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Nel mio lavoro a tempo pieno di webmaster freelance, una delle cose che mi piace fare in casa per svagarmi è cucinare, e così ho creato questa sezione del blog dedicata a questo mio passatempo.
Per Halloween è oramai "tradizione" (credo siano più di dieci anni) che compro una zucca, la svuoto e la utilizzo per creare la "terribile" facciona di Jack illuminata all'interno da una candela che riverbera nell'ambiente una calda luce arancione!
E di tutta la zucca estratta dal testone di Jack che ne facciamo?
Ogni anno qualcosa di nuovo: spaghetti alla zucca, zucca in forno, sformatini di zucca, dolce alla zucca... Quest'anno è toccato al risotto zucca e pancetta! (spettacolare!)
Si prende della pancetta e si fa a tocchettini piccoli piccoli e si buttano in un padella con un goccino d'olio a soffriggere; si sfuma con del vino bianco e si aggiunge la polpa di zucca tagliata anch'essa in cubetti. Si fa andare il tutto a fuoco basso per qualche minuto e poi si spenge e si mette da parte in un ciotolo la pancetta e la zucca così ben amalgamati.
Si riprende la stessa padella già insaporita, si riaggiunge un filo d'olio e si fa soffriggere un poco di cipolla tagliata fine con un peperoncino; si sfuma con del vino bianco e si aggiunge il riso, facendo tostare i chicchi per 1/2 minuti al massimo. A questo punto si comincia ad aggiungere il brodo caldo di verdure preparato in precedenza (io non uso mai il dado ma faccio sempre il brodo con acqua, sale, cipolla, carota, sedano, pomodoro, una patata e un ciuffetto di prezzemolo).
A metà cottura del riso si aggiunge la zucca con la pancetta e si finisce di cuocere. Si spenge il fuoco e si manteca con un pochino di burro. Al momento di servirlo nel piatto si aggiunge un pizzico di prezzemolo tagliato fino, pepe e parmigiano!
Buon risotto di Halloween a tutti!
GooglePlus Author Profile : Delizard Siti Web e SEO Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
Acquistare del baccalà ammollato e lasciarlo in acqua dalla mattina alla sera, in modo che perda il "troppo salato".
Far bollire il baccalà per circa 20 minuti e poi scolarlo e lasciarlo raffreddare.
Una volta a temperatura ambiente sliscarlo e ridurlo in pizzettini molto piccoli dentro una zuppiera; aggiungere olio extravergine di oliva (meglio se del contadino di fiducia!), mezzo limone strizzato, pepe, prezzemolo, capperi e una spruzzata di curcuma; mischiare e amalgamare bene il tutto (non aggiungere sale perchè il baccalà è già salato di suo).
Prendere i contenitori piccoli per sformatini in alluminio, depositare sul fondo una fettina tonda di limone e, aiutandosi con un cucchiaio, colmare ogni bicchierino con l'impasto di baccalà prima preparato. Ancora un filo d'olio e spolverare con un pò di pan grattato. Infornare per circa 15 minuti; poi toglieteli e lasciateli raffreddare.
Gli sformatini di baccalà così ottenuti si servono su un vassoio capovolti (in modo che la sottile rondella di limone compaia al "top" dello sformatino) e volendo possono essere decorati con un ciuffino di prezzomolo!
Abbinamento con vino bianco fresco leggermente fruttato! BuonAppe!
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Per una cena a 4 a base di carne mi sono cimentato nella preparazione del ragù bianco, ovvero senza l'utilizzo di pomodoro.
Si prepara un soffrittino di cipolla, carota e sedano, erbe aromatiche tritate (salvia e rosmarino) e uno spicchio di aglio schiacciato e si fa imbiondire il tutto a fuoco abbastanza alto sfumandolo con un pò di vino bianco.
Al giusto momento si aggiunge la carne a pezzettini: pancetta, salsiccia fresca e poi il macinato magro; si aggiungono anche 3 foglie di alloro (salando e pepando a piacere) e, a fuoco lento, si deve lasciar cuocere per almeno 1h, in modo che tutti i sapori si amalgamino a dovere.
