Siti Web Livorno, Web Marketing Turistico, SEO, Web Design, Inbound Marketing - Toscana
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Ieri ho letto un articolo su Webhouseit di Salvatore Capolupo dal titolo "Google Penguin: solo i link naturali ci salveranno dai pinguini?" che mi trova in completo accordo. Anche io condivido appieno la sua tesi secondo la quale gli update siano sì andati a colpire i "siti spazzatura", spammosi e dai contenuti duplicati, ma anche chi faceva uso evidente di "linkbuilding pattern", gli schemi di link, studiati a tavolino per far salire, come risultato finale, una certa risorsa/pagina web.
Il tempo dei pattern (che altro non sarebbero che schemi riproducibili ed applicabili poi in serie ) è davvero finito, anche secondo me.
Ogni sito, in base al settore in cui si colloca, avrà una modalità di crescita di link diversa da quella di un altro sito che si colloca completamente in un altra categoria di mercato.
Spontaneità è il contrario di Riproducibilità; Casualità è il contrario di Pattern; Diversificazione è il contrario di Ripetizione (di anchor-text); e Google sta sempre più dando forza al primo termine di ogni coppia che ho citato.
Quindi, guardando al futuro che ci attende, smettiamola di parlare (e di proporre) schemi di linkbuilding, ruote (wheel) e triangoli magici (SEO Tips And Tricks, tanto per citare un altro articolo apparso su SEOMoz dal titolo: "SEO Isn't Magic - So Stop Doing SEO Tricks").
Il SEO è un lavoro duro, sempre più duro; creare continuamente nuovi contenuti non è semplice; aggiornare quotidianamente le news o il blog porta via tempo; usare la creatività per realizzare nuove pagine, testi accattivanti e servizi innovativi è ancora più impegnativo: ma questo è il SEO, babe!
Quindi, ecco la "do list" per il SEO 2012 e quello avvenire (almeno per quello che ne sappiamo oggi):
- utilizza i giusta termini (quelli digitati maggiormente nelle ricerche per il prodotto/servizio che proponi) per promuoverti sul web ma senza esagerare;
- assicurati che i motori di ricerca possano raggiungere facilmente tutte le pagine del sito (quindi un'ottima architettura interna);
- pulisci e ripulisci: togli tutti i contenuti duplicati e i link verso siti di scarso valore;
- crea ottimi contenuti, ben scritti, originali e interessanti (magari anche con l'aggiuna di una bella foto o un video), che colpiscano l'utente e lo spingano a linkarti o a condividerti sui social (un ottimo copywriting dunque);
- mantieni il sito aggiornato con costanza, con news che riguardano le tue attività quotidiane ma anche ciò che ti circonda e ha un nesso con la tua attività (fresh content);
- assicurati che l'utente abbia una buona esperienza del sito, che sia facilmente navigabile, abbia un buon design e i contenuti facilmente reperibili.
Tutto ciò può sembrare, forse, un enorme spreco di tempo, ma pensa sempre con la mente all'avvenire (investimento, si chiama):
ti sei posizionato bene utilizzando trucchi e metodi non proprio ben visti? Arriverà un giorno, molto probabilmente, in cui il tuo sito verrà penalizzato e dovrai ricominciare tutto da capo... e allora si, che avrai buttato via molto tempo (e forse denaro) inutilmente!
Inizia fin da ora, fin da oggi stesso a lavorare nella giusta direzione; sarà più dura ma costruirai per il futuro investendo in stabilità, crescita, ottimo posizionamento nel tempo, ritrovandoti con un sito che sarà punto di riferimento assoluto per molti tuoi clienti.
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1.Ciao Max (nella foto a fianco in grande splendore durante un'ambientazione anni '20), noi ci conosciamo da qualche anno ma come sempre, per i lettori del blog, ti chiedo una breve presentazione di chi sei e come è nata e si è sviluppata la tua attuale professione.
Intanto saluto affettuosamente i (numerosi) lettori del tuo blog! Sono Massimo Ciotta, classe 1980, nato a Empoli ma attualmente vivo a Santa Croce sull'Arno (Pisa). Sono web designer da diversi anni, ma la svolta è arrivata nel 2010, quando ho intrapreso la strada del freelancing. Ho capito che il modello classico delle 8 ore in ufficio non fa per me; preferisco costruirmi la giornata in piena libertà, e relazionarmi direttamente con il cliente per poter esprimere il più possibile il mio concetto di web design. L'attività come web designer freelance è, a volte, faticosa ma anche esaltante.2. A mio giudizio hai un grande gusto grafico e sei un eccellente web designer, oltre che un ottimo sviluppatore wordpress; consiglieresti questa piattaforma a chi si affaccia adesso a questo lavoro e quali sono a tuo parere i suoi punti di forza (e di debolezza, se ce li ha!).
Ti ringrazio per i complimenti, Francesco! Credo che realizzare siti in Wordpress, in questo momento sia una scelta saggia e conveniente per qualsiasi web designer. Si tratta di una piattaforma incredibilmente flessibile, basti pensare che è la scelta naturale per tutti i siti blog e magazine, ma viene utilizzata anche per siti di ecommerce o di grande impatto grafico. Inoltre, Wordpress è supportato da un'enorme community di sviluppatori in tutto il mondo, che producono ogni giorno plugin, free o premium, per qualsiasi esigenza. La ciliegina sulla torta, è la sua natura open source: il codice è aperto a tutti e gratuito. Purtroppo, qualcuno pensa ancora che, essendo Wordpress gratis, flessibile, semplice da personalizzare e veloce da aggiornare, abbia a che vedere con i siti low-cost. Niente di più sbagliato! Utilizzare Wordpress per i siti a basso costo (e qualità) è come andare a fare la spesa con una Ferrari!3. In quanto "freelance" condividerai con tutti noi gioie e dolori di questa tipologia di figura lavorativa; cosa puoi dirci a proposito di questo in base alla tua personale esperienza?
Penso che con l'aumentare delle competenze personali, aumenti anche la qualità dei clienti che sono interessati al tuo lavoro. Contrariamente a quanto si possa pensare, la difficoltà di un freelance non è trovare nuovi lavori, quanto ricevere un compenso adeguato per il proprio servizio. Una presenza sul web ben progettata può portare grossi benefici ad un'attività commerciale in termini di immagine e soprattutto di visibilità.
L'altra grande incognita che può portare frustrazione al web designer è l'ingerenza del cliente nelle scelte di design. Spesso si è costretti a mediare sullo stile, e lo considero penalizzante per il mio lavoro.
