Siti Web Livorno, Web Marketing Turistico, SEO, Web Design, Inbound Marketing - Toscana
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Ieri, ad un programma televisivo, ho visto un documentario che mi ha strabiliato: un uomo francese, un minatore, che fin dall'età di 8 anni ha costruito modellini di navi, raggiunti circa i 45 anni ha deciso di fabbricarsi da solo una vera e propria nave in scala 1/8 rispetto all'originale (ovvero, tanto per darvi un'idea, la sua dovrà essere lunga 33 metri!).
Una vera e propria nave, anche se in dimensioni ridotte, con due piani abitabili, cuccette, bagni, bar, ponte, sala comandi ecc.; tutta in acciaio! Secondo me un'opera incredibile per una sola persona! Oltretutto di lavoro fa il minatore, mica il web designer :), e quindi non certo un impiego che ti lascia carico di energie fisiche quando arrivi a casa! Ma lui ci ha creduto: si è dapprime recato per un pò di tempo in un vero e proprio cantiere navale, da un suo amico, per imparare e chiedere consigli e poi ha cominciato l'opera...
Dapprima i vicini e gli amici lo hanno preso quasi come un pazzo, ma poi pian piano, affascinati dalla sua dedizione e dal suo lavoro anche loro hanno cominciato ad appassionarsi alla vicenda... Dopo alcuni anni, radio e televisioni hanno cominciato a fare qualche intervista, la notizia si è diffusa e molte persone hanno cominciato ad avere a cuore questa enorme sfida (come è successo a me vedendo il documentario!) e addirittura molte imprese hanno deciso di aiutarlo fornendogli molto materiale gratuitamente!
Bhè, dopo mi pare 15 anni, la nave è stata completata e varata in acqua con una cerimonia che ha attratto curiosi e sostenitori da tutta la Francia! Incredibile :)
Adesso voi vi chiederete come mai ho raccontato questa storia su questo mio blog.
Bhè, con le dovute proporzioni ovviamente, in chi decide di mettersi in proprio e puntare tutto sul proprio lavoro, sulle proprie forze e creatività, sul proprio tempo rubato forse ad altre cose/persone... in chi decide di investire su un sito intenet che dovrà farlo conoscere e portargli richieste, ecco io ci vedo dentro di lui/lei un pò una sfida come quella che ho appena raccontato.
Ad esempio, a me all'inizio tutti mi dicevano che era meglio se mi fossi cercato un posto fisso da qualche parte, che avrei fatto meglio a fare i concorsi ecc., ma io sentivo che non era quello che volevo, cercavo una mia realizzazione personale libera ed autonoma. La partenza è stata dura, a volte avvilente, si deve imparare molto, cadere e ripartire: ma ho forse capito che le persone intorno - forse anche inconsciamente - hanno bisogno di vedere questa "fatica" e questo impegno, devono sentire che sei tu il primo a crederci al di là di tutto, e allora poi ti aiuteranno e ti seguiranno.
La credibilità e la fiducia ci si conquistano con l'impegno e la costanza, io non conosco altri metodi.
Mostrare il percorso, anche tortuoso a volte, che ti ha portato ad essere dove sei è importante: per questo io nel mio portfolio elenco tutti i lavori, dal primo all'ultimo, perchè quello è il mio percorso e sono fiero di tutti i passi che ho fatto. Inoltre bisogna accudire e migliorare costantemente il proprio "sogno": voi pensate che il nostro amico francese abbia scelto materiale scadente o abbia rabberciato alla meglio le lamiere come veniva? Non credo. Dedicarsi con amore e conoscenza alla propria impresa è l'unico modo per ottenere alla fine un risultato entusiasmante! E non potrà che essere tale.
Quindi, per chi come me si occupa di sviluppo siti internet, e fa del proprio sito/blog il suo primario strumento di ricerca contatti/lavori, non può gettarci dentro contenuti scadenti, lavori rabberciati, link non funzionanti e darlo in pasto a migliaia di link spam: questo non porterà beneficio a lungo termine al tuo business. Io credo nella sfida personale di ciascuno, nell'emergere della sua personalità, della sua unicità ed originalità e nel vedere il percorso che tenacemente persegue per mentenere la sua linea.
Il famoso "Stay hungry, Stay foolish" va portato sempre dentro e perseguito costantemente e credo che il nostro minatore francese incarni veramente, con la sua vita, un esempio di quella "pazza creatività affamata" che lo ha portato a realizzare da solo qualcosa di incredibile!
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Realizzare siti internet oggi: coinvolgimento del cliente e relazioni sul territorio.
Realizzare siti internet non è più così semplice come lo era qualche anno fa, soprattutto perchè oggi, affinchè un sito abbia successo, salga nei motori di ricerca per le parole chiave desiderate e sia popolare e visitato, non basta più l'azione di un buon sviluppatore che confeziona, disegna e programma un ottimo prodotto, lo mette online e voilà!... i visitatori arrivano a frotte!
No, oggi non è più così, e il cliente deve essere a conoscenza del fatto che per avere successo su internet deve impegnarsi anche lui in prima persona.
Ho già realizzato un pdf (scaricabile anche dalla mia homepage: "Cosa devi sapere per realizzare un buon sito web"), nella quale elenco alcuni punti fondamentali che chi richiede un sito deve conoscere, in modo che abbia ben chiaro cosa deve pretendere dal professionista e come però sarà a sua volta coinvolto.
Intanto è bene ricordare che lo sviluppatore web non è un "tuttologo", non è Google in forma umana e quindi non può conoscere ogni settore di prodotti/servizi per i quali gli viene richiesta la creazione del sito; dunque, già da principio il cliente deve coinvolgere lo sviluppatore nella sua attività, fargli conoscere bene i meccanismi, gli scopi e il target della produzione, il territorio sul quale si è più interessati a promuoversi e vendere, la storia aziendale e cosa ci si prefigge per il futuro. Avere queste "radici" di conoscenza è per il professionista veramente importante perchè può gestire al meglio queste informazioni ed intesserle nella costruzione del sito internet creando un'architettura solida, ben articolata e collegata e soprattutto veramente ottimizzata onpage. Il cliente dovrà proccuparsi di fornire materiale testuale, fotografico e video di prima qualità, originale ed incentrato sulla sua profesisone/azienda/servizio. Sbirciare cosa fanno i concorrenti e d'obbligo, ma poi si deve essere capaci di rielaborare il tutto sotto la propria prospettiva.