Separatamente e prima di preparare il ragù, si sarà allestita una pentola con brodo di carne che servirà via via per allungare ed inumidire la lunga cottura del ragù. A fine cottura si aggiunge infine dell'abbondante basilico sminuzzato fine.
Le tagliatelle, per questa nostra occasione, sono state preparate in casa a mano la mattina e lasciate ad asciugare su una tavola di legno per l'intera giornata. In acqua bollente salata e con un filo d'olio le abbiamo fatte cuocere per circa 5 minuti e poi, una volta scolate, le abbiamo ripassate per qualche minuto ad insaporire nel ragù a fuoco medio.
Servire con una grattugiata di parmigiano. Un primo davvero sublime!
Vino rosso di accompagnamento che, nella nostra occasione, si è trattato di un "Moro 2008" della Fattoria Montellori.
PS:
PER ANTIPASTO
Per un antipasto (sempre a base di carne) ero un pò a corto di idee (sono più rodato su una cucina a base di pesce) e così mi sono rivolto a quella fonte online (a mio parere la migliore per le ricette di cucina!) che è GialloZafferano e così mi sono imbattuto nei Bastoncini di pollo con salsa alla senape (io ho utilizzato il tacchino): qualcosa di sfizioso e allegro con cui cominciare la serata!
BuonAppe!
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(nb: intanto preciso subito che nel caso specifico, anche se la ricetta richiederebbe le trofie, per via della presenza di persone celiache alla cena, è stato scelto di utilizzare la pasta apposita di mais per tutti, e quindi ecco spiegato perchè nella foto compaiono i fusilli!)
RICETTA
In questi giorni di feste, con annessi pranzi e cene tra parenti e amici, mi ritrovo più spesso del solito a dilettarmi in cucina e stavolta ho voluto mettermi alla prova con le trofie allo scorfano rosso (cappone) con pomodorini freschi e prezzemolo.
Si prende lo scorfano e si mette a cuocere al vapore per circa 8 minuti (non lesso, altrimenti perde molto più aroma), poi si toglie e si sporziona facendo bene attenzione ad eliminare tutte le lische (ce ne sono molte) dalle polpe. Fatta questa delicata operazione mettiamo da parte le carni del prelibato pesce e in una pentola d'acqua mettiamo a bollirne la testa con una carota, sedano verde, una cipolla e qualche pomodorino, in modo da ottenere un brodo lungo insaporito allo scorfano: in quest'acqua poi, ben filtrata, faremo cuocere la pasta.
Prepariamo quindi un bel battutino fine di cipolla, carota, sedano e un pochino di peperoncino e lo facciamo sfrigolare in un'ampia padella a fuoco allegro; sfumiamo con un pò di vino bianco ed aggiungiamo le polpe di scorfano e 2/3 foglie di alloro. Facciamo cuocere per alcuni minuti e poi spengiamo. Al momento desiderato porteremo ad ebollizione il brodo di scorfano, butteremo le trofie e a poco più di un minuto dall'ultimare la cottura le scoliamo e le mettiamo in padella (che nel frattempo avevamo riportato ad alta temperatura): mescoliamo il tutto ben bene per amalgamare i sapori e proprio alla fine aggiungiamo del pomodorino fresco a pezzettini e appena spento il fornello insaporiamo con del prezzemolo fresco tritato.
Servire... e sarà un vero successo garantito! :)
Un buon vino bianco a supporto ma anche alcuni rossi non sono da disdegnare!
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Bhè, come oramai avrete capito, mi piace parecchio cucinare :)
E quindi ogni occasione è buona per metetrsi ai fornelli e sfidare qualche nuova ricetta; questa volta l'evento era una cena tra amici e la ricetta da affrontare quella del polpettone, una vera e propria polpetta gigante rosolata in pentola e poi insaporita con un poco di sugo al pomodoro.