4. Oramai sviluppare siti web non si esaurisce con il consegnare al cliente un bel prodottino chiuso in sè; oggi c'è bisogno di attività "sociali" per ottenere risultati e posizionarsi sui motori di ricerca. Te ti occupi molto anche di social network e web marketing, giusto? Cosa puoi dirci a riguardo?
Il web marketing è necessario per qualsiasi attività commerciale che intenda sfruttare internet come canale per promuoversi e recepire nuovi contatti. Nei prossimi anni ogni azienda destinerà un budget sempre più cospicuo al web marketing; chi non si adeguerà, scomparirà o al massimo tirerà a campare. Al momento è un terreno minato perché è una forma di marketing relativamente nuova rispetto alla pubblicità tradizionale; per questo motivo tante aziende poco etiche e tanti improvvisati si sentono autorizzati a proporre contratti poco chiari o effettuare interventi che non portano nessun beneficio. Ci vuole il giusto tempo e la giusta competenza per posizionare un sito internet ed aumentare i nuovi contatti; rivolgetevi solo ad esperti di comprovata esperienza.
Così come è sbagliato pensare che “essere sui social” sia sufficiente per vedere lievitare le vendite; io sostengo che occorre “essere social” per entrare effettivamente in contatto con realtà potenzialmente interessate al nostro business. Il social media marketing è l'attività di relazione con il prossimo che facciamo già da anni, solo molto più veloce ed estesa geograficamente. Scegliete un paio di social network che si integrano facilmente nel vostro quotidiano, utilizzateli con frequenza seguendo i consigli, al solito degli esperti, e godetevi i risultati!
5. Un pò dovunque (riviste di settore, blog, forum) si sente già da qualche tempo parlare molto del "boom" del commercio elettronico. Secondo te è veramente una strada alternativa perseguibile e che funziona? Hai realizzato degli e-commerce: quale è l'esperienza dei tuoi clienti che hanno deciso di intraprendere la strada della vendita su internet?
Pur se in ritardo rispetto ad altri Paesi, in Italia si assiste ad una crescita vertiginosa degli acquisti online.
L'ultimo E-Commerce Forum di Milano ha parlato di un incremento delle transazioni del 20% rispetto ad un anno fa. C'era da aspettarselo: il commercio elettronico è comodo, sicuro, spesso si risparmia ed il consumatore ha più scelta di beni/servizi. Un mio cliente ha realizzato un sito di e-commerce nella sola lingua italiana, eppure vende tantissimo all'estero. I risultati talvolta sono sorprendenti.
6. Se tu incontrassi adesso il Massimo Ciotta di 5 anni fa, quali suggerimenti strategici gli daresti alla luce di tutto quello che hai vissuto (professionalmente parlando)?
Credo che gli errori fatti lungo il cammino siano stati necessari per essere ciò che siamo adesso, nel presente. Sicuramente inonderei il mio alter ego con una grossa iniezione di fiducia e positività, e gli suggerirei di passare al freelancing prima di quanto poi è avvenuto nella realtà.
7. Per finire indicaci per favore alcune risorse web (siti, portali, forum, blog, profili twitter, o quello che preferisci!) che secondo te sono imprescindibili per essere sempre aggiornati o che comunque possono tornare utili nella quotidianeità della nostra professione.
Ho scritto un paio di articoli sul mio blog di web design che parlano delle migliori risorse e dei migliori tools online. Su Twitter seguo tantissimi profili che dispensano materiali gratuiti o pubblicano ottimi tutorial, uno su tutti @icanbe_Creative: spara un aggiornamento ogni 15 minuti,
"Delizard Siti Web" ringrazia Massimo Ciotta, web designer freelance ed esperto wordpress, sicuramente tra i migliori della toscana!
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Ancora abbastanza entusiasta per la dichiarazione dell'avvento, a breve, della banda larga alle Morelline (la Zona Artigianale del Comune di Rosignano Marittimo, con tantissime piccole/medie aziende di alta qualità) e l'installazione di molti "access point" pubblici per l'internet gratuito ai cittadini su tutto il territorio comunale, che qualche giorno fa ripiombo subito nella solita desolazione e depressione su come si pensa di far produrre economicamente questo territorio nel futuro.
La batosta negativa arriva da un politico che è stato anche Sindaco di Rosignano Marittimo, ovvero Gianfranco Simoncini, del quale viene riportata, su "Il Tirreno" di Domenica 20 Maggio 2012, la seguente affermazione:
"Riteniamo quello di Rosignano sia un polo chimico fondamentale per Livorno e l'intera Toscana. E' mia intenzione incontrare tutti i gruppi presenti perchè si possa verificare quali prospettive di sviluppo possono aprirsi e quali siano le esigenze industriali di un sito che potrebbe accogliere nuove presenze industriali collegate alla chimica.".
Ma ce ne rendiamo conto? Esigenze industriali? Possibilità di sviluppo industriale? Chimica?
Si, dateci altra chimica, qui a Rosignano ci piace tanto tanto morire di tumore (tra i Comuni a più alta incidenza in italia), sguazzare nella soda e respirare particolato chimico.. che bello... io vorrei anche un bel bimbo con tre braccia, due teste e le squame per nuotare meglio!!!
BASTA!
Questo territorio è già stato minato anche troppo dall'industria chimica, è giunto il tempo di bonificare, di ripulire, di ridurre questa tendenza nefasta. Su questo territorio c'è bisogno di riscoprire cose più naturali e vicine alla persona, tecnologicamente avanzate, etiche e che migliorino la vita del cittadino, e non la peggiorino con l'oramai nefasto e vomitevole "ricatto occupazionale".
Diamo forza e spazi alla creatività, all'emotività e all'intraprendenza e chiudiamo le fabbriche.
Ci sono nuovi progetti che si stanno già muovendo in questa direzione (penso a Occhi sulle Colline o a Foglie Verdi, per ciò che riguarda la natura e le colline livornesi); ci sono giovani che nonostante il periodo economico di recessione decidono di investire sul turismo (B&B Le Rondinelle a Castiglioncello) e sulla creazione di eventi e marketing territoriale (Agenzia 4P), facendo leva sulla bellezza della zona, del mare e dei prodotti tipici (magari anche migliori se si evita che siano avvelenati da rifiuti chimici che inquinano aria e false, no?)
BASTA CON LA CHIMICA E L'INDUSTRIA A ROSIGNANO!
Si deve investire in protezione e tutela delle aree verdi e del mare, dei prodotti tipici, favorire i giovani e fornire connessione ad internet diffusa e ad alta velocità. Prendersi cura del turismo in modo responsabile ed etico e tutelare la vita dei nuovi nascituri. Mi sembra che certi politici guardino all'800 e solo con il para-occhi puntato sul piccolo territorio, invece che guardare con progettualità al 2100 con ampiezza panoramica a 360° sul mondo globale interconnesso.