Una volta terminato il sito, questo, meno che mai, dovrà essere abbandonato a se stesso. Se questo valeva qualche anno fa, oggi è diventata prerogativa irrinunciabile quella dell'aggiornamento dei contenuti, dell'immissione di news ed articoli, in modo da fornire ai motori di ricerca un costante rinnovamento di materiale da indicizzare (dunque sarebbe meglio aver optato per un sito internet dinamico, magari affiancato anche da un blog di settore).
Poi c'è tutta la parte legata ai social e alla promozione del sito su internet: i canali di divulgazione sociale sono importantissimi, permettono in breve tempo di far conoscere le proprie pagine web e i propri articoli (dunque la nostra offerta commerciale/culturale, o altro che sia) ad un numero elevato di persone, che a loro volta possono ancora divulgare per noi. La cura di questo aspetto è dunque fondamentale, deve riflettere la personalità di chi vuole promuoversi: il professionista può aiutare, consigliare, insegnare le regole e le prassi giuste, ma poi deve essere anche il cliente a muoversi in prima persona mantenedo vitali ed interessanti i propri canali social.
C'è poi da considerare il territorio: lo sviluppo sul territorio, le relazioni di lavoro già instaurate possono contrinuire a dare più forza e visibilità al nostro sito appena nato, ma può anche essere il contrario: attraverso il sito si instaurano forme nuove di collaborazione professionale che poi possono a loro volta avere ripercusiioni sul territorio (creazione di eventi, convention, meeting, ecc); il territorio può anche svilupparsi ed aprirsi a forme nuove di espressione che partono primariamente dal web (il "Movimento 5 Stelle" è, per antonomasia, un esempio eclatante di questo potere della rete sul territorio!). Ecco perchè ho inserito questo articolo nella sezione "Sviluppo del territorio": chi decide di realizzare un sito, decide di mettersi in gioco in prima persona, di donare tempo e creatività alla propria promozione online, di creare legami sul territorio.
Uno spazio umano in cui c'è coscienza di questo, in cui ci si dedica con giusta passione alla propria promozione online diventa, io credo, anche un territorio fisico più ricco e creativo, in cui ci sono più iniziative e dove è più alta la sinergia e la collaborazione degli uni con gli altri.
Interent può fare molto per lo sviluppo di un territorio, sia in senso economico che culturale che artistico.
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Tra una pagina e l'altra di uno stesso sito, attraverso i link interni, è possibile far veicolare pagerank, autorità ed altri importanti valori; con un'oculata progettazione dell'architettura interna dei link è possibile spingere più o meno bene determinate pagine/sezioni del nostro sito, e questo perchè non tutti i tipi di link sono uguali e veicolano la stessa forza.
Molti fattori concorrono ad influenzare il peso di un link e la sua importanza, come ad esempio il suo formato (se testuale o tramite immagine), la sua posizione nella pagina, la sua posizione relativa rispetto ad altri link presenti, ecc.
LA POSIZIONE DEL LINK
I motori di ricerca, anche se forse ancora molti non lo sanno, sanno ricavare ed elaborare moltissime informazioni rispetto ad un link: già il fatto che sia posizionato nella parte alta del sito (praticamente quella che ogni utente vede appena si collega alla pagina) gli fa accumulare un alto punteggio. Così come i contenuti devono essere originali e pensati per l'utente che li legge, così anche i link devono essere funzionali al visitatore che naviga il sito (e non creati per il motore di ricerca; ...e i motori sanno capire benissimo la differenza!). In linea di massima e generale si potrebbe emettere questa regola per stabilire il peso di un link: maggiore è la visibilità che ha il link e maggiore è il peso che assume. Vediamo adesso nel dettaglio alcuni esempi cercando di assegnare per ognuno un "peso ideale" assunto dal link in una scala da 1 a 10 (dove 10 rappresenta il massimo di incisività!).
LINK NELLA SIDEBAR
I link nella sidebar sono solitamente link abbastanza importanti, che vogliamo che l'utente veda abbastanza bene, ma non così importanti e visibili come quelli del menù principale. Sono solitamente posizionati "above the fold" ma quasi sempre listati in un elenco e quindi questo riduce la loro incisività. Il peso che possiamo assegnare a questi link è 5, e può essere usato come "termine di paragone" per soppesare il valore di tutti gli altri.
LINK NELL'HEADER
Questo è davvero l'unico e più importante link nella pagina, solitamente associato al logo e che si ripete in tutte le pagine riportando il navigatore sempre alla homepage. Il valore di questo link è per Google estremamente alto in quanto è estremamente visibile e molto cliccato: peso 10!
I LINKS NEL MENU' PRINCIPALE
Questi links sono estremamente visibili e i motori di ricerca sanno benissimo che sono links-chiave che puntano alle pagine più importanti del sito. Questi sono i link a cui gli utenti guardano immediatamente per rintracciare informazioni, servizi e contatti. Anche in questo caso il peso si attesta tra 9 e 10.
I LINKS "BRICIOLE DI PANE"
Le breadcrumbs (o "briciole di pane") sono quei link che mostrano al visitatore in ogni pagina in che punto del sito si trovano, mettendo in evidenza il percorso fatto (ad esmepio: Homepage > Sezione > Sottosezione > Pagina) e dando quindi la possibilità, in qualunque istante, di procedere a ritroso o di ritornare ad una determinata pagina. Sono dunque links abbastanza importanti e si potrebbe assegnare loro un peso di 7.5
LINKS NEL FOOTER
Questi link hanno un peso molto basso: sono in fondo alla pagina, solitamente "ammucchiati" uno dopo l'altro, in una riga densa di collegamenti non ben distinguibile, rendendo difficoltoso prevedere su quale di essi l'utente andrà a cliccare: peso 2.
IMMAGINI COME LINKS
I motori di ricerca "non sono così bravi" con le immagini così come lo sono con i link testuali ed è dunque più difficile assegnare un peso a questo tipo di link. Se però prendiamo l'esempio di un'immagine molto visibile, unica all'interno di un testo e in posizione prominente, allora in questo caso il suo peso è abbastanza incisivo e potrebbe essere circa di 7.
