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Il film ha un'intensa carica emotiva e di "realtà", nel senso che gli attori sono così bravi e la trama così bene intessuta che sembra di calarsi in un evento di vero vissuto, catturati dall'intreccio psicologico ed emozionale dei personaggi come un vortice irresistibile.
Il presente si attorciglia su stesso e procede zoppicante e mutilato (e mutilante verso gli altri) se non si è pacificati ed in regola con il proprio passato.
Ed è proprio IL PASSATO - incarnato dall'ex-marito che torna dopo 4 anni - a possedere le chiavi giuste per aprire tutti i nodi irrisolti di un presente attorcigliato e penoso, in bilico tra nuove vite e felicità possibili ed estreme e profonde sofferenze (che coinvolgono tutti: la madre, la figlia più grande, il nuovo uomo, la moglie e il bambino piccolo di costui).
Ma il passato è tornato tra loro e fa il suo dovere. Lui ha già superato la sua depressione,il suo momento critico e adesso è pronto ad essere colui che aiuta tutti gli altri. Scioglie i nodi irrisolti che il suo abbandono aveva provocato e infonde finalmente la forza giusta affinchè il presente imbocchi il binario per un nuovo futuro in cui, proprio per questo, non c'è adesso più posto per il passato.
Voto: 7,5
GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
Un film secondo me davvero incisivo dal punto di vista delle emozioni che riesce a trasmettere. La protagonista interpreta il difficile ruolo in modo sublime, passando attraverso la giovane/timida/curiosa che si sente per la prima volta attratta da una persona dello stesso sesso, ad una vita più piena a cui però inevitabilmente comincia a mancare qualcosa... Quotidianeità, irrequietezza, distanze, nuovi flirt... L'attrazione fisica, il desiderio, giocano un ruolo fondamentale per lei e quando le attenzioni dell'altra (più mascolina, mentale e artista) si diradano, il caos sopraggiunge e si tuffa così nel mondo in cerca di qualcosa di indefinito attraverso avventure che però non lasciano traccia...
La bravura eccezionale delle protagoniste e del regista è quella a mio parere di farci quasi scordare che si sta parlando di una coppia omosessuale; ci immergiamo nella storia tra due persone che si amano in cui il fatto che siano o meno dello stesso sesso passa assolutamente su un piano lontanissimo... E' un film sulle emozioni, che abbiamo e attraversiamo tutti, indifferentemente dal sesso e dalla nostra sessualità, e che ci coinvolge in pieno! Un film sul desiderio, la vita di coppia i gusti sessuali, l'amore e la sofferenza, la difficoltà di chiudere i legami e riaprirne di nuovi... E alla fine?...
Voto: 8
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Django Unchained, visto dopo Bastardi Senza Gloria si colloca a mio parere un paio di gradini sotto. Ci sono momenti fantastici ed esileranti (uno su tutti la diatriba sul sacco in testa tra i componenti di una banda prima dell'assalto alla piccola diligenza dei protagonisti), attori straordinari (Christoph Waltz, Leonardo Di Caprio e Smauel L. Jackson... ma forse in questo caso il secondo su tutti!), citazioni e dialoghi riuscitissimi... ma qualcosa non lega del tutto in modo perfetto per le quasi 3 ore della durata del film. Forse la trama è un pò debole, forse alcuni "punti morti" che arrestano in vari tratti l'emozione crescente, forse ancora che al buon Christoph Waltz viene assegnata una parte in cui l'abilità linguistica è la sua peculiarità principale... ma questo lo avevamo già visto nel precedente film di Tarantino. Ovviamente il mio consiglio è di andarlo a evdere, è godibilissimo, ma non così stupendamente graffiante come altri film del maestro del pulp! :)
Voto: 7-
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L'altra sera sono stato a vedere il film "Lo Hobbit, Un viaggio inaspettato"; come genere non rientra esattamente tra i miei preferiti ma per una serata con gli amici si può certamente fare :)
Siamo andati a vederlo al Cinema Castiglioncello (in Portovecchio Road) ed è stata la prima volta che ho visto un film 3D al cinema... e devo dire che l'esperienza delle "tre dimensioni" non mi ha per nulla entusiasmato, anzi... Sarò di vecchio stampo, "retrò", o additatemi con qualsiasi altro aggettivo dal sapore "di vecchio, stantio e antiquato", ma io il 3D proprio non capisco come faccia ad avere tanto successo! Alla lunga da fastidio agli occhi, alla testa, non aggiunge niente di più alla scene che sarebbero ugualmente spettacolari e coinvolgenti anche nel classico 2D... Secondo me in questo caso, con questo 3D almeno, siamo in piena zona retrocessione! Wiwa di gran lunga l'amata superficie piana :)