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Il sito con cui lavoro, Millestanze.it, è online da circa 8 anni, da prima anche che decidessi di dedicarmi full time ad essere un web designer e uno sviluppatore web freelance. Questo spiega anche lo "strano" nome scelto per il dominio, che non è affatto descrittivo del mio lavoro o identificativo dei contenuti che contiene. Ma forse quel nome lo avrei scelto lo stesso, a quei tempi, in quanto non c'era (ed io sicuramente non avevo) un'attenzione SEO così elevata verso tutti quei fattori che posso incidere sul posizionamento di un sito e che ad oggi conosciamo a memoria.
Proprio questa scarsa attenzione ai fattori SEO, l'ingenuità e la pratica impunita ( -> da parte dei motori di ricerca) e assai diffusa di creare link verso il sito con scambi e strategie "black hat" che oggi farebbero paura anche al SEO più scaltro ed avventato, proprio tutto ciò ha impiantato sulle spalle di molti nostri siti una sorta di "peso oscuro" che forse per il webmaster è caduto nel dimenticatoio, ma non per gli algoritmi... e così, come un fulmine a ciel sereno, improvvisamente quella linfa nera erompe in tutta la sua negatività, portando al declassamento, alla penalizzazione o addirittura al ban, molti siti che non se lo sarebbero mai aspettato!
E così inizia una rincorsa (a volte difficile, impegnativa e temporalmente dispendiosa) a ripulire tutte le pagine del sito...
Se non siete ancora stati vittima degli update di Google, meglio agire in fretta e tenersene al riparo definitivamente. Durante questi anni anche io avevo promosso ed attuato pratiche di scambio link e in questi giorni, un pò preoccupato da quello che sentivo "in giro" ho controllato tutti i link scoprendone proprio delle belle!!!
Siti che da PR5 si sono ritrovati a PR0, altri decisamente penalizzati nel posizionamento e nel traffico, siti apparentemente buoni in "down" completo; più della metà dei siti con cui avevo attuato una pratica di scambio link ho dovuto rimuoverli! (ecco perchè ero sceso, nei dati SEOMoz da 5,77 a 5,44).
Forse, quello che mi ha salvato sono state le seguenti cose (e che consiglio a tutti di mettere in atto):
- non ho pubblicità sul sito;
- non ho mai fatto uso di strategie seo eccessivamente "spinte" o spam;
- ho provato l'acquisto di link una sola volta (pentendomene);
- sono presente in dmoz e il sito ha un alto valore di autorità anche per via dell'anzianità;
- ho sempre fatto scambio-link con risorse che ritenevo comunque buone e del mio stesso settore (mai con siti di poker, giochi on line, lotterie, erotismo, ecc.);
- ho continuato ad aggiornare costantemente le mie pagine (anche in inglese) con contenuti buoni ed originali;
- ho sempre creduto e portato avanti una condivisione gratuita di risorse (e questo magari qualche link spontaneo, nel tempo, me lo ha procurato);
- ho un blog in cui ho inserito via via articoli, incrementando molto questa attività soprattutto nell'ultimo anno;
- mantengo aggiornati e attivi molti profili Social (facebook, goole+, linkedin, foursquare, twitter, ecc.) e frequento costantemente alcuni forum e blog partecipando a varie discussioni e, quando posso, fornendo spunti ed aiuti;
- in alcuni casi ho donato delle piccole somme allo staff di strumenti online che utilizzo di frequente come forma di riconoscenza e in qualche caso ho ottenuto una citazione o un link di ringraziamento :)
- ho cercato di far arrivare link al mio sito da fonti diversificate e con anchor differenti, puntando anche a pagine interne del sito.
Tantissime azioni, di cui di molte ho perso anche la memoria, ma che forse hanno bilanciato qualche piccola scorrettezza che negli anni ho commesso per ingenuità o per curiosità, ma che ho subito imparato a non ricommettere.
Il sito e il suo buon posizionamento sono, soprattutto per noi freelance di internet, un bene molto prezioso da custodire ed incrementare quotidianamente. Abbiatene cura: ripulite il più possibile finchè potete ed andiamo avanti con creatività, condivisione ed innovazione.
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Google ha introdotto da pochi giorni la ricerca per “entità” (entity search), ovvero, come si legge sull'articolo apparso blog ufficiale di Google, una ricerca per cose e non parole.
Questo nuovo sistema denominato “Knowledge Graph” è un sistema in grado di organizzare semanticamente le ricerche e fornire risultati non solo migliori ma anche diversificati e collegati. Ci si muove da un livello di ricerca per keywords (parole chiave contenute nei documenti, per semplificare) come quello attuale, ad un livello più organico che tiene conto della complessità delle relazioni tra le cose del mondo, un livello semantico più vicino a rispecchiare la rete tra le diverse entità come esiste nella vita reale (Larry Page dice che condividere contenuti sul web sarà come condividerli nella vita reale).
Su SeoMoz, in un articolo del 12 Dicembre 2011 a cura di Gianluca Fiorelli già si preannunciava questo scenario: Wake up SEOs, the New Google is Here.
Se cerco il nome di un artista famoso ad esempio, sulla nuova colonna di destra mi compariranno subito informazioni biografiche, di genealogia familiare, collegamenti con altri artisti o correnti d’arte; se cerco un luogo/edificio mi saranno invece fornite subito informazioni su chi lo ha creato, aggiornamenti su luoghi vicini o eventi in corso o prossimi che ivi si svolgeranno.
Questa nuova organizzazione dei contenuti e una maggiore loro accessibilità e fruizione già da subito nella serp provocherà ovviamente un minor traffico sui siti: se trovo immediatamente l’informazione che cerco non ho più necessità di aggirarmi a rintracciarla nella pagina del sito segnalato; Google passa da motore di ricerca che fornisce un elenco di pagine web all’interno delle quali possiamo trovare ciò che cerchiamo, a motore di ricerca che tenta di offrire già in prima battuta il dato desiderato dall’utente, o comunque di andarci molto vicino.
Come ciò si ripercuoterà sui nostri singoli siti, questo potremo vederlo solo da ora in avanti… stiamo in guardia e cerchiamo di rimanere aggiornati e pronti per non perdere troppo traffico!