LINKS ALL'INTERNO DEI CONTENUTI
Questi sono i links disseminati all'interno del testo della pagina e solitamente sono utilizzati per portare il visitatore ad un'altra pagina del sito o "in esterno" ad un approfondimento della risorsa stessa. Dalla prospettiva di un puro posizionamento all'interno della pagina, questi link potrebbero assumere un peso di 5, come quelli presenti nella sidebar, ma possono intervenire altri fattori a far accrescere o diminuire tale valore (la rilevanza).
La rilevanza di un link può essere accresciuta, al di là della sua posizione nella pagina, con alcuni espedienti. Ad esempio, se ad un'immagine che funge da link associamo anche un ottimo tag ALT, allora la rilevanza di quel link aumenterà. Se consideriamo i link all'interno del testo, una buona anchor-text può incrementare la rilevanza di un link, così come se formattiamo in bold la parola/frase su cui è attivo il collegamento. Ma, allo stesso tempo, se tutti i link sono in "bold", allora la rilevanza diminuirà, così come se nella pagina ci sono moltissimi link.
Dunque in conclusione, soppesate bene ogni singolo link, fate attenzione a dove lo posizionate, "in compagnia di chi" e con quale formattazione: una buona architettura interna dei link può veramente fare la differenza in un sito!
[Articolo tratto da: Search engine Watch, "Anatomy of an Internal Link"]
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Fin da quando ho iniziato questa professione di realizzazione siti internet, ho sempre puntato sui siti web dinamici, ovvero aggiornabili dal cliente in autonomia per ciò che riguarda i contenuti, siano essi tesuali, fotografici o tramite "embedded" di video e/o widget.
Con i siti in flash (io nasco professionalmente come flash developer), era leggermente più complesso, invece, al giorno d'oggi, che la moda del "sito animato" si è molto attenuata e le tecnologie web sono progredite, è anche più semplice far gestire i dati direttamente all'utente, anche perchè gli stessi utenti si sono evoluti e l'avvento dei social network ha sicuramente contribuito a spalancare le porte della gestione dei contenuti sul web ad una platea di persone molto ampia.
Il sito internet dinamico, come dice la parola stessa, è tale perchè può veramente seguire passo-passo gli sviluppi dell'azienda, gli eventi dell'agenzia e far rimanere i nostri lettori (o follower!) costantemente aggiornati su tutte le novità che li possono interessare. Una volta programmato "ad hoc", il sito internet dinamico può gestire con facilità grosse moli di informazioni, paginare i risultati per non appesantire i caricamenti, permettere di archiviare gli articoli per categorie semanticamente e logicamente funzionali, eseguire ricerche sui contenuti in base a parole chiave e/o altri input.
Il sito web dinamico è come se avesse assunto un elisir di lunga vita: se anche la grafica del sito un pochino può passare di moda, i contenuti aggiornati e le funzionalità avanzate, che facilitano e gratificano l'utente con risposte immediate ed utili, possono far passare in secondo piano il lato estetico. Come oramai tutti sappiamo, Google sta puntando moltissimo sui contenuti presenti in un sito e sulla loro freschezza (freshness), ovvero la frequenza con al quale li aggiorniamo ed eroghiamo news e nuovo materiale (ovviamente di qualità!) sulle nostre pagine.
Il sito web dinamico si addice in maniera ottimale a siti di news, siti in cui si pubblicano frequentemente articoli e/o foto, siti di agenzie immobiliari e agenzie di eventi, in cui c'è un update giornaliero di immobili e di informazioni; siti in linea generale che necessitano di esporre il proprio catalogo online, in modo da permettere la ricerca di prodotti per categorie e/o posizionare in appositi spazi "in primo piano" annunci in evidenza. Ovviamente sono in massimo grado utili per siti internet di attività turistiche, in cui c'è la necessità di fornire pacchetti-vacanza in base alle stagioni, agli eventi e alle festività o di far prenotare una stanza in base al calendario di disponibilità.
Si potrebbe davvero dire che sono oramai molto rari i casi in cui si può fare a meno di un sito web dinamico!
A qualcuno potrebbe però sorgere il seguente interrogativo SEO: "Ok, il cliente riesce ad aggiornare i contenuti, ma sicuramente nella stragrande maggioranza dei casi non ha l'abilità, le conoscenze e l'esperienza anche per ottimizzarli accuratamente per i motori di ricerca; dunque sarà molto difficile che riesca a posizionarsi bene sui motori di ricerca per le keywords che gli interessano!".
Il dubbio è lecito, ma la risposta è: assolutamente no!
Anche se il sito web dinamico è aggiornato dall'utente, l'architettura interna e la struttura è stata pensata e sviluppata dal professionista: gran parte dell'ottimizzazione onpage è stata pre-impostata durante la fase di programmazione. Inoltre, con gli ultimi update di Google (Panda e Penguin UpDate) è addirittura vantaggioso che non sia presente una sovra-ottimizzazione seo onpage: i contenuti inseriti in modo spontaneo da chi non è esperto del settore SEO e del Posizionamento sui motori di ricerca, possono risultare addirittura più performanti per il ranking di quelli inseriti con troppa attenzione. E poi, ad insegnare al cliente quelle 2/3 regolette seo fondamentali da seguire non è proprio così impossibile...
Dunque, se sei interessato a realizzare un sito, rivolgiti ad un esperto in siti web dinamici: anche se sul momento pensi di non aver bisogno di dedicarti in prima persona all'aggiornamento del sito, in ottica futura è sicuramente un'opzione caldamente consigliata. Se pensi di non esserne capace ti sbagli: è veramente molto semplice. E anche se la spesa per la realizzazione di un sito web dinamico può essere sul momento un pochino più alta rispetto a quella di un sito statico, i benefici che ne trarrai saranno infinitamente maggiori e il sito stesso sarà più facilmente scalabile ed espandibile nel tempo, e, "last but not least", risparmierai sui costi di gestione :)
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E’ questa infatti la domanda a cui 40 seo / web marketers di tutto il mondo, esperti in ricerca localizzata, hanno cercato di rispondere attraverso un sondaggio che puntava a far emergere i fattori più importanti per ben classificarsi nelle local search.