Ma veniamo al film: l'inizio è veramente lento, con la scena della cena a casa di Bilbo esageratamente (ed inutilmente) lunga... Poi il ritmo aumenta e il tutto diventa più coinvolgente, con scenografie mozzafiato (merito della Nuova Zelanda!) e scene anche spettacolari dal punto di vista degli effetti speciali (penso ad esempio alla lotta tra i giganti-montagna), avventuroso come è giusto che sia! A parte la mezz'ora iniziale dunque, le altre 2 passano molto in fretta e sono abbastanza divertenti! Voto: 7,5
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"Acciaio" è un film che ho deciso di andare a vedere (non ho letto il libro) soprattutto perchè parla di una realtà molto vicina a dove abito (circa 45 Km), ovvero Piombino, in provincia di Livorno (Toscana); una cittadina in cui la siderurgia è storia di secoli se non di millenni (già gli etruschi estraevano ferro in queste zone!). Siamo andati a vederlo al cinema-teatro di Rosignano Solvay insieme a due amici, e 3 su 4 siamo usciti mooolto sdubbiati da quanto visto... Credo che l'intento del regista fosse quello di mostrare, attraverso soprattutto la storia di due famiglie e di due teenager in particolare, quanto la presenza inossidabile della fabbrica, permei e distorga "da dietro le quinte" la vita di tutti coloro che ci lavorano (direttamente o indirettamente). L' Acciaio resiste a tutto (amori, famiglie, rapporti distorti, morti). Però a mio modesto parere tale intento non viene soddisfatto e realizzato; sembra più un film sulla vita di due ragazze quindicenni che sull'acciaio (comprendo che l' "Acciaio" - con la A maiuscola - doveva essere "il male oscuro e invisibile" che permea tutto... ma non si colgono causa/effetto, non si mettono in luce le specificità dell'industria-acciaio, non esce nel film la "violenza muta" dell'acciaio...). Una trama e delle situazioni abbastanza scontate, con buoni interpreti, ma poco più. Voto: 5
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"I più grandi di tutti" è un film leggero, allegro, un pò "trash livornese" come deve essere... A me è piaciuto, forse perchè livornese e forse proprio perchè ho conosciuto dal vivo - ai tempi... - la scena rock della città labronica, Carlo Virzì compreso, che era membro degli Snaporaz.
Detto questo il film è divertente e i personaggi abbastanza ben tratteggiati; forse, unico neo, il personaggio del batterista è un pò troppo "lento", come dice lui stesso... ma alla fine ci stà!
Vivi una vita da rockettaro fallito? Allora deve tornare qualcuno dal passato a farti ricordare che per "qualcuno" hai comunque contato qualcosa e gli hai addirittura stravolto la vita... Puoi aver smesso di suonare e di calcare i palchi, ma "l'anima" rock deve rimanere, deve restare nel modo in cui affronti la vita, e anche i bambini se ne accorgono :)
Voto: 6,5
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Ieri sera sono andato a vedermi questo fatidico FAUST, avendone letto ogni bene possibile e vincitore del Leono d'oro a Venezia.
Il film è più un'opera visionaria ed artistica che un film come comunemente si intende; ovviamente c'è la storia, la trama i personaggi, ma a mio parere queste cose passano in secondo piano rispetto al discorso filosofico (bene/male, vita/morte, esistenza di dio/esistenza del diavolo; del secondo vi è certezza... del primo forse solo allusione fugace nell'amore?), agli ambienti (sembra di stare costantemente immersi in un quadro di Bosch!) ed ai personaggi, che formicolano devastati in questo mondo mortifero e racchiusi in un formato di proiezione anch'esso desueto e costrittivo.
Sconsigliato a chi piace andare al cinema per godersi un film "classico"!
Consigliatissimo per chi ama scontrarsi con qualcosa che va "oltre", "al di là"....
Voto: 7
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Mi sono recato a vedere questo film con tantissime aspettative, visto tutto quello che avevo letto su siti web del settore, dalle recensioni, ai commenti entusiasti, ai voti altissimi...
