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Google ha un suo "punto G"? :)
Una zona particolarmente "erogena" dei suoi algoritmi che se il tuo sito riesce a toccarla balza in prima posizione per tutte le keywords che ti interessano?
Credo di poter dire che una cosa simile non esista, ma c'è comunque a mio avviso un elemento più "erogeno" degli altri che solletica in modo più potente gli algoritmi del motore di ricerca più utilizzato al mondo: tale dato è rappresentato dal LINK (e dalle sue odierne e variegate varianti: mi piace, +1, citazioni, re-pin, re-tweet, ecc.).
Per dirla con una sola parola, che personalmente non amo molto, ma che può racchiuderli tutti: I VOTI. I "voti" che riceve una pagina credo siano ancora il nucleo centrale di quell'insieme abbastanza ampio di attività che contribuiscono a far posizionare il nostro sito nelle serp.
Ciò che è cambiato nel tempo, e che Google valuta sempre meglio e con più attenzione, è LA MODALITA' di acquisizione di tali links; fino a qualche anno fa era molto più semplice incrementare il numero di links verso il proprio sito e addirittura avevano anche molto più peso ed incisività i fattori onpage, come ad esempio la ripetizione di parole chiave (spesso nascoste) presenti nelle pagine. Oggi tali tecniche sono veramente "out" (portano soltanto ad essere penalizzati o bannati dall'indice) e in loro sostituzione si sta gradualmente andando verso un modo diverso di valutazione: si cerca di premiare la NATURALITA' DEI LINKS. Ovvero un formarsi lento e spontaneo di links da altri siti / profili social verso il nostro, e ciò può essere possibile perchè ad esempio, tramite esso, riusciamo a divulgare ottimi contenuti, che non è detto che debbano per forza essere "ottimi" nel senso di intellettualmente avanzati o iper-tecnici, ma ottimi (o "straordinari", come direbbe Seth Godin!) perchè creativi, divertenti, stravaganti, nuovi, ecc.
I Social stanno rivoluzionando il web, che a sua volta influenza le nostre vite, le quali ritornano ancora al web in modo diverso, e così via. Credo che sia in atto una rivoluzione digitale e reale - in cui ognuni parte influenza l'altra vicendevolmente - di cui almeno io non riesco a capire esattamente dove ci porterà, ma capisco benissimo di esserci nel mezzo.
E anche i motori di ricerca lo stanno capendo (e molto meglio di me ovviamente!), e stanno cercando di adeguarsi, credo con non poche difficoltà.
In questo scenario estremamente mutevole la SEO e la SEM, che sono forse le discipline più vicine a trattare la materia "LINK - VOTI", stanno evolvendo rapidamente: ho già parlato nell'articolo precedente di come forse SEO ad oggi, dovrebbe essere inteso più come Site Experience Optimization, ovvero una disciplina che si occupa di organizzare per i vostri utenti un'esperienza organica sul web dei vostri servizi/prodotti.
Stimolare "il punto G" di Google per salire nelle posizioni è questione di creatività, di natura, di organicità, di reale che si ibrida con il virtuale, di emozioni e di strumenti per diramarle in bit nei modi più diversi: curare un blog, curare un sito internet con continui aggiornamenti di qualità, fare foto e video creativi, essere ironici, tecnicamente informati sul proprio settore professionale, leggere, creare eventi, portare dentro ciò che fuori e viceversa, instaurare relazioni, aiutare chi ha bisogno (per quanto possibile), prendetersi il tempo per sognare e pensare creativamente; allenarsi a guardare il mondo da prospettive diverse e provare a condividere queste nostre visioni.
La "zona erogena" di Google sta dentro tutto questo secondo me; ad ognuno saperla poi sfruttare in modo proficuo per la propria attività!
GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO
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