La ricetta è quella "the original" fornita direttamente dalla nonna:
- Macinato (circa 6/7 etti per 6 persone);
- 2 uova;
- 1 patata lessa schiacciata o in alternativa un pò di mollica di pane inzuppata nel latte;
- aglio;
- prezzemolo;
- 1 etto di mortadella;
- formaggio parmigiano grattugiato
- un pizzico di sale e pepe
Impastare bene il tutto e poi cercare di comprimerlo in una polpettona rivestendola di farina e pan grattato. Mettere poi la polpetta a rosolare in una pentola con olio bollente e aggiungendo via via un poco di vino bianco.
Cercare di far rosolare bene tutta la polpetta girandola su ogni lato delicatamente (è molto facile che si rompa!); quando è ben rosolata aggiungere la polpa di pomodoro e far cuocere il tutto per almeno mezz'ora!
Buonissimo :) ...e ancor meglio se accompagnato da un ottimo vino rosso!
BuonAppe!
PS: in quella stessa sera avevo preparato anche dei tagliolini con asparagi e salsiccia... ma benchè quasi tutti abbiano fatto il "bis" e siano stati completamente finiti, secondo me erano un pò troppo asciutti...
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Questa volta ricettona a 4 mani: la paella! (a 4 mani perchè l'opera è stata creata da me insieme all'amico Gianni).
Gli ingredienti sono tanti e come tutti ben sapete la paella è famosa soprattutto per la particolarità di riunire nello stesso piatto sia carne che pesce. Iniziamo:
Scottare a parte dei peperoni sulla piastra e poi tagliarli a dadini.
Fare un battutino e cuocere in padella delle coscine di pollo (noi abbiamo sostituito con dadini di petto di tacchino).
Fare un battutino e cuocere in padella salsiccia e dadini di carne di maiale. a cui si andranno poi ad aggiungere i peperoni e i pisellini freschi (precedentemente sbucciati).
A parte si prepara una padella in cui saltiamo rondelline di calamaro e gambari.
Altra padella ancora in cui facciamo aprire cozze e vengole.
(Tutto il pesce si suggerisce rigorasamente fresco).
Nel frattempo era stata preparata una pentolina con circa un litro e mezzo di brodo vegetale.
Prendere una padella molto grande in cui amalgamare il tutto (ringraziamo Tatiana per avercene imprestata una davvero magnifica, vedere nella foto!) in questo modo: rovesciare tutta la carne con i peperoni e i piselli; aggiungere calamari e gamberi, versare tutto il brodo con una bustina di zafferano e una spruzzata di curry (a chi piace). Versare il riso e mescolare ogni tanto per evitare che si attacchi. Quando il riso è quasi cotto aggiungere cozze e vongole e gli scampi.
Servire con gran effetto scenografico ed applauso dei commensali :)
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Acquistare un bel polpo fresco e pulirlo bene sotto acqua corrente.
Una volta pulito lo immergiamo in acqua bollente salata con odori (carota, patata, sedano, pomodoro, cipolla e un paio di peperoncini interi) e lasciamo bollire a fuoco lento e pentola tappata per circa 1 ora e mezza. Passato questo epriodo di bollitura spengiamo la fiamma e senza alzare il coperchio lasciamo il polpo immerso nel "brodo" per qualche ora.
A parte abbiamo lessato le patate, le abbiamo spezzettate a cubettini dentro una zuppiera e vi abbiamo aggiunto olio, sale, pepe, capperi e olive.
Aggiungiamo infine il polpo tagliato a rondelline, mettiamo ancora un pò di condimento secondo i gusti e una bella spruzzata di prezzemolo tritato. Da leccarsi i baffi! :)
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Le alici alla povera sono un piatto semplice quanto gustoso, saporito e sano (pesce azzurro fresco).
Solitamente si serve come antipasto a temperatura ambiente (in estate anche fresco, ma non gelido) da accompagnarsi con un pochino di pane o meglio ancora una schiacciatina semplice!