Intanto una cosa che possiamo sicuramente già fare è quella di registrarsi al sito FreeBase che è uno dei siti da cui Google prende informazioni per costruire la propria conoscenza semantica (oltre a Wikipedia, credo sicuramente GooglePlus, ed altri) ed inserire le informazioni almeno sull’entità della nostra persona e magari, più fondamentale, di noi come professionisti; io, ad esempio, ho inserito l’entità riferita a Francesco Giubbilini ma in veste di Delizard Siti Web, ovvero come freelance nella realizzazione di siti internet ed esperto seo. :)
VIDEO DI PRESENTAZIONE DI GOOGLE KNOWLEDGE GRAPH
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Avendo a che fare per motivi professionali (realizzo siti internet per professionisti e aziende in Toscana) con molti clienti diversi e diversificati, sia per genere (liberi professionisti, titolari di piccole e medie imprese, negozianti, imprenditori commerciali e turistici) che per tipologia di attività e/o di prodotto/servizio offerto, mi stò accorgendo sempre di più del periodo veramente "nero" che la crisi sta infliggendo a molti e soprattutto sul territorio di Rosignano e provincia di Livorno.
Qua ho il polso diretto della situazione, ci vivo dentro dalla mattina alla sera e ne vengo coinvolto. Clienti, che spesso sono anche amici, stanno cominciando a sperimentare sulla propria pelle il calo di prenotazioni (qua il turismo è veramente una parte importante dell'economia) o la mancata vendita di merce in negozio; questo genera un certo stato d'ansia e di paura comprensibilissimo e giustificato e che porta ad investire meno in determinati servizi, come ad esempio quelli connessi al web. Qui c'è davvero uno scarto importanto rispetto ad un anno fa circa.
12/18 mesi fa avevo notato una leggera impennata nelle richieste di realizzazione di siti internet; la crisi stava arrivando o era appena agli inizi, i soldi e le merci si muovevano ancora bene e non c'era questo stato d'animo oppressivo diffuso. E così, per "prepararsi" alla crisi e cercare di superarla al meglio, molti pensarono di dotarsi di un sito (o di rinnovarlo) per avere anche qualche possibilità più attraverso la rete.
Ma adesso è molto diverso.
Adesso siamo nel mezzo pieno della crisi e i soldi per investire in un sito, adesso, sono difficili da trovare e da tirar fuori. E' veramente una situazione di stallo.
Quello dunque che posso suggerire, a chi non ha la forza economica per crearsi un proprio sito web, è di avere la creatività di utilizzare al meglio gli strumenti gratuiti che la rete ci mette a disposizione, ovvero i Social.
Cercate di essere presenti sui Social più importanti (Facebook, Twitter e Google+) con pagine dedicate alla vostra attività ed aggiornatele costantemente con news ed informazioni per i vostri utenti.
Utilizzate la macchina fotografica per fare foto e magari piccoli video inerenti il vostro business e createvi un account su Flickr e YouTube in modo da condividere con il pubblico (share) il vostro materiale.
Siate presenti su Pinterest condividendo belle foto a tema con al vostra attività.
Se avete un negozio o un'attività pubblica createvi un account su FourSquare ed organizzate promozioni e sconti per chi fa il "check in" presso la vostra struttura. Se il vostro lavoro si basa molto sul "concetto" e sul "know how" potreste creare delle guide o dei documenti da uploadare su piattaforme di condivisione dei files (SlideShare o Google Docs ad esempio).
Createvi un vostro blog (come questo) sfruttando le piattaforme gratuite che offrono questo servizio (ad esempio Blogger di Google) ed aggiornatelo con articoli ben scritti ed originali. Tutto ciò può essere fatto veramente a costo zero, tranne ovviamente l'impegno, la creatività e il tempo necessario. Ma anche solo pochi contatti in più o lavori guadagnati tramite internet potrebbero permettervi di mantenervi attivi in questa difficile situazione, avendo fiducia che il futuro prima o poi ricominci a sorriderci!
(Se qualcuno si sente veramente in difficoltà e non riesce a portare avanti queste azioni può contattarmi e vedrò di fare il possibile, gratuitamente, per aiutarlo, o quanto meno per avviare alcune di queste possibilità che ho suggerito).
Per quanto riguarda il territorio specifico, oltre che suggerire di fare rete e stringere collaborazioni con aziende ed attività complementari, un'idea potrebbe essere che il Comune decida, diciamo per un anno (per iniziare), di appaltare in esterno anche piccoli lavori, anche da 5000 euro l'anno, in modo da dare un pò di ossigeno a chi veramente ne ha bisogno. Piccole cose che potrebbero essere svolte da singoli professionsiti o imprenditori del territorio; forse un pò meno soldi ma distribuiti a più soggetti potrebbe essere un piccolo incentivo da riversare nell'area comunale.
Avete altre idee per resistere alla crisi? Condividetele :)
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Inauguro oggi, sulla scia del programma di Fazio e Saviano (nella foto) questa nuova sezione del mio blog che prende appunto anche il nome di quella trasmissione [Quello che (non) ho].
Porterò qui parole "che ho" e che "non ho", parole per me comunque importanti, sia personali che legate al mio lavoro di sviluppatore web in provincia di livorno, ma non tanto per la loro definizione tecnico/lessicale, ma per quello che significano per me, nella mia memoria, nella mia persone e nel mio sentire individuale e sociale.
Inaugurerò questa nuova sezione con la parola INQUIETUDINE.
La parola è inquietudine è una parola che di norma è connotata negativamente. L'inquietudine invece per me, può anche essere positiva; può essere intesa come un moto rivoluzionario dell'anima, uno spirito vivo come il fuoco che cerca vie alternative (a quella attuale) di realizzazione.
E contiene in sè, strutturalmente e lessicalmente, un dolce paradosso, quell'essere "in quiete" che è inquietudine sotterranea, organica ma non apparente, non subito visibile.
Corpo in quiete che dentro scalpita, cerca e indaga. Proprio un recente studio che leggevo qualche giorno fa dimostrava che le persone inquiete hanno un mente più mobile, viva e creativa. L'inquietudine tiene sempre accesa una parte mentale che è ricerca continua e dunque costante costruzione di possibilità.
Può essere sicuramente "stancante", ma anche molto emozionante.
Molta parte della mia vita si è costruita (e credo si costruirà) sulla spinta di questa "sana inquietudine".
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Questa volta ricettona a 4 mani: la paella! (a 4 mani perchè l'opera è stata creata da me insieme all'amico Gianni).
Gli ingredienti sono tanti e come tutti ben sapete la paella è famosa soprattutto per la particolarità di riunire nello stesso piatto sia carne che pesce. Iniziamo:
Scottare a parte dei peperoni sulla piastra e poi tagliarli a dadini.
Fare un battutino e cuocere in padella delle coscine di pollo (noi abbiamo sostituito con dadini di petto di tacchino).
Fare un battutino e cuocere in padella salsiccia e dadini di carne di maiale. a cui si andranno poi ad aggiungere i peperoni e i pisellini freschi (precedentemente sbucciati).