In realtà sono rimasto molto deluso e decisamente non capisco tutto questo entusiasmo attorno a questo film.
Un film in cui la cosa veramente carina è l'idea della storia che ci sta dietro (...senza mai dirsi nulla direttamente tutti concorrono silentemente ad aiutare il piccolo fuggitivo!...), ma la realizzazione cinematografica l'ho trovata appena sufficiente.
Da qualche parte avevo letto: commedia. In realtà non c'è mai un momento esilerante... è piatto, monotono. Guardabile ma nulla di più. Per quanto mi riguarda una menzione in più di merito all'attore che impersona l'ispettore di polizia.
Voto: 6-
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In questo film non affrontano propiamente le problematiche teoriche dei due pensatori e grandi padri dei due filoni della psicoanalisi moderna: Freud e Jung.
Si cerca di mettere invece in luce che cosa nel tempo ha portato i due a dividersi (con poca potenza però a mio parere), ma soprattutto c'è lo "strano" e "pericoloso" elemento del metodo LEI, la donna, il sesso femminile: Freud teorizza che tutti i disturbi psichici hanno un'origine sessuale; Jung vorrebbe uscire da questo empasse ma in realtà ne diventa la dimostrazione concreta cedendo al fascino "perverso" della sua paziente.
Il metodo è pericoloso perchè coinvolge lo scienziato: in psicoanalisi non si osservano fenomeni ma si cade in relazioni "pericolose" che ci portano a navigare in punti oscuri dell'inconscio e della mente...
L'idea di fondo del film non è male, ma è la realizzazione un pò superficiale e non mi ha convinto.
Voto: 5
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Questo non è propriamente un film ma lo classificherei più come un documentario autobiografico.
Avevo già letto il libro e quindi ero curioso di vederne la trasposizione filmica e devo dire che mi è proprio piaciuta!
Il racconto è intenso, toccane e profondo con un superlativo Bruno Ganz nei panni del morente Tiziano Terzani.
Trascorrono gli ultimi giorni di una vita intensa cercando di aprirsi al figlio e di trasmettergli il succo spirituale del senso di una vita: "vivere intensamente e proprio per questo vivere poi la morte solo come un passaggio, possibilmente con una bella risata" :)
Voto: 7 e mezzo
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Ero andato abbastanza fiducioso a vedere questo film di Aronofsky (il regista di "Pi-greco il Teorema del delirio" e "Requiem for a dream" tra gli altri), ma in realtà ne sono uscito parecchio deluso. Non certo per le immagini o la recitazione della Portman che devo dire davvero molto brava e anche "fisionomicamente" vicina ad un cigno..
Quello che mi ha deluso è stato proprio Aronofsky: mi aspettavo una trama molto più profonda, complessa psicologicamente e/o metafisicamente ed invece il contrasto bene/male è proprio trattato in maniera superficiale e stereotipata, con clichè già visti e rivisti. In modo semplicistico e con le giuste dosi qua e là di sangue e sesso per far contento lo spettatore..
Il film mi è restato sempre distante, freddo: non ha mai catturato la mia emozione.
Insomma, se non ci fosse stata la recitazione della Portman sarebbe stato un vero disastro su tutti i fronti! Oltretutto non mi è piaciuta per niente la parte Vincent Cassel.
VOTO: 5 e mezzo
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Proprio bellino questo film-videoclip-documentario che, in presa diretta, ci mostra le difficoltà di fare musica a Teheran, di esprimersi liberamente (sia come testi, che come tipo di musica) e di quanto sia difficile anche organizzare una piccola serata per far esibire un gruppo, cosa che da noi appare scontata... Ma dietro a tutto ciò c'è comunque il linguaggio universale della musica: la musica c'è e r-esiste, in tutte le sue forma e tipologie che conosciamo noi (ed è anche molto bella la lingua persiana cantata in stile heavy-metal o rap :) ), canta e suona di nascosto da tgutto e da tutti, ma chi vuole può comunque raggiungerla, per vicoli segreti e appuntamenti solo sussurrati.
Eppure il grande sogno rimane fuggire: girare il mondo occidentalizzato per fare carriera artistica è la massima aspirazione possibile, ...ma uscire dall'Iran non è così facile...