La preparazione richiede un pò di tempo soprattutto per la pulizia delle alici che devono essere freschissime e magari non proprio di taglia minuta, altrimenti se passerà anche più di un'ora a sliscarle e pulirle!
Una volta pulite e scicquate si mettono a strati in una bacinella coprendole totalmente di aceto di mele (altrimenti l'aceto normale è troppo forte) in cui le lasciamo a macerare (a "cuocere") per circa 16/24 ore. le carni delle alici devono diventare bianche, appunto come cotte.
Una volta terminato il periodo di immersione nell'aceto le scoliamo bene e, ripulita la bacinella, la riempiamo ancora una volta a strati in quest'ordine: alici, cipolla a fettine sottili, sale, pepe, origano e poi a coprire il tutto con olio extravergine di oliva. Si ripete questa azione fino ad esaurimento alici e poi lasciamo qualche ora ad insaporire!
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Dato che questa settimana ho subito l'infausta visita del virus stagionale e son dovuto stare a dieta stretta per una settimana, ho pensato, una sera, di farmi delle buone mele cotte...
Io ho utilizzato delle mele fuji, ma ognuno prenderà le mele che più gli aggradano.
Una lavatina sotto l'acqua e poi, lasciando la buccia, si svuotano del torzolo dall'alto aiutandosi con un coltello.
Una volta svuotate, nel buco si mette un pò di miele (si spalma un pò anche sulla buccia) e dell'uvetta secca. Si innaffiano poi le mele con acqua e vino bianco a formare uno strato di liquido di mezzo centimetro sul fondo del recipiente. Si prende dello zucchero, meglio se di canna, e si fa cadere a neve un pò ovunque. Infine una bella spruzzata di cannella in polvere.
Si mette tutto in forno per una cottura di sicuramente 30min ma anche più; è meglio poi testare le mele e quando saranno abbastanza morbide, toglierle!
Un alimento dolce, semplice e abbastanza naturale per godere un pò anche da malaticci! :)
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Ricettina veloce veloce e veramente gustosa!
Per due persone direi circa 6/7 etti di fette di palombo fresco; si mettono in padella con un filo di olio e 2 spicchi d'aglio. Si fanno sfrigolare per 2 minuti circa e poi innaffiamo con un buon vino bianco aggiungendo anche sale e pepe a piacere e un pezzettino piccolo di peperoncino.
Quando siamo quasi a fine cottura aggiungiamo del pomodorino fresco tagliato piccolo con basilico e prezzemolo. Altri due minuti di cottura e il piatto è pronto.
Come contorno speciale direi pisellini anch'essi cotti con un gocciolino di pomodoro fresco.
Nel caso specifico il vino (bevuto, ...non quello messo in padella eh!) è stato un ottimo Pinto Grigio!
BuonAppettito!!!
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Questa non è propriamente una mia ricetta ma DEVE essere segnalata e DEVE entrare nella storia in quanto è il primo piatto con i pesci pescati (19 Agosto 2011) dalla nostra barchina :)
Dopo un anno e mezzo siamo finalmente riusciti ad uscire in mare (!!!) e a calare il palamito di Leo a largo di Castiglioncello! Bottino della pesca: una razza e tre gronghi :)
I pescisono stati puliti e impadellati freschissimi con un pochino di pomodorino fresco e aglio; una volta scottati le polpe sono state pulite e poi rimesse in padella.
Quando lo spaghetto era quasi cotto abbiamo assemblato in tutto ilpadella e fatto saltare per altri due minuti! Eccellente e saporitissima! Vino bianco fresco di accompagnamento!
Per questa uscita in baca si deve ringraziare: il mecenate (walter); l'ideatore dle progetto (marco); il meccanico del motore e non solo.. (luciano); lo skipper, collaudatore, consigliere, prestatore di palamito, cuoco e amico (leo).
Ovviamente me, mio fratello.. e forse le rispettive consorti :) ghghg! BuonAppettito!!!
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Questa ricetta ho tentato di rifarla in base alle ricordanze che ho di questo piatto su come veniva cucinato nella casa di una famiglia che frequentavo da piccolo...