A parte si prepara una padella in cui saltiamo rondelline di calamaro e gambari.
Altra padella ancora in cui facciamo aprire cozze e vengole.
(Tutto il pesce si suggerisce rigorasamente fresco).
Nel frattempo era stata preparata una pentolina con circa un litro e mezzo di brodo vegetale.
Prendere una padella molto grande in cui amalgamare il tutto (ringraziamo Tatiana per avercene imprestata una davvero magnifica, vedere nella foto!) in questo modo: rovesciare tutta la carne con i peperoni e i piselli; aggiungere calamari e gamberi, versare tutto il brodo con una bustina di zafferano e una spruzzata di curry (a chi piace). Versare il riso e mescolare ogni tanto per evitare che si attacchi. Quando il riso è quasi cotto aggiungere cozze e vongole e gli scampi.
Servire con gran effetto scenografico ed applauso dei commensali :)
Delizard - Creazione Siti Internet e Servizi SEO
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A questo punto, se uno volesse continuare con questo gioco di parallelismi, potrebbe anche dire che i commensali (gli utenti del sito) lo assaggeranno (accostandoci diversi vini) e ne parleranno scambiandosi idee, opinioni e suggerimenti (i vari social) ed alla fine verrà decretato o meno il successo del piatto! :)
(Solitamente, se ne viene rischiesto ancora anche dopo che è finito si può dire che è piaciuto! Se gli utenti tornano a visitare costantemente il sito allora vuol dire che è stato fatto veramente un bel lavoro!).
Ma voglio tornare sull'aspetto SEO, che è quello che mi preme sottolineare maggiormente: invisibile come i condimenti e le spezie, è proprio ciò che ai piatti imprime quel "non sò chè" in più, invisibile ad occhio nudo, ma che il palato in qualche modo percepisce, seppur in modo non pienamente nitido e distinto.
Ecco! Io, l'intervento SEO, da oggi in poi, lo percepisco più o meno così: un qualcosa di inafferabile, che c'è ma non si vede, che si percepisce tra le righe e le pagine ma senza mai mostrarsi palesemente, senza mai prevaricare quel suo spazio di indefinito ma di elemento essenziale che esalta il piatto nel suo complesso perchè guidato da mani sapiente ed esperte. (Vi immaginate un pollo al curry che sà solo di curry? Sarebbe forse immangiabile; ma se invece quel retrogusto esalta il sapore della carne stessa allora diventa un'unione alchemica perfetta!)
In una casa, da un punto di vista antropologico, la cucina è il regno alchemico per eccellenza, dove si porta a compimento, tramite l'ausilio del fuoco, la fusione di elementi diversi per otterne un terzo che va ben oltre la semplice somma dei singoli: ogni mano ci aggiunge poi "del suo", in base alle sue esperienze e conoscenze, ottenendo risultati più o meno ottimi... ma per chi ha passione ed impegno c'è sempre spazio per migliorare ed imparare!
Ecco dunque, infine, la mia ricettina SEO per un sito ben posizionato:
- 1 buon contenuto di qualità
- News fresche e di stagione abbondanti
- Un pizzico di keywords optimization
- Belle immagini (q. b.)
Amalgamare il tutto con una buona struttura di link interni e lasciar riposare un poco.
Cuocere poi a fuoco lento con un pò di buona linkbuilding.
Impiattare, decorare e servire sui Social in giuste dosi!
Et voilà!
Buon Appetito e Buona SEO a tutti! :)
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Oggi ho letto che dopo gli ultimi Update di Google ogni SEO dovrà rivedere drasticamente le proprie azioni e metodologie per fare posizionamento dei siti nelle serp, e che l'intervento di search engine optimization, per essere veramente efficace ed accettabile agli occhi di Google, dovrà essere INVISIBILE.
Questa cosa mi è piaciuta e adesso son qui che ci ripenso e ci riscrivo sopra in libertà, in modo a-critico, direi ludico, collegando tra loro concetti più o meno astratti, parole e visioni...
Da ora in avanti l'abilità di un SEO sarà valutata in base a quanto difficile sarà risalire e rintracciare la sua mano, tra le pieghe di pagine perfette senza alcuna ridondanza di keywords, di link evidentemente "spinti" e/o di contenuti osceni... Il SEO a "luci rosse" è finito, morto e seppellito.
Si dovrà di molto innalzare l'asticella dell'intelligenza, dell'emotività e della creatività, ovvero rispettivamente: struttura e contenuti, immagini e design, blog e strategie diversive mai percorse. E così l'invisibilità ci porterà visibilità. Un paradosso che mi piace comunque. L'assenza richiama sempre una presenza, anzi, è lo stato migliore per invocarla. Più sarai assente (tu, SEO), più tutto sarà spontaneo e spontaneamente ricco, coinvolgente ed affascinante e più vedrai salire il tuo sito. Basta spinte contraffatte al "seolicone": o il tuo sito è "bello e buono" al naturale o finirai in discarica; se hai fortuna e non hai osato troppo al riciclaggio.
Ripuliamo i nostri siti ordunque, cancelliamo a ritroso le tracce evidenti e torniamo a mostrare tutto il <body> nella sua nuda essenza. Scriviamo, inventiamo, creiamo: si dovrà essere un pò "visionari" (per riprendere un'altra lettura di oggi) anche in piccolo, per il bene del nostro sito (e di noi stessi). Una piccola rivoluzione che si riversa e responsabilizza anche il cliente: sarà lui a lavorare per esplorare ed intraprendere strade nuove, migliorare la conoscenza del suo lavoro e del suo territorio, espandersi in reti sociali in modo convincente e che susciti fiducia. E noi, SEO INVISIBILI, sapremo comunicargli tutto ciò?
Ci chiederanno quale è stato l'intervento SEO sul sito, e noi gli risponderemo che c'è ma non si vede. E loro che anche i soldi per il lavoro ce li hanno dati ma non si vedono :) SEO o non SEO? Sogno o son desto?
GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO
In questo periodo di incertezze, crisi economica e instabilità diffusa, doveva mettercisi anche Google con la sua sequenza di update, dal "Panda" al "Penguin", a generare panico tra webmaster e curatori di siti internet; il primo per combattere quei siti di scarso valore, con contenuti duplicati e con molti link in uscita; il secondo invece mira per colpire i siti troppo ottimizzati da un punto di vista seo (over-optimization) e che guadagnano posizioni solamente in base a quello e non per la bontà effettiva del sito.