Dunque, se intendi raggiungere un ottimo posizionamento locale in Google, i risultati di questo sondaggio possono darti veramente una mano (oltre a quanto ho già scritto su questo blog, nell’articolo dedicato alla guida all’ottimizzazione delle schede Google Places).
Ma perché è così importante per ottenere buoni risultati nelle serp locali?
Per alcune parole chiave (ad esempio "idraulici" o “ristorante” o ancora “siti web livorno”), Google mostra i risultati locali (quelli abbinati al segnaposto sulla mappa adiacente) in cima alla lista dei risultati di ricerca.
Questi siti NON sono elencati in alto perché hanno ottimi contenuti e/o backlinks buoni. Essi sono elencati in alto perché si adattano alla zona geografica della query di ricerca (ovvero Google conosce la località dalla quale sta arrivando la richiesta oppure quella citata direttamente nella query, e dinamicamente risponde con risultati geografici pertinenti, con attività la cui sede ricade in una certa area di prossimità rispetto alla tua posizione/domanda).
Se le parole chiave che mostrano i risultati locali sono rilevanti per la tua azienda, è importante esserci in questo tipo di risultati.
I cinque fattori più importanti, secondo il sondaggio, tra quelli che influenzano positivamente il posizionamento di un sito web nei risultati locali di Google sono:
1. La sede in un indirizzo reale della città di ricerca;
2. La corretta associazione di categoria;
3. La vicinanza dell’indirizzo al luogo espresso nella ricerca;
4. L'autorità del dominio del sito web:
5. La quantità di citazioni e commenti strutturati su internet, pagine gialle, portali web ed aggregatori di dati.
Un altro fattore che sicuramente aiuta è il fatto di aver inserito esplicitamente sulla propria pagina web il nome della città e dello stato.
I cinque principali fattori che hanno invece un'influenza negativa sul vostro posizionamento locale sono:
1. La non-corrispondenza dei numeri di telefono nei vari elenchi di dati. (Ad esempio, numeri di telefono provvisori o di monitoraggio o utilizzati soltanto per specifiche campagne, possono influenzare negativamente il posizionamento locale);
2. Inserire più pagine Google Places con lo stesso numero telefonico di riferimento;
3. Inserire più pagine Google Places con il titolo e l’indirizzo uguali o molto simili;
4. La non-corrispondenza tra l’indirizzo e / o il numero di telefono inseriti in Google Places con i dati inseriti sulla pagina web del sito di riferimento;
5. Inserire negli spazi adibiti alle “categorie”, parole chiave legate alla posizione geografica.
Se il vostro sito non mostra chiaramente in forma testuale il nome, l’indirizzo e il numero di telefono della vostra attività, Google potrebbe anche non mostrare in nessun modo il vostro contatto tra i risultati della ricerca locale.
La ricerca locale è FONDAMENTALE per moltissime tipologie di attività, soprattutto turistiche: la possibilità che Google mostri la nostra scheda è abbastanza svincolata dal fattore di ranking del sito per i risultati di ricerca “normali” e quindi è un’opportunità grandissima per scavalcare pagine ed arrivare nella prima proprio per quei clienti “prossemici” che stanno cercando quel prodotto/servizio/attività in quel determinato luogo (che è appunto la nostra area di business).
Qua potete leggere un altro ottimo articolo, in italiano, incentrato principalmente sull’importanza del posizionamento locale per le strutture turistiche.
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"Le Morelline" è una Zona Industriale del Comune di Rosignano Marittimo (Livorno - Toscana), situata alle spalle del grande stabilimento Solvay e che negli ultimi anni si è espansa molto ("Le Morelline 2"), quasi a raddoppiare la sua superficie originaria.
Nella mappa di Google sottostante si evidenzia bene tale area rispetto ai campi coltivati circostanti.
L'area in questione è un susseguirsi quasi ininterrotto di capannoni, all'interno dei quali possono trovarsi da 1 a 4/5 aziende per un totale che credo tocchi quasi sicuramente le 150/200 attività, dunque un bacino molto grande ed importante per il territorio e l'economia di Rosignano Marittimo ed ovviamente molto appetibile per tutte quelle agenzie che producono servizi per le aziende, compresa la realizzazione di siti web.
Ma se sul fronte della promozione tradizionale (grafica pubblicitaria) bene o male tutte le attività credo abbiano investito e continuino ad investire, sul fronte della promozione web il movimento è invece molto ridotto: in molti casi manca ancora un sito aziendale di riferimento, in molti altri si è fermi ad un sito di molti anni fa o ci si è affidati al servizio Pagine Gialle o comunque ad inserzioni su servizi e portali web esterni; l'utilizzo dei social networks è quasi pressochè assente.
Inoltre, tale Zona Industriale (come del resto un pò tutte credo!) è abbastanza caotica ed è spesso difficoltoso per chi cerca una certa attività, trovarla senza sbagliare o girare a vuoto: quindi credo che anche sotto questo punto di vista, rendersi ben individuabili attraverso il web possa risultare una mossa vincente.
Eppure constato che negli anni poco è cambiato; e questo a mio parere per due motivi principali:
1) le aziende hanno comunque lavoro: sia sul territorio sia tramite committenze esterne ed estere;
2) che comunque la "Zona" è conosciuta e frequentata dai residenti, ...che se non sei lì sarai un poco più in là... ma prima o poi ci si incontra sempre!
"Le Morelline" sono quasi una "zona mitica", in cui la fa da padrone è il messaggio orale, il consiglio del vicino, la tradizione: ognuno ha il suo "buon artigiano" di riferimento, e piace svelarlo e farlo conoscere a chi ne ha necessità; un'area un pò "misteriosa" che si svela al momento del bisogno offrendoti proprio il servizio cerchi. Molte piccole realtà artigiane si basano e si concentrano sul lavoro più che sulla promozione, questa avviene di conseguenza: è il lavoro stesso e il rapporto con il singolo cliente la loro migliore promozione (ed è anche giusto che sia così!).