Si puliscono i funghi porcini e si tagliano per lungo in fettine sottili che andremo ad adagiare in una padellina nella quale avevamo precedentemente versato un pochino di olio.
In pochissimi minuti le fettine del porcino cominceranno a rosolare e ad assumere un colorito marroncino: aggiungiamo sale e pepe e poi facciamo cadere una pioggia di scagliette di parmigiano ben distribuita su tutti i funghi. Spengiamo il fuoco e lasciamo fondere il formaggio (possibilmente tappando la padella).
Una volta fuso aggiungiamo infine una manciatina di prezzemolo tritato e il piatto è pronto.
Può fungere da gustoso antipasto e lo accompagnerei con un bianco fresco leggero.
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Pulire la palamita fresca (pesce azzurro, quindi ottimo anche per il nostro organismo) con un coltello molto affilato (ci vuole un poco di destrezza!) per farne due bei filetti. Sciacquati sotto l'acqua li adagiamo in una teglia da forno; sopra ad ogni filetto si strizza mezzo limone e si mette del timo e del rosmarino, tritati fini, sale, pepe ed olio extravergine di oliva. Il fondo della teglia lo si copre per circa mezzo centimetro di vino bianco. Si inforna il tutto a forno già caldo e la si lascia cuocere per circa 20/25 minuti, a seconda della grandezza die filetti. Gli ultimi 5 minuti con forno bello alto. Pronti! La palamita è stata accompagnata ad una buona Vernaccia di San Gimignano!
Si ringrazia Barbara per la ricetta; ...inoltre anche la cena è a lei dedicata per il suo compleanno!! Auguroniiii!
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In questo caso ho utilizzato un polpo concelato, ma potendo è sempre meglio usare cibo fresco. Si pulisce il polpo sotto l'acqua e nel frattempo si è messa una pentola di acqua a bollire con sale, un goccino d'olio, una cipolla, una carotta, due pomodori, un pezzettino di sedano, un aglio ed mezzo bicchiare di vino bianco o aceto bianco. Vi si immerge il polpo lo si fa bollire a fuoco lento per circa 2 ore (in pentola a pressione anche un'ora può bastare). Poi si penge il fuoco e si lascia il polpo immerso nell'acqua per diverse ore. Sarebbe ottimo fare questo la mattina per cucinare poi il riso a cena!
Giunta l'ora del pasto si tira fuori il polpo, lo si pulisce un altro pò dalla pelle e lo si taglia a pezzettini.
Poi si prend eun'altra pentola, si fa un soffrittino, si innaffia con vino bianco e quando la cipolla è bella passita si versa un pò dell'acqua in cui è bollito il polpo e poi si butta il riso. Si continua così, mescalonda continuamente affinchè non attacchi, a cuocere il riso, aggiungendo via via l'acqua di cottura del polpo. A metà cottura circa si aggiungono anche i pezzettini di polpo. Si porta il riso a fine cottura e si serve perfezionando il piatto con un filo di buon olio extravergine a crudo e prezzemolo! In questo caso ho accompagnato il piatto con un buon Greco di Tufo!
Questa cena e il brindisi sono stati dedicati alla pensione della mia mamma :)
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Ricettina semplice e veloce, se si esclude la pulizia delle acciughe! :)
Per due persone consiglierei un 7 etti circa di acciughe fresche (o alici); si puliscono sotto acqua corrente strappando via la testa e la lisca centrale e poi si depositano sulla teglia, aperte, con la parte esterna che poggia sul fondo della teglia.
Disposte tutte le acciughe si condisce con un filo di olio extravergine di oliva, un pochino di pan grattato, prezzemolo, sale e pepe. Si informa per circa 15 minuti e voilà, pronte! In questo caso accompagnate ad un Corvo bianco!