E questi 2 update qualche cambiamento nelle serp lo hanno effettivamente provocato: leggendo blog e forum o visto molte persone che protestavano per abbassamento di traffico, perdita di posizioni e anche di pagerank. E così anche io ho monitorato attentamente la situazione del mio sito per controllare se appariva qualche temuto alert nel Webmaster Tool o se perdevo traffico (Google Analytics).
Ad oggi posso forse tirare un sospiro di sollievo e dire di non essere stato intaccato dagli aggiornamenti di Google (se non in maniera debole ed indiretta).
Questo articolo, voglio precisarlo, non ha certo lo scopo di vanto ma è un esempio pratico e concreto di come, avendo da sempre portato avanti e promosso una strategia white hat seo, basata sui buoni contenuti, sulla lentezza di acquisizione dei link da buone fonti, sull'attenzione ad evitare certe tipologie di siti, questo alla lunga porta davvero ad un riconoscimento positivo del lavoro fatto (con tanta, tanta, pazienza e dedizione!).
Cosa importantissima la presenza del blog: ho sempre avuto un blog ma fino a circa 2 anni fa quasi giaceva lì da parte inutilizzato; poi lentamente ho cominciato ad inserire sporadici articoli (soprattutto a livello personale) e poi, davvero molto nell'ultimo anno, a creare articoli anche di settore (soprattutto articoli su seo e posizionamento ed articoli di web marketing turistico e sviluppo del territorio livornese e toscano). Questa mole di testi, ben scritti (almeno lo spero!) e con link interni che potenziano l'architettura del mio sito, credo che mi abbia davvero aiutato a passare indenne tra le "forche" degli updates!
Prima accennavo al fatto che solamente in modo indiretto ne sono stato toccato: qui sotto, oltre all'immagine che riporta l'andamento del traffico sul mio sito proprio nei giorni tra metà Aprile / primi di Maggio in cui è entrato in azione il "Penguin" (il traffico sul sito è attualmente maggiore rispetto a qualche mese fa!), riporto anche la schedina del "SEO Site Tools" che utilizzo su Chrome; il PageRank della Homepage ha adesso un valore di 5,44 (prima era 5,78) e quello del dominio di 4,93 (prima era 5,03). Questo abbassamento credo sia dovuto all'abbassamento di pagerank di siti che linkano verso il mio.
Gli altri valori si sono invece tutti incrementati verso l'alto e questo mi da fiducia per il futuro e mi sprona comunque a continuare a lavorare sodo nella direzione intrapresa da sempre (da notare anche i valori di Page Authority e Domain Authority decisamente buoni).
Quindi cosa se ne ricava da ciò?
Che seguire tecniche "white" alla lunga paga sempre: creare siti con una buona architettura interna di link, con ottimi contenuti originali ben strutturati e accompagnati dalla redazione di news "fresche" periodiche; ottimizzare le pagine singolarmente in chiave seo ma senza esagerare e cercare di ricevere link solo da siti autorevoli; mantenere possibilmente un blog di settore ed essere presenti sui maggiori "social".
Una presenza organica online che paga davvero non si improvvisa, ma si guadagna con il tempo e soprattutto l'apprezzamento degli altri utenti; questo potrebbe essere davvero, alla fine, il crogiolo in cui tutto va a confluire:
scrivi, partecipa e costruisci il web per dare il meglio ai tuoi utenti e avrai in cambio ciò che meriti :)
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Come può confrontarsi un freelance con le grandi web agency del territorio soprattutto in tempo di crisi?
Le grandissime aziende risentono meno dell'influsso negativo dei cali dei consumi e della generale situazione di ribasso dell'economia; inoltre sono abituate ad investire (anche somme consistenti) in promozione su internet e web marketing per la costruzione di una presenza online organica e decisiva, e quindi le grandi Web Agency a cui queste si rivolgono continuano più o meno a lavorare in modo continuativo, o comunque senza troppo calo di lavoro. (Per grandi Web Agency intendo agenzie che hanno più sedi in diverse città, con più di 15 dipendenti, professionisti di elevato livello per ogni ramo di intervento: web design, programmazione web, social network, seo, applicazioni, ecc; senza contare la segreteria e il reparto commerciale).
La "crisi" invece si abbatte in modo molto diverso e sicuramente più incisivo su noi freelance; i nostri clienti sono o altri liberi professionisti o piccole e medie imprese/attività che invece, parlando ovviamente in linea generale, sono più deboli nei confronti della crisi e questo porta in prima istanza al taglio di spese ritenute "superflue" o comunque non essenziali sul momento.
E come far fronte a questo calo generalizzato di domanda, o comunque ad una domanda molto più attenta di prima al costo indicato nel preventivo?
1. Credo che in prima istanza un modo serio ed intelligente di fronteggiare questo delicato momento sia quello di amplificare il lato umano, il contatto vicino e reciproco con il cliente: piccole attenzione dell'anima che probabilmente le grandi Web Agency non sono per loro natura in grado di offrire al "piccolo" cliente. Questo tipo di attenzione e di fiducia, per alcuni, può davvero fare la differenza nella scelta.
2. Altro fattore importante è sicuramente il prezzo: il libero professionista, lavorando in proprio ha sicuramente un margine superiore su cui giocare rispetto all'Agenzia: basta lavorare qualche ora in più ad un costo orario inferiore e forse si riesce a trattenere per sè qualche altro lavoro.
3. Potenziare la propria presenza online: anche questo può essere molto utile per cercare di superare la "località" e magari trovare qualche cliente anche lontano che grazie al sito ben posizionato decide di contattarci. Utilizzare tutti gli strumenti social disponibili per allargare le collaborazioni, le amicizie e le cerchie con cui restare in contatto: più persone riusciamo a raggiungere e magari ad attrarne l'attenzione e più aumenta la probabilità di essere contatti (e quindi diventa fondamentale l'aggiornamento dei profili e la scrittura di articoli sul blog).
4. Intensificare aggiornamento e studio per poter offrire più servizi: se facciamo solo web design ad esempio, è difficile nel tempo tenersi un cliente che avrà bisogno di un progetto che necessita di programmazione avanzata, di una campagna adwords o di un piano più articolato di rafforzamento dell'immagine e della popolarità su internet: se saremo capaci di affrontare tutte queste sfide avremo molte più chance di mantenerci un cliente e un lavoro nel tempo.
Tutte cose che, se messe assieme, possono davvero farci restare "a galla" in questo periodo; se siete freelance e avete altri suggerimenti, sono tutti ben accetti! :)
E buon lavoro a tutti!