Io credo che questo tipo di rapporto Zona Industriale / Territorio potrà ancora reggersi così per alcuni anni, ma quando i cosiddetti "nativi digitali" comporranno la stragrande maggiornaza delle persone che abiterà il territorio, il fattore "telecomunicaizoni" (e dunque web) non sarà più un optional, ma internet sarà davvero lo strumento primario per riuscire a mantenere elevati volumi di richieste lavoro.
Inoltre anche l'incremento della multiculturalità richiederà un impegno a proporsi al pubblico in modo più completo, trasparente ma anche semplice da comprendere. E allora perchè non cominciare a pensarci da subito?
Ecco dunque alcuni piccoli consigli che potrebbero portare già qualche cliente in più e comunque preparare l'attività a presentarsi sul web in modo completo:
- creare il vostro riferimento aziendale geo-localizzato su Google Place (adesso Google+ Local): è gratuito e per le ricerche su Google di tipo "locale", i risultati abbinati alle mappe sono davvero molto importanti;
- creare una Pagina Facebook dedicata all'attività, in modo che amici e clienti possano cominciare a far circolare il vostro nome/servizi presso i loro amici: è gratuito, e può essere inteso come un "passa-parola" digitale;
- scattare foto (e magri brevi video) almeno ai lavori migliori, in modo da avere poi a disposizione un ricco portfolio da presentare al cliente interessato;
- identificare una decina di "concetti chiave" che individuano i servizi da voi offerti agli occhi del cliente e studiare le mosse e la presenza sul web della concorrenza.
Con queste semplici azioni, gratuite, a cui ci si può dedicare nei ritagli di tempo, sarà poi più semplice compiere il passo, al momento opportuno, di una completa ed accurata promozione via web attraverso un sito internet aziendale professionale. E in caso foste indecisi a chi affidarvi, potete leggere i 10 buoni motivi per scegliere i servizi web e seo (e non solo!) di Delizard :)
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Un'altra parola che sicuramente ho dentro è: pineta.
Un estendersi semi-ordinato, come un susseguirsi contiguo di costellazioni, di alberi dall'alto fusto spoglio e dalla grande chioma verde che nelle giornate di sole estive crea al di sotto un refrigerio cullante, con le cicale che ti frastonano e ti assopiscono nello stesso momento. La pineta è stato il mio parco giochi dell'infanzia: dalla mattina al calar del buio, inverno - primavera e autunno.. l'estate al mare! E la pineta è l'ultimo spazio alberato tra la case e il mare, il verde che affoga nel blu.
I pini nel vento fanno impressione: i loro lunghi steli ondeggiano al libeccio come in un terremoto, quasi ti chiedi come fanno a non cadere... e spesso non cadono perchè le chiome si sostengono l'un l'altra... e aghi di pino dappertutto, ma anche pine e pinoli.. Il sapore dei pinoli schiacciati sui sassi e mangiati con le mani nere non te lo scordi più... è uno dei miei sapori di bimbo... insieme al gioco con le lucertole, i gatti, i cani, le scorribande, le girate in bicicletta, le avventure, la fontana e le partite di pallone.
La pineta rimane per me un luci/ombre al terreno di emozioni complesse...
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Essere sviluppatore web freelance e lavorare in modo autonomo nel settore che piace è veramente una cosa fantastica, ma allo stesso tempo molto impegnativa. Si lavora per moltissime ore al giorno anche perchè molte di esse sono spese in aggiornamento quotidiano (studio e letture su blog, forum, libri e siti di settore), e in azioni che hanno come finalità ultima l'auto-promozione (attività sui social, miglioramenti al proprio sito, azioni seo, ecc.).
E' un lavoro questo (parlo per esperienza personale del mio settore di sviluppo siti web e servizi seo di posizionamento sui motori di ricerca) in cui stare al passo coi tempi non è neanche abbastanza: devi prevederli, precederli in un certo senso; e vivere in una piccola realtà locale non esime da questo compito in quanto, anche il piccolo negoziante di Rosignano Marittmo (Livorno - Toscana), vuol concorrere tramite internet in modo globale (giustamente!) anche se magari il budget non è proprio adeguato e quindi si deve anche essere in gradodi trovare soluzioni alternative meno costose ma che comunque portino un certo beneficio.
E' un lavoro dove la concorrenza è enorme, soprattutto perchè tutti si improvvisano: scaricano un cms, lo installano e pensano di poter vendere siti; ...bhè, alla lunga (ma nemmeno poi tanto) si accorgeranno che non è affatto così, e soprattutto se ne accorgeranno i clienti, che hanno speso magari 300 euro per un sito improvvisato che non si adatta alle loro precise richieste e dopo poco dovranno re-investirne altri 800 per centrare l'obiettivo... Era meglio risparmiarle quelle 300 Euro e magari utilizzarle per servizi mirati e su misura di inbound marketing :)
Io non mi reputo certo un "guru" nel mio lavoro: sono una persona che lo fa con moltissimo impegno e dedizione già da sette anni circa, che cerca sempre di migliorarsi e migliorare le proprie conoscenze affinchè il cliente sia soddisfatto. Che cerca di competere globalmente per offrire servizi locali di alta qualità. E che lavoro incessantemente sempre e soltanto nell'interesse del cliente, con etica professionale e fiducia, cercando di aiutarlo per quanto possibile a raggiungere gli obiettivi che si è posto.
Saper essere un buon libero professionista non è semplice e c'è sempre da imparare:
si deve essere pronti a lavorare anche 12 ore al giorno, a saltare sabati e domeniche (o le ferie), ad imparare in modo eccellente almeno l'inglese, si deve sapere auto-promuoversi, ci si deve aggiornare quotidianamente su moltissimi campi (ad esempio: web design, programmazione web, web marketing, social media, grafica, copywriting, ecc.), si deve sapere curare il rapporto con i clienti, si deve saper reperire le giuste risorse e i bravi collaboratori per poter portare a termine progetti grandi, si deve essere coraggiosi, creativi, a volte fare scelte non facili... Ma allora perchè fare il freelance?
Ci sono almeno 4 buoni "perchè", che mi ripagano (e di tanto) di tutto questo:
- libertà assoluta da ogni imposizione o direttiva "dall'alto";
- libertà assoluta di scelta del luogo/orario di lavoro;
- lavoro creativo, stimolante, mai uguale e che ti mette in relazione con persone e realtà sempre diverse;
- possibilità di attivare progetti alternativi per se stessi.