Questa cena e il brindisi di apertura sono dedicati a Walter :)
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I dolci non sono mai stati la mia specialità culinaria preferita, e neanche ne sono ghiotto, però questa volta ho voluto cimentarmi con la colomba pasquale. Già da marzo in tutti i supermercati, ne vidi poi una artigianale in un piccolo negozietto a dun prezzo direi esorbitante e allora mi son detto: "Perchè non provare direttamente a farla in casa?" :)
La preparazione è piuttosto lunghina, occorre in tutto quasi 20 ore con 5 impasti e tempo di riposo della pasta tra uno e l'altro. Ad ogni impasto si aggiunge alcuni ingredienti finchè alal fine si deposita nella classica forma (per trovarla!!!), si guarnisce e si inforna.
La cottura è stata un pò l'anello debole, inq uanto con il forno a gas di cui dispongo è veramente difficile far cuocere bene i dolci, è tutto completamente diverso: come si vede il risultato finale non è male, appena "sbruciacchiata" sulla parte alta, un pò meno soffice di quelle comprate ma direi nel complesso buona!
Per chi si volesse cimentare la ricetta che ho seguito è questa: http://ricette.giallozafferano.it/Colomba-di-Pasqua.html
Ovviamente da accompagnare con un vino dolce fresco!
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Questa è una ricetta semplice, veloce e gustose, per assaporare il tacchino in modo un pò diverso.
Tagliare del petto di tacchino in sottili striscioline: prendere uno Wok (o una padella) ed aggiungere pochissimo olio. Quando l'olio sfrigola buttare il tacchino ed innaffiare con un pò di vino bianco. Aggiungere sale, pepe, origano e le spezie: paprika, cumino, coriandolo e peperoncino in polvere (nella quantità secondo i propri gusti). Lasciar cuocere finoa quando le striscioline non sono perfettamente imbrunite. Impiattare e gustare accompagnato da un'insalata verde o mista.
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Prendere un bel tegame con il bordo abbastanza alto; preparare un soffrittino con cipolla, aglio e peperoncino. Far rosolare con un goccino di vino bianco. Dopo poco aggiungere un pò di passata di pomodoro e in sequenza mettere le seppie tagliate a striscioline/pizzettini. Aggiungere un pò di sale, pepe e lasciar cuocere per circa 20 minuti in pentola normale. nel frattempo pulire la bietola fresca e tagliarla. Passati i 20 minuti aggiungere la bietola e far cocere per altri 10 minuti circa. Si si ha tempo si può lasciare il uttto nella pentola per pò in modo che i sapori si amalghimino ancora meglio. Si possono servire su fette di pane abbrustolito e un filo d'olio extravergine di oliva.
Dato il sapore e la consistenza, è un piatto di pesce che a mio parere si può abbinare bene anche con del vino rosso (come il cacciucco!) ed infatti ci abbiamo bevuto un ottimo Nobile di Montepulciano.
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Recarsi dal proprio pescivendolo di fiducia ed acquistare due belle oratine fresche di mare (se potete pescarle direttamente meglio ancora!).
Pulire la pancia, una sciacquatina sotto l'acqua corrente. Inserire nella pnacia un rametto di rosmarino, un filo di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Depositare in una teglia dove abbiamo già tagliato patate a pezzettini piccoli e pomodorini. Ricondire il tutto con un pochino di olio, sale e pepe ed aggiungere qua e là un pochino di rosmarino. Cuocere inf orno per circa 25 minuti a circa 200°.. ma poi dipende dal forno di ciascuno!
Vino abbinato: Greco di Tufo
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Le Ricette di Delizard, ovvero, le ricette in cui ogni tanto (quando il tempo lo permette!) mi piace cimentarmi! :)
Mi piacerebbe saperne di più di cibo&vino ma comunque mi diverto molto lo stesso a sperimentare, mischiare, cuocere ed intrugliare.. e di solito non viene male!
Invece non mi piace assaggiare mentre cucino. Tutto a occhio e mano, e la prova è quella finale dei vari commensali!
Per gli abbinamenti di vino non sono affatto studiati, ma solo per la "cronaca", ...per ricordare quello che ho bevuto!
Buon Appe!