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Rompere mentalmente la ripetitività e la monotonia della giornata lavorativa, anche per un "creativo", può essere una necessità fondamentale, che aiuta a ricaricarsi e a guardare la quotidianeità con occhi e spunti diversi. Credo che mantenere attivamente un blog, con articoli quasi giornalieri, è un'imposizione impegnativa ma molto fruttifera e pregna di potenzialità, soprattutto per coloro che svolgono un lavoro simile al mio (web designer, sviluppatori web, seo, copywriters, esperti di web marketing, ecc.) ma anche poi per tutti in generale.
Attenzione: non stò parlando di quanto sia bello e importante avere un blog perchè può fare molto per il posizionamento del nostro sito; questo ok, ma è soltanto una conseguenza, un effetto del lavoro che portiamo avanti.
Io sto parlando dell'importanza per la mente e per l'approccio che abbiamo verso il mondo il fatto di sapere che "anche oggi dobbiamo scrivere il nostro 'maledetto' articolo!" :)
Diventa un'apriori che "condiziona" la nostra costruzione del mondo circostante. Un pò come quando, nel cartoon "Mignolo e il Prof.", la prima frase di ogni mattina era "Anche oggi cercheremo di conquistare il mondo!".
Ecco, bisogna dircelo: anche oggi dovremo cercare di conquistare il nostro articolo!
E' fondamentalmente ed intimamente un allenamento alla curiosità e alla creatività, e dunque a mantenersi giovani dentro.
E questo innesca la ricerca di fonti, la creatività, la "voracità" negli occhi verso "l'altro da noi" per trovare l'appiglio giusto che farà scattare la famosa "molla" che ci permetterà di correre a capochino a scrivere il pezzo. L'ambiente diventa uno scrigno da esplorare perchè spesso l'idea giusta si annida in posti strani, assurdi o surreali. Il nostro sapere pregresso, la memoria e la creatività fanno il resto, compiendo quell'alchimia cerebrale di cui ben poco sappiamo ma che produce l'effetto desiderato: il nostro bell'articolo!
Inizialmente può sembrare un esercizio o un compito faticoso, ingombrante, pesante e privo di produttività; ma con il tempo (un pò come succede con la corsa!) diventa un piacere, una bella dose di endorfina per il nostro scritto arrivato ad esistenza, ad essere vivo online e partecipe del mondo, nodo possibile di relazione tra me e chissà chi lo incontrerà sul suo cammino!
E comunque anche quel fatto del contributo al posizionamento del sito non è proprio un'inezia! :)
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A volte capita di sognare il "cliente perfetto", la persona che accetta di mettersi in gioco e dedicarsi con cuore e passione a realizzare non un sito a sè stante, ma un progetto web a 360° che abbia solo come punto di partenza il sito, dal quale poi si irradiano (e ritornano!) tutta un'altra serie di servizi: il mantenimento di un blog, la scrittura di articoli da diffondere (copywriting), la realizzazione di video, l'ideazione e la creazione di materiale grafico cartaceo, l'ideazione e la creazione di ebook, la gestione degli account social e la cura di newsletters periodiche.
Ecco, mi dico a volte, sarebbe veramente bello e stimolante poter avere a che fare con un cliente così, con cui costruire un percorso insieme, condividere i successi e cercare insieme le soluzioni a possibili "sconfitte"; non certo perchè voglia sovraccaricare lui di una parte del mio lavoro, ci mancherebbe... ad ognuno le sue responsabilità ovviamente! Però creare un rapporto di sinergia e soprattutto di fiducia che vada al di là del guadagno in sè la vedrei veramente come un'esperienza professionale importante e completa, da mettere in evidenza nel "portfolio lavori" anche perchè, un tipo di progetto portato avanti in questo modo non potrà che risultare un ottimo esempio da mostrare con soddisfazione :)
E invece, a malincuore, constato quasi sempre di come è difficile far comprendere l'importanza di legame, di un rapporto, di un "percorso" che porta poi a grandi soddisfazioni; ovvio che si deve investire (ma neanche poi tanto in verità!) ma il ritorno è sicuramente maggiore, di questo sono sicuro! Quale altra promozione "non web" ti può portare in quel lasso di tempo e con la stessa spesa sostenuta, il medesimo guadagno?
Io non credo che si possano fare paragoni! Guardare al futuro ed essere lungimiranti alla fine paga: cosa dareste per essere fra 3 anni tra i siti più visitati, navigati e cliccati del vostro settore? Bisogna solo darsi la disponibilità e la passione di partire ora programmando a lungo termine. Sicuramente chi 5 anni fa ha investito sul web, portando avanti questo tipo di presenza e di promozione organica online "aperta al mondo" oggi, in questo periodo di crisi, ha sicuramente una chance in più di farcela, di rimanere a galla sfruttando quei contatti e quei clienti che gli provengono dal web e dal suo ottimo posizionamento nei motori di ricerca.
Oggi non basta più il bel sito web per fare la differenza su internet: l'avvento preponderante dei social e il numero sempre crescente di aziende on-line obbliga anche il cliente a ripensarsi e ripensare il suo ruolo: non più il "pagatore" passivo che richiede ed ottiene un servizio finito, ma vero co-protagonista attivo del processo, della produzione di contenuti e di qualche ora settimanale dedicata a corroborare la propria presenza professionale su internet!
Solo così oggi, con un gioco di squadra tra cliente e sviluppatore si possono ottenere risultati davvero importanti sul web!
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Una domenica in Toscana a curar orto e pergola :)
Da domani delizard di nuovo a lavoro!
Da Venerdì 4 maggio 2012 è ufficialmente attivo il Progetto "Rosignano Wi-Fi", un'iniziativa che, tramite l'installazione nelle piazze, nelle biblioteche e nei principali luoghi di ritrovo di tutto il territorio Comunale (comprese le frazioni collinari) di apparati Wi-Fi, consentirà agli utenti l'accesso gratuito ad internet. Anche i privati potranno richiedere di far installare un'antenna Wi-Fi (al costo di Euro 150,00) come servizio per i propri clienti e il raggio di copertura è di circa 100 metri.
Per registrarsi al servizio si dovrà compilare un modulo sul sito wasp.rosignanowifi.it/servizio/registrazione attraverso il quale verranno richiesti dati anagrafici, numero telefonico ed email. Ultimata la registrazione il sistema richiederà all'utente di effettuare una chiamata gratuita per conferma dei dati immessi. Fatto questo si dovrà scegliere una password e verrà assegnato anche un username che coinciderà con il numero telefonico. Con tali dati di autenticazione si potrà così accedere al servizio Wi-Fi, ma non solo a quello di Rosignano, ma a tutte le linee italiane che si attaccano a "Free Italia WIFI", e potrà rimanere collegato fino ad un massimo di 2 ore.