Un film per tutti, leggero ma non troppo, con degli "attori" ottimi che non si capisce quanto fingano e quanto impersonino se stessi..
Voto: 7 e mezzo
Cosa vogliamo di più... La vita non è e non potrà mai persistere perennemente sulla perfezione, sul filo delle grandi emozioni, sulla potenza degli impulsi... Queste possono essere limitati (soprattutto nel tempo) diversivi, svolte, colpi d'adrenalina.. Mapoi c'è la VITA quotidiana, quella che ci irretisce lenamente ed inesorabilmente sfruttando il fattore tempo, quello che non si può più, quello che oramai è torppo tardi, la famiglia, i figli, si invecchia... La pura gioia, la felicità immensa dell'innamoramento, del sentir la vita scorrere è questione "di poco", come una fiammata che viene poi rieducata tra le mura del caminetto...
Ho trovato questo film veramente bello e ben recitato anche se l'argomento in sè non ha niente di nuovo, eppure sempre attuale.. Alcuni elementi/spaccati di vita contemporanea ben inquadrati...
Alla fine un 7 glielo dò volentieri :)
Il nuovo profeta è colui legge in anticipo la situazione e il contesto in cui si trova e prima degli altri elabora un piano. Non c'è etica del bene o del male, ma "soltanto" un Profeta della sopravvivenza che, nel carcere, diventa sopraffazione e legge del più forte... o meglio, del più astuto! Costretto a scendere agli inferi da un'azione obbligata che lo costringerà da lì in poi a prendere coscenza, e poi padronanza, del lato oscuro e spiatato della vita, tutto succede come se fosse quasi "normale", un'ascesa non preannunciata ma già saputa, già ri-saputo che le cose, e gli umani, hanno un ciclo... chi è comandato, se è un "profeta", finirà poi per comandare! Voto: 6 e mezzo (sarebbe stato un 7 ma il finale è troppo trionfalistico!)
Il libro non l'ho letto, quindi non posso fare paragoni, ma il film mi è piaciuto molto... La bambina è fantastica, surrealmente fantastica e adorabile... Scruta il mondo da una cinepresa che evidenzia le "bocce di vetro" nelle quali si affannano inutilmente gli adulti, ma forse perchè non ha ancora incontrato la persona giusta, quella che ha trovato il "giusto nascondiglio" dal mondo e vive a modo suo... maè poi tutto oro quel che luccica? L'amore e la morte) sicuramente luccicano, sicuramente fanno parte della stessa medaglia che è la vita e che la bambina, a modo suo sta scoprendo, e che la portinaia sta ri-scoprendo... in modo elegante, l'eleganza della cultura, della persona che da peso alle cose essenziale.. l'eleganza del riccio, spinoso in apparenza...
Voto:7 e mezzo
Un film che parla della potenza della musica, e lo fa passando dall'esilerante, al sorprendente, dal ricordo alla liberazione, dalla paura alla felicità!
La musica non si ferma davanti a nulla, non conosce i confini del tempo, delle inimicizie, dell'incredulità e dell'esagerazione; è un fiume che travolge e trascina (contagia) tutto e tutti verso la liberazione finale, che è la gioia della comprensione... la musica permette di andare "al di là" e forse è addirittura un segno "che Dio esiste"...
Narrazione veloce, che non cade mai, con momenti molto comici.. ma forse mi aspettavo veramente troppo da questo film e quindi, a distanza di qualche giorno, non mi rimane così immune da qualche critica che però qui, adesso, non ho voglia di esprimere :))
Consiglio comunque a tutti la visione!
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Voto:7-
Film carino e che scorre bene, tra momenti esileranti (il furto con il mal di schiena, ..ed ogni scena con lo chef!!!) e toccate un pò troppo sentimentali ma che ci possono stare...
L'inaspettato è sempre dietro l'angolo ma mai banale, ed è tutto un serrato susseguirsi di discese nel baratro (tragicomico-grottesche) per un atteso triplo salto finale di risalita su ogni fronte :)
Si passa circa un'ora e mezza in piacevole compagnia di questo bel film e dei suoi personaggi ben caratterizzati!
Voto:7-
Mah, ho deciso di andare a vedere questo film soprattutto perchè mi aveva incuriosito il titolo e quello che avevo sentito a grandi linee sulla trama, ma in realtà la presenza sventolata di così tanti attori "di grido" avrebbe dovuto invogliarmi a non andare e/o comunque a farmi venire qualche sospetto sull'impianto totale del film...