Penso che questo ultimo fattore, ovvero di poter creare dal nulla progetti, seguirli, vederli fallire (e dunque imparare) o vederli crescere, avere la possibilità di riprovare con nuove idee, ...credo sia questa la vera spinta che anima ogni freelance da dentro: questo senso di mito poietico, di attività creativa, che ci sospinge da dentro a portare in atto possibilità...
Come noterete non ho messo tra i 4 punti elencati quello relativo al guadagno. Molti pensano che essere freelance significhi portare a casa molti più soldi rispetto ad una persona che fa un lavoro da dipendente: questo non è assoluatmente vero, anzi. Se si pensa che il libero professionista deve versarsi i contributi in autonomia, non ha ferie pagate nè malattie, io sono convinto che in media, la stragrande maggioranza dei freelance abbia un guadagno netto inferiore alla media dei dipendenti.
Ma questo non mi interessa poi tanto: viva la libera professione! :)
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Dopo Viareggio e Forte dei Marmi, a quanto pare (articolo apparso su "Il Tirreno", Mercoledì 13 Giugno 2012) i facoltosi russi arrivano anche a Castiglioncello (Livorno - Toscana), ristrutturando splendide ville sul mare tra cui forse, in futuro, anche Villa Godilonda: credo che entro qualche anno dovremo imparare a dire "perla del tirreno" sicuramente in russo, ma anche in indiano, brasiliano e cinese. A me personalmente piace l'intreccio di culture e popoli, l'ospitalità, l'orgoglio del "local" di sapere di vivere in un "bel paese" a cui molti aspirano...
Ma le politiche per il nostro territorio, vanno in questo senso?
Quando sento dire al Simoncini di sviluppare il Polo Chimico mi vengono i brividi, e non solo a me a quanto pare: sembra infatti che un altro facoltoso russo abbia rifiutato Villa Corcos perchè da una camera si intravedevano le ciminiere della Solvay... E andate a chiedere a chi ha B&B e Affittacamere a Castiglioncello o Rosignano Marittimo, con panoramica sull'industria: la percentuale di richiesta della stanza con factory-view è decisamente molto più bassa rispetto alle altre. E Simoncini insiste con il polo chimico... E insiste... Mi sorge forse il dubbio che sia spinto sempre più in alto ai vertici politici da montagne di "soda"..
Per favore smettiamola. ma nemmeno poi più tanto per favore a questo punto.
Basta con l'industria, la chimica e l'avvelenamento di tutto e tutti. STOP. FINE. THE END.
Devono venire i russi ad insegnarcelo, e storicamente, come dice anche un noto proverbio, è anche giusto che sia così: nessuno è profeta in patria!
E allora sotto con le cose giuste da fare: le ristrutturazioni (piuttosto che le nuove costruzioni selvagge); tagliare fuori dalla nostra vista l'industria (e quindi l'attuazione di un piano che ne preveda nei giusti tempi un reale abbattimento... prima che magari ci pensi qualche terremoto a far disastri inimmaginabili e irreparabili!); coltivare e incentivare bellezza, creatività, comunicazione, benessere, tutela dell'ambiente e tecnologia (perchè son queste qualità che attirano un turismo sempre più responsabile e attento); incentivare i giovani e le piccole imprese a lavorare bene sul territorio facendo però network internazionali. Solidarietà e attenzione al tessuto sociale, ai rapporti, alla fiducia, al "viver bene": in questo modo si migliora la qualità di vita di tutti.
E comunque io voglio pensare al futuro in modo ottimistico, dal mio punto di vista ovviamente, e quindi comincio ad attrezzarmi: a breve traduzione del sito anche in russo, oltre all'inglese che ho già (e magari poi anche altre lingue); cercare di instaurare rapporti con freelance internazionali per migliorare il mio lavoro qui; cercare di approfondire la conoscenza delle altre culture. I voglio essere in grado di realizzare siti web per italiani, inglesi, russi e cinesi. Mi piacerebbe che come ristrutturano ville su questo territorio, avessero anche la possibilità di interagirci a più livelli: diamo loro la possibilità di portare ricchezza anche in altri ambiti oltre a quello strettamente ricettivo/vacanziero; w questo lo si può fare inizialmente e massimamente in due modi: cultura (in senso ampio, che poi porta alla fiducia) e abbattimento delle barriere linguistiche.
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Oggi, seguendo i commenti all'articolo giornaliero sul TagliaBlog, ho imparato che anche firmare un proprio commento (sia anch'esso ben scritto ed eccellente!) con una parola del tipo "siti web" o "web designer toscana" è rischioso; Google potrebbe penalizzare questa scelta.
E quindi, ovviamente, ritenendo la fonte di questa notizia molto attendibile, da qui in avanti io firmerò i miei commenti con il mio nome/cognome (consigliato!) o al massimo con il mio "aKa" Delizard. Questa è una solenna promessa e un vero pentimento per le mie passate anchor text: spero che Google stia leggendo :)
Questo credo che si inquadri nella via che Google ha aperto da qualche tempo e che sta tentando di perseguire:
lotta senza paura ai "furbetti del quartiere (web)"!
Stai commentando il post di un blog?
Devi firmarti con il tuo nome e cognome perchè in quel momento sei una persona/autore che dopo aver letto il pensiero di un'altra persona/autore, scrive il proprio.
Hai realizzato un sito ed inserisci nel footer il link al tuo sito come designer o sviluppatore?
Bhè, quel link nel footer già da tempo è privo di efficacia; se ne accumuli troppi, con anchor text sempre prescelte e sopraffine, allora diventi sospetto e rischi la penalizzazione.
Cerchi qualche link semplice, ad esempio in siti di bookmark?
Fai molta attenzione, perchè i siti di bookmark, anche i più rinomati (vedi Digg), sono diventati un covo di spam e stanno perdendo sempre più la loro autorevolezza...
Vuoi dunque provare a fare linkbuilding con i social?
Sappi che nel 90% dei casi sono link "noFollow".
Scambio link?
Non ci pensare neanche lontanamente...