Questo progetto potrà dare anche un buon contributo allo sviluppo delle attività economico-turistiche del nostro Comune (ristoranti, alberghi, bed and breakfast, agriturismi, stabilimenti balneari) che saranno in grado, ad un costo modico, di offrire un servizio oramai indispensabile, soprattutto per la crescita esponenziale di utenti che fanno uso quotidiano e in ogni luogo di smartphone e tablet.
Ultima notizia in breve: il Comune di Rosignano Marittimo ricorda che in tempi brevi inzieranno anche i lavori per l'attivazione dell'adsl in zona Mazzanta (Vada) e per la banda larga nella Zona Artigianale Le Morelline (Rosignano Solvay).
Ogni tanto qualche buona notizia dal fronte "internet e territorio", per l'incremento e lo sviluppo dello stesso in chiave "giusta" (secondo me!) arriva :)
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Con il passaggio a braccetto del "Panda" e del "Pinguino" all'interno degli algoritmi di Google lo scenario è in breve tempo molto cambiato per l'attività SEO e di posizionamento dei siti; se fino a poco tempo fa si parlava di soluzioni SEO "black hat" e "white hat", adesso le prime vanno davvero dimenticate. Comprare link a centinaia, creare schemi o reti di link "ad hoc" o fare spam ha un'altissima probabilità di portare al ban il tuo sito.
Anche azioni meno "black" ed incisive, come ad esempio utilizzare sempre e costantemente la perfetta "anchor text" per linkare le nostre pagine diventa "sospetto" e rischioso. Allo stesso modo utilizzare troppe parole chiave nei nostri testi risulta egualmente sospetto.
SEO si, ma senza esagerare!
Si deve in ogni modo riuscire ad essere credibili, reali, trasparenti, e soprattutto spontanei.
I link devono avere la forma e la sostanza della spontaneità. Invece di investire centinaia (o addirittura migliaia) di euro nella compravendita di link, decidete di impegnarvi in un vostro proprio blog (cosa che io ho sempre sostenuto peraltro!) con articoli tematici originali, ben scritti e che aiutino la vostra architettura di link interna.
La creazione di ottimi contenuti deve essere il vostro "chiodo fisso" primario e la creatività potrà esservi molto utile per arrivare là dove fino ad ora non avete mai gettato lo sguardo. Utilizzate tutti i mezzi a disposizione - testo, immagini, grafici e video - per portare attenzione, link e traffico verso le vostre pagine! Ma non barate. E' questo in soldoni il messaggio che Google vuole passarci.
I link e sopratuttto - dato il largo utilizzo dei social media - citazioni, "mi piace" e +1 arriveranno di conseguenza.
E a proposito dei +1: un recente studio ("I social possono posizionarti meglio su Google?") ha dimostrato come questi ultimi siano l'azione "social" più influente ed incisiva per scalare le serp! :)
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"Abbiamo intervistato per voi Francesco Giubbilini, uno degli esperti SEO italiani che tengono alta la bandiera del nostro paese..."
WOW! :)
Link Intervista >
Sempre di più e da più parti, in questo ultimo periodo, sento parlare dell'importanza crescenti di aspetti quali l' "empatia", la "relazione" e l' "emozione" per quanto riguarda la promozione e il marketing. Nel mio piccolo, io ho tentato di puntare su questo modo di pormi verso i clienti fin dall'inizio, forse in modo non troppo consapevole, ma sicuramente avevo già raggrupato tutti questi "sentimenti" sotto il concetto di FIDUCIA.
E come instaurare un rapporto di fiducia con il cliente?
Questo si mette in moto sicuramente dal primo impatto che il potenziale cliente ha di te quando ti incontra... e ad oggi, per il 90% ciò accade in modo "virtuale", quando apre per la prima volta il tuo sito web. Sicuramente la grafica è già un punto abbastanza decisivo: una grafica curata, originale, fresca, che rispecchia quello che siamo aiuta l'utente ad "entrare" nel nostro mondo; il fatto dell'originalità mi sta particolarmente a cuore. Nella mia personalissima esperienza infatti, tendo a declassare immediatamente chi fa uso evidente e spiattellato di template e siti internet pre-confezionati; ciò mi appare di una spersonalizzazione e di una indifferenza tale verso la propria professione, che preferisco di gran lunga un sito bruttino o non proprio fatto bene ma originale, al template acquistato a 19 dollari!
Dobbiamo voler bene alla nostra attività ed essere originali. Questo secondo me è la prima cosa che dobbiamo comunicare.
In secondo luogo i contenuti.
Questi devono essere informativi, esaustivi, chiari, ben scritti, aggiornati, completi, capaci di fornire approfondimenti e risposte a chi è maggiormente interessato. I contenuti secondo me riflettono in un certo qual modo la nostra attività: loro riempono la nostra pagina web e in un certo qual modo riflettono quanto e come noi "riempiamo" la nostra giornata lavorativa (parlo ovviamente della "sensazione" che passa all'utente un contenuto del genere; non che sia sempre effettivamente così! Inoltre la parola "contenuto" è utilizzata in senso ampio: per un fotografo molto probabilmente il "contenuto" sarà dato dalla pubblicazione delle sue foto, ecc.).
I contenuti sono l'offerta di noi al mondo, il nostro sapere dato gratuitamente all'altro, le nostre attività raccontate e spiegate (storytelling) in modo che qualcuno possa magari trarne utilità e piacere. Dobbiamo offrire la nostra attività all'altro, e in particolar modo la conoscenza che guida la nostra attività; questo è un modo importante di essere veramente utili, apprezzati e creare fiducia attorno a noi e a ciò che offriamo. Essere percepiti (ed esserlo veramente) come professionisti informati, competenti, aperti e trasparenti, che non temono di mettere "in rete" il propria conoscenza, è sicuramente uno dei passi più importanti affinchè il cliente decida di affidarsi a noi.
In terzo luogo la condivisione.
Essere presenti sui vari social media, essere in relazione con altri professonsiti e persone comuni, dedicarsi un pò alla "presenza sociale" è sicuramente, nell'era contemporanea, un'altra casella da occupare stabilmente: vedere che si è conosciuti e "riconoscibili" incrementa ancora di più il senso di empatia verso di noi (intesi come "professionisti") e quindi aumenta la possibilità di essere contattati: è un modo per abbattere già in partenza quella strana barriera invisibile che comunque esiste e si frappone sempre tra due persone che ancora non si conoscono.
Mostrarsi, informare, condividere e collaborare, se utilizzate tutte assieme, sono sicuramente un ottimo punto di partenza per creare fiducia nel vostro possibile cliente, e dunque fare la differenza nell'assegnazione di un lavoro (anche se forse non si è così bravi tecnicamente come il nostro amico web designer che lavora al di là della strada!)
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