E infatti, anche se l'idea di fondo è caruccia e abbastanza originale (credo), lo svolgersi del film è un pò privo di forza, scorre via "tiepido", con qualche battuta carina o spunto interessante ma nulla più.. e anche il finale sembra fatto un pò frettolosamente per chiudere il film!
Voto: 5
Quando c'è Terry Gilliam corro sempre (da Brazil, Le avventure del barone di Munchausen, L'esercito delle 12 scimmie, Paura e delirio a Las Vegas, La leggenda del Re Pescatore, Monty Python...) e in qualche modo, dei suoi film, quale più quale meno, mi rimane qualcosa di bello...
Questo lo metterei tra i più :)
Personalmente mi è piaciuto moltissimo, sia per la storia in sè (il "buon vero vecchio diavolo" malefico ma quasi necessario alla vita, in contrapposizione al diavolo di oggi, si camuffa e nasconde dietro la "bontà"...) sia per la regia e le atmosfere, soprattutto quelle che ci si presentano quando si varca il fantastico specchio...
Una bellissima favola contemporanea, ben interpretata da tutti e che ho seguito fino all'ultimo fotogramma con gioioso trasporto! Da vedere!
Bhè, difficile che Tarantino deluda, e anche questo film è veramente ben fatto.. i personaggi ottimi, assurdi e spettacolari.. uno su tutti, a mio personale avviso, "il cacciatore di ebrei" (Christoph Waltz)... Nonostante la la lunghezza dichiarata del film (quasi 3 ore), ti metti a sedere e ti alzi che sembra passato pochissimo tempo.. il film si regge bene, tra ironie cattive, assurdità, dialoghi (in diverse lingue!!) Credo che nel film ci siano molti riferimenti a classici del cinema.. i credo di averne colti un paio.. ma indagherò con più cura... Inoltre credo anche che a volte, quando Pitt parla, sia in realtà Tarantino che parla si sè stesso... Voto assolutamente favorevole! E bravo Taranto! :)
Mmmm, mi aspettavo di più da questo film dopo aver letto tante critiche positive, addirittura paragonato alle atmosfere de "La finestra sul cortile".. mi sembra un pò esagerato sinceramente! Discreta la regia, gli ambienti, gli attori.. ma la storia è veramente prevedibile e scontata, sia nella trama che nelle battute. Insomma, non aggiunge niente di nuovo alle storie d'amore tormentate già raccontate. VOTO: 6-
Bhè, era tanto che mi dicevo: "Anche sul blog una rubrichina sui film che vedo non mi dispiacerebbe mettercela..", e allora oggi inizio con questo bel film che ho visto ieri al Cinema Castiglioncello! Bello bello davvero! Caruccia l'idea di ricostruire le esperienze di una vita attorno al filo-destino del gioco, con l'uno che rimanda all'altro.. doveva passare quello che ha passato per poter arivare in quel momento al felice epilogo? E' tutto destino? Alla fine chi persevera e ha buoni sentimenti viene premiato? Questa la morale del film: essere nel centro dell'ombelico del potere non porta la gioia! La felicità è custodire un sogno (in questo caso un amore) e inseguirlo sempre senza mai tradirlo e tardirsi! Su questa perseveranza sono d'accordo.. prima o poi il premio DEVE ARRIVARE... VOTO: 8
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Mi piaceva segnalare i due cinema che qui nei paraggi offrono film d'essai : Cinema Castiglioncello (Castiglioncello) e Cinema Kino Dessè (Livorno)
Il Cinema Castiglioncello ha una programmazione d'essai nei giorni Martedì e Giovedì (biglietto a costo ridotto) ed inoltre, nel Mercoledì o negli stessi altri due giorni, in collaborazione con il Comune di Rosignano marittimo o altri Enti/Associazioni pruomuove cicli di film ad ingresso gratuito. Sito: http://www.cinemacastiglioncello.it/
Il Cinema Kino Dessè a Livorno promuove invece per tutta la settimana una programmazione d'essai e, parallelamente, promuove e porta avanti anche altre rassegne cinematografiche e video (in particolare il lunedì), incontri con autori-registri-professori, cicli di documentari, produzioni con le scuole e, nella propria sala, ospita mostre artistiche di giovani talenti. Sito web: http://www.kino-desse.org/
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