Sovra-ottimizzazione SEO on-page?
ahi, ahi, ahi...
Mi viene così in mente una frase di una canzone dei Massimo Volume che dice:
"Io so che in certi casi é meglio non fare troppi movimenti... perché si va a fondo più lentamente".
Dunque, pochi movimenti e che siano quelli giusti.
Siamo in una sabbia-mobile-seo, una melma ancora non ben distinta in cui poche certezze possono salvarci dal disastro: è semplice, adesso, perdere tutto ciò che di buono (e lecito, in base alle regole del gioco in vigore fino a pochi giorni fa!) ci siamo guadagnati sul campo negli anni passati; e così non resta che appigliarsi a ciò che già sappiamo assolutamente non ci tradirà:
qualità dei contenuti, originali e ben scritti; aggiornamenti/news continui; creatività; attività di blogging e social; mettere in evidenza la nostra persona e la nostra attività in qualità di autore; offrire risorse di qualità; affidarsi a quelle pochissime directory e/o siti bookmark riconosciuti come autorevoli...
Ma tutto ciò, forse, potrebbe non bastare: non tutti siamo "guru" e ancora non si è capito bene se Google comprenda anche questo e in che modo lo valuti... Terrà anche conto dei problemi familiari o fisici? Come mai ieri non ero connesso a Google+? Penalizzato!
In tutto ciò...
IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (nella SEO)...
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Fino a non molto tempo fa andavano molto di moda grandi "listati" (gratuiti o a qualche euro) in cui si elencavano qualche centinaio di blog "doFollow" sfruttando i quali saresti sicuramente arrivato in prima pagina su Google... Bastava scrivere - "Sono d'accordo con te! Bravo", oppure "Ottimo articolo, ben scritto e ricco di informazioni! Grazie" - inserire la keyword di interesse nel campo "username" e l'indirizzo del sito e il gioco era fatto! Voilà! Centinaia di link doFollow a frotte che come una tempesta avrebbero sollevato la tua piccola barchetta sopra l'oceano di internet depositandola poi delicatamente sulla cima più alta del mondo in un'alba dolce e assolata con il cinguettio degli uccellini a far festa...
E poi però il sogno si trasforma in incubo: arrivano i cattivi di gran carriera (Panda e Pinguini Vampiri), che risucchiano tutto quel ben di dio di link che avevi ammassato e d'un colpo ti ritrovi infondo agli abissi, più giù di prima...
Uscendo dalla metafora del sogno, oggi le cose stanno cambiando: la quantità conta 0 (un bel paradosso, eh!), mentre a far la differenza è la qualità (come dovrebbe essere, più o meno, nella vita!).
Scegli dunque pochi blog, ben quotati e riconosciuti autorevoli, comincia a seguirli, a leggere gli articoli anche passati, ad informarti sull'autore.
Al primo commento che farai inserisci anche una riga di presentazione: è sempre un entrar in casa d'altri, anche se le porte sono aperte!
Se non hai niente da dire o non sei ispirato, astieniti. Non voler scrivere per forza: ricordati che sei sempre sotto l'occhio vigile e critico dell'autore e dei frequentatori/lettori/commentatori del blog. Un pessimo commento è stato, rimane e rimarrà un pessimo commento e ti costerà fatica recuperare. Perchè spendere così tante energie? A volte il silenzio è d'oro e vale più di molti link (vedi la recente vicenda Gruopalia sul terremoto).
Se invece ti senti ispirato e pronto a scrivere allora ok, vai: lascia il tuo commento ben scritto, educato, apportando valore aggiunto alla discussione, con serietà, creatività e un pizzico di umorismo che non guasta! Riuscire ad essere un ottimo "commentatore" farà crescere tra gli utenti la tua autorità ("authorship" ti dice nulla? Se non ti dice nulla prova a chiedere a Google...), la stima e la fiducia (trust) nella tua persona e professionalità; ottimi commenti incuriosiscono ad approfondire la conoscenza dell'autore e quindi porteranno visite interessate al tuo sito e ai tuoi profili social e dunque possibilità di contatto, di scambi e di collaborazioni (visite molto mirate e di persone, evidentemente, di ambito affine, dato che seguite entrambi con costanza lo stesso blog).
Infine, se sei davvero un ottimo commentatore, con il tempo potresti instaurare anche un rapporto con l'autore del blog e un giorno - perchè no! - essere ospitato a scrivere un tuo vero e proprio articolo (guest post). Altro che link "doFollow": partecipa in modo intelligente e mai banale alla vita di alcuni blog e naturalmente otterai visite e followers che faranno solo bene alla tua attività e al tuo sito; alla fin fine il motto è sempre quello: chi trova un amico, trova un tesoro!
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I Social (e più in generale il web), come oramai è appurato, hanno cambiato (e stanno cambiando) non solo le abitudini di vita di milioni di persone su tutto il globo, ma anche il modo di pensare, di rapportarsi e di comprendere/costruire questo mondo.
Questo è un cambiamento epocale, che a mio modestissimo parere, influirà in maniera determinante su ciò che intendiamo per "rapporto con l'altro o alterità da noi (sia esso un altro essere umano, degli oggetti, l'ambiente di lavoro, le relazioni affettive, il mondo, ecc.).
Nel "recente" passato della storia dell'uomo potrei per certi versi paragonare la portata di questo cambiamento con quello che fu l'Illuminismo nel XVIII secolo:
"La fede nella ragione, coniugandosi con il modello sperimentale della scienza newtoniana, sembrava rendere possibile la scoperta non solo delle leggi del mondo naturale, ma anche di quelle dello sviluppo sociale. Si pensò allora che, usando correttamente la ragione, sarebbe stato possibile un progresso indefinito della conoscenza, della tecnica e della morale: convinzione questa che verrà successivamente ripresa e rafforzata dalle dottrine positiviste."
Ma meglio ancora, possiamo partire da quella che fu la famosa definizione di Kant dell'Illuminismo:
"Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo."
Il motto che vedo io all'orizzonte di questa nuova era del "pensiero sociale" potrebbe essere il seguente, parafrasando il precedente:
"Abbi il coraggio di servirti della tua propria Creatività!".
Chiamerei dunque questo nuovo fermento ed approccio alla realtà: "Creativismo".
