione moltissime piattaforme sulle quali possiamo uploadarlo e dunque poi ridistribuirlo o "embeddarlo" sul nostro e altri siti internet, grazie ai codici di incorporamento rilasciati da ogni servizio. A parte la strana parola (embed), è un'azione semplice e immediata, alla portata di tutti :)
Alcuni dei più famosi portali di hosting video sono: YouTube, Vimeo o Metacafe.
Per un'ottimizzazione SEO eccellente del nostro video su YouTube dobbiamo prima di tutto porre attenzione a 3 punti fondamentali: il titolo, la descrizione i i tags.
Questo perchè ciò che noi inseriamo in questi campi, sarà traslato da YouTube anche e rispettivamente in: title tag della pagina del nostro video, description metatag e keywords metatag. Inoltre, anche se Google è sempre più capace di estrapolare i contenuti direttamente dal flusso video, è sicuramente meglio fornirglieli anche in formato puro testuale, sempre ed ancora il più amato dagli spider :)
Altri fattori che possono contribuire in ottica SEO alla fortuna di un video sono: valutazioni degli utenti, in quali playlist è stato aggiunto, embedded, condivisioni, commenti, età del video, canali, abbonati e link che puntano alla pagina del video da domini esterni.
A questo punto, per rendere virale il video e attrarre visite e link, non resta che utilizzarlo come strumento di promozione sui nostri profili social cercando di incentivarne al massimo le interazioni.
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Quando si vuole realizzare un sito internet la prassi è quella di ricercare sui motori di ricerca i professionisti o le web agency che possano soddisfare le nostre esigenze, che ci colpiscono maggiormente e che magari, preferibilmente, siano in un raggio di chilometri facilmente gestibile nel tempo per incontrarsi con facilità.
Navighiamo dunque sul sito di chi offre tali servizi, visioniamo il portfolio e poi, per quelle 2/3 attività che ci hanno più convinto, procediamo con la richiesta di preventivo.
Quello che voglio suggerirvi è di porre molta attenzione a questa importante fase di "scrematura" e non valutare soltanto un servizio dal primo impatto grafico che dal sito si riceve (che spesso è un tamplate bello e pronto, caricato e installato) ma andare in profondità, per capire quali garanzie effettive quella'azienda/professionista offra, quale è l'etica che la sostiene, quale è la sua "storia" e il suo percorso, se i contatti sono perfettamente trasparenti (a volte c'è solo un modulo di richiesta informazioni), quanti siti sono elencati in portfolio e a quando risalgono le prime realizzazioni (ho visto portfoli di 20 pagine dove si ripetevano costantemente le prime 4, oppure portfoli contenenti siti tutti ancora in costruzione, o ancora con immagini e due righe di spiegazione ma senza specificare il nome della ditta o il link diretto al sito), se c'è un blog e se è possibile curiosare nei profili "social" (e anche in questo caso non soffermarsi al mero numero di "follower" o "amici"... vedere invece da quanto tempo è attivo l'account, quanti messaggi sono stati creati e di che tipologia). E ancora: fare attenzione a come sono scritti i contenuti, se c'è originalità nella presentazione, la qualità delle informazioni che vengono fornite, le collaborazioni instaurate.
Dico tutto ciò perchè è molto facile essere sedotti da un bel sito, richiedere il preventivo (e magari ottenere anche un prezzo basso) e poi ritrovarsi con delle "belle sorprese" da gestire! E non dovete assolutamente pensare che tanto a chiunque vi rivolgiate le cose stiano così!
Di furbi ce n'è tanti, anche (o forse soprattutto?) presso grosse web agency, ma c'è anche una folta schiera di professionisti seri, responsabili, ligi al al lavoro e all'etica professionale e che mettono prima di ogni cosa il bene del cliente al centro. L'instaurazione di un rapporto di fiducia tra freelance e cliente è fondamentale e porta sicuramente a realizzare un sito migliore. E' dunque sicuramente meglio perdere qualche giorno in più in fase di ricerca e affidamento del lavoro che poi magari ritrovarsi dopo con problemi difficili da gestire e avendo già speso dei soldi.
Il sito internet è un investimento sulla vostra professione, sul vostro futuro e dunque sulla vostra vita e quindi cercate almeno di fare il possibile per mettervi nelle mani di persone serie ed affidabili: ogni altro problema, anche tecnico, sarà superabile!
Un modo per capire più a fondo che tipo di professionista/web agency abbiamo di fronte, come ho già illustrato sopra, è scandagliare tutte le possibili risorse online che fanno ad esso/a riferimento: sito, blog, articoli su internet, collaborazioni, giudizi, profili social, ecc.
Un altro modo, più tecnico e informatico, può essere quello di guardare anche ai dati del dominio: se il dominio ha diversi anni di anzianità, ha un buon pagerank e un buona autorità, molti link in entrata e buon traffico, allora forse, probabilmente (ma non è comunque detto), questo è un altro indizio in più che la risorsa presentata sia affidabile.
Uno strumento che può mostrarvi tutti questi dati per un dominio è l'estensione "SEO Site Tools" per Google Chrome. Installandola nel browser vi sarà possibile per qualsiasi dominio/pagina ottenere moltissimi dati interessanti; qui sotto vi ho collocato un'immagine che riproduce uno screenshot dei dati che tale strumento ha rilevato per il mio dominio/homepage Millestanze.it (in data 7 Agosto 2012, dunque in pieno periodo estivo di ferie in cui il traffico sul sito è nettamente inferiore a quello attivo durante gli altri periodi dell'anno).
Buona scelta... ed ecco anche 10 buoni motivi per scegliere Delizard! :)
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La realizzazione di siti internet e l'erogazione di servizi seo è una professione che - come tante altre - risente del calo "agostiano" estivo: le aziende chiudono, manager e professionisti vanno in ferie e nessuno ha voglia di sentir parlare di lavoro nè tanto meno di spremersi il cervello al caldo per pensare a come realizzare le nuove pagine web!
Il traffico sul mio sito diminuisce e la richieste di preventivo online pure: si fanno sporadiche e comunque già alludono ad un futuristico "a risentirsi a settembre!".
Anche quasi tutti i blog e forum di settore che seguo assiduamente si trovano coinvolti da questo calo generalizzato, a qualsiasi latitudine siano essi gestiti: mi pare che persino le news da parte dei grandi colossi siano restie a mettere il capo (la headline) fuori...
Quindi al webmaster freelance non rimane che dedicarsi a sistemare alcune cosette sul proprio sito, fare un pò di indicizzazione e perchè no? Prendersi anche lui una settimanetta di ferie...
Eppure Agosto potrebbe essere, per i pochi temerari, il mese eccellente proprio per organizzare il lavoro e crearsi il sito in vista poi dell'autunno. Lo sviluppatore web freelance, data la penuria di altri clienti avrebbe molto più tempo e cura da dedicare al vostro progetto e potrebbe certamente realizzarlo anche in minor tempo, senza altre pressioni professionali che certo un pò di energie le tolgono...
Per quanto mi riguarda, fortunatamente, vivo in un paese di mare vicino a Livorno (Toscana): un bel tuffo la mattina e uno la sera e si è come nuovi, rilassati e freschi, in modo da dedicarsi al lavoro, anche durante questo periodo, con il massimo impegno, lucidità e professionalità.
Se potessi rivolgermi direttamente a qualcuno che ha bisogno di realizzare un sito internet non ci penserei un'attimo di più e lo consiglierei di muoversi immediatamente! Come spero di aver ben illustrato, il vantaggio che con tale mossa ci si ritroverebbe a gestire a settembre sui concorrenti sarebbe veramente importante :)
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