Il pensiero non basta più. Il positivismo non basta più. "Stay Hungry. Stay Foolish". Folli, ebbri di creatività e fantasia.
E' questo ciò che oggi può marcare la differenza.
Con un pensiero positivista non avrai successo; con un pensiero creativo si, è più probabile (semplifico e generalizzo molto per veicolare meglio il concetto di fondo).
Proponiamoci con creatività; utilizziamo i potenti strumenti di cui oggi disponiamo praticamente a costo zero (i social in primis) per attrarre attenzione, veicolare le nostre idee o il nostro brand a tutto il globo. E' ovvio che l'intelligenza positiva debba guidare i processi, costruire e pianificare progetti stabili, ma poi è il pensiero creativo che deve dare motore al viaggio, far risuonare le idee, incentivare le relazioni:
è l'emotività che evampa, incuriosisce ed avvicina!
E oggi, sul web, tutto si sta muovendo verso questa sfera "sociale" della presenza online: i motori di ricerca vogliono creare relazioni, metterci in contatto con la persona giusta e questo sarà sempre più possibile grazie all'enorme mole di dati personali e di geolocalizzazione che il World Wide Web raccoglie giornalmente su molti di noi.
Ma i dati in sè non basterebbero: servono i "giudizi" degli altri, che per l'80% dei casi (ho messo una percentuale ipotetica ma non credo sia molto lontana dalla verità), sono giudizi (recensioni, pareri, mi piace, +1, retweet, pin, ecc.) dettati dell'emotività, dal trasporto empatico verso qualcuno/qualcosa che ci ha colpiti.
Ecco dunque il perchè del "Creativismo".
Manipoliamo con creatività tutto ciò di cui disponiamo, supportiamo tali produzioni creative con un buon fondamento positivo (la conoscenza intellettuale e del saper fare) e il successo - soprattutto quello "on-line" - è quasi assicurato.
Colpite e attirate persone con Creatività verso i vostri servizi/prodotti (il vostro sito) e qui offritegli un supporto ottimo, uno strumento ben architettato con contenuti eccellenti, novità in evidenza e facilità di navigazione; siate trasparenti e capaci di trasmettere fiducia.
E' così che da oggi, e sempre di più nel prossimo futuro, dovremo improntare la nostra comunicazione verso i clienti.
Ed è con queste nuove categorie (Creatività, Fiducia, Emotività, Socialità) che i SEO dovranno sempre più imparare ad avere a che fare, e sempre meno con "illuminanti" trucchi o forzature.
Siate Creativi ed Emotivi, e i link, le visite e i contributi Social arriveranno.
Abbiate un ottimo sito web, e molte di quelle visite si trasformeranno in utenti affezionati se non in clienti veri e propri.
Siate capaci di infondere Fiducia (Trust), e i clienti si affezioneranno, parleranno bene di voi (recensioni, passa-parola) e di nuovo, attraverso i Social, molti amici dei vostri clienti potrebbero diventare a loro volta vostri nuovi clienti.
...Oliate bene questo ingranaggio, e tutto verrà naturale! :)
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Su Il Tirreno di Sabato 19 Maggio 2012 (Cronaca di Rosignano) è stato pubblicato un articolo in cui si comincia a mostrare alla cittadinanza il famoso progetto per l'Area H5 del Comune di Rosignano Marittimo (20 ettari di terreno di proprietà Unicoop Tirreno situata tra la linea ferroviaria e Via Lungomonte, e che farà da cerniera tra Castiglioncello e Rosignano Solvay).
Per visionare qualche immagine del progetto potete scaricare questo file PDF : "Rosignano fa Centro" (è anche possibile seguire l'iter progettuale ed avere informazioni a riguardo collegandosi al sito di riferimento: http://www.rosignanofacentro.it ).
In linea di massima gli aspetti costruttivi più rilevanti riportati dal progetto sono:
un supermercato Coop da almeno 15 milioni di euro, un complesso scolastico da 9 milioni, un albergo con 100 camere, una torre civica, una serie di impianti sportivi con piscina, case residenziali, uffici, negozi e un parco urbano.
Sarà portato avanti, dai primi di Giugno, un progetto di partecipazione democratica, che coinvolgerà i cittadini del Comune ai quali verranno richiesti pareri ed idee (sulla base di una traccia già esistente pre-impostata) per migliorare al massimo questa opera.
Lascio a voi, con i riferimenti che ho fornito, approfondire la conoscenza del Progetto; io, da questo blog, parto già (oggi è il 1° Giugno) con la mia dose di "partecipazione attiva", mettendo a disposizione qualche riflessione:
- attivazione su tutta l'area di una copertura gratuita wireless per connessione ad internet;
- parcheggi sotterranei e privilegiare la possibilità di fruire e raggiungere gli spazi a piedi o in bicicletta. A tal proposito si potrebbe pensare di attivare un collegamento tra la parte-mare e la zona H5 attraverso un sottopassaggio ferroviario (solo per pedoni e biciclette); magari, se fosse possibile, sfruttando il già presente "viatico" del botro di Caletta: un passaggio pedonale e ciclabile che potrebbe collegare la zona H5 fino direttamente al mare!
- evitare di costruire un ulteriore albergo (potenziamo e sosteniamo quelli già presenti sul territorio) e punterei su negozi ed uffici "creativi" (perfavore basta agenzie immobiliari!); diamo spazio alla creatività e all'innovazione, magari favorendo i giovani e le nuove imprese con affitti ridotti e/o altre agevolazioni;
- cerchiamo di mantenere più intatte e più ampie possibili le zone di verde, ne abbiamo bisogno!
- cerchiamo di mantenere basso l'impatto ambientale e quindi di avere più di un occhio di riguardo all'auto-produzione di energia per il nuovo quartiere da fonti rinnovabili e comunque un'attenzione alta a tutto ciò che possa anche servire ad abbassare l'inquinamento acustico e luminoso, limitare gli sprechi e favorire la sostenibilità.
Così al momento, non mi viene a mente altro; eventuali altri punti li aggiungerò in caso in un secondo momento. Chiunque legga questo articolo è invitato a scrivere un commento con la propria idea, suggerimento, critica, ecc...
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