Siti Web Livorno, Web Marketing Turistico, SEO, Web Design, Inbound Marketing - Toscana
Realizzazione siti internet, web design, seo e web marketing, creazione siti web dinamici, ottimizzazione e posizionamento ...e vita da freelance tra Rosignano, Livorno e in Toscana!

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Internal LinkingL'architettura interna dei link è veramente un aspetto fondamentale da curare attentamente per chi progetta un sito web.
Tra una pagina e l'altra di uno stesso sito, attraverso i link interni, è possibile far veicolare pagerank, autorità ed altri importanti valori; con un'oculata progettazione dell'architettura interna dei link è possibile spingere più o meno bene determinate pagine/sezioni del nostro sito, e questo perchè non tutti i tipi di link sono uguali e veicolano la stessa forza.
Molti fattori concorrono ad influenzare il peso di un link e la sua importanza, come ad esempio il suo formato (se testuale o tramite immagine), la sua posizione nella pagina, la sua posizione relativa rispetto ad altri link presenti, ecc.

LA POSIZIONE DEL LINK
I motori di ricerca, anche se forse ancora molti non lo sanno, sanno ricavare ed elaborare moltissime informazioni rispetto ad un link: già il fatto che sia posizionato nella parte alta del sito (praticamente quella che ogni utente vede appena si collega alla pagina) gli fa accumulare un alto punteggio. Così come i contenuti devono essere originali e pensati per l'utente che li legge, così anche i link devono essere funzionali al visitatore che naviga il sito (e non creati per il motore di ricerca; ...e i motori sanno capire benissimo la differenza!). In linea di massima e generale si potrebbe emettere questa regola per stabilire il peso di un link: maggiore è la visibilità che ha il link e maggiore è il peso che assume. Vediamo adesso nel dettaglio alcuni esempi cercando di assegnare per ognuno un "peso ideale" assunto dal link in una scala da 1 a 10 (dove 10 rappresenta il massimo di incisività!).

LINK NELLA SIDEBAR
I link nella sidebar sono solitamente link abbastanza importanti, che vogliamo che l'utente veda abbastanza bene, ma non così importanti e visibili come quelli del menù principale. Sono solitamente posizionati "above the fold" ma quasi sempre listati in un elenco e quindi questo riduce la loro incisività. Il peso che possiamo assegnare a questi link è 5, e può essere usato come "termine di paragone" per soppesare il valore di tutti gli altri.

LINK NELL'HEADER
Questo è davvero l'unico e più importante link nella pagina, solitamente associato al logo e che si ripete in tutte le pagine riportando il navigatore sempre alla homepage. Il valore di questo link è per Google estremamente alto in quanto è estremamente visibile e molto cliccato: peso 10!

I LINKS NEL MENU' PRINCIPALE
Questi links sono estremamente visibili e i motori di ricerca sanno benissimo che sono links-chiave che puntano alle pagine più importanti del sito. Questi sono i link a cui gli utenti guardano immediatamente per rintracciare informazioni, servizi e contatti. Anche in questo caso il peso si attesta tra 9 e 10.

I LINKS "BRICIOLE DI PANE"
Le breadcrumbs (o "briciole di pane") sono quei link che mostrano al visitatore in ogni pagina in che punto del sito si trovano, mettendo in evidenza il percorso fatto (ad esmepio: Homepage > Sezione > Sottosezione > Pagina) e dando quindi la possibilità, in qualunque istante, di procedere a ritroso o di ritornare ad una determinata pagina. Sono dunque links abbastanza importanti e si potrebbe assegnare loro un peso di 7.5

LINKS NEL FOOTER
Questi link hanno un peso molto basso: sono in fondo alla pagina, solitamente "ammucchiati" uno dopo l'altro, in una riga densa di collegamenti non ben distinguibile, rendendo difficoltoso prevedere su quale di essi l'utente andrà a cliccare: peso 2.

IMMAGINI COME LINKS
I motori di ricerca "non sono così bravi" con le immagini così come lo sono con i link testuali ed è dunque più difficile assegnare un peso a questo tipo di link. Se però prendiamo l'esempio di un'immagine molto visibile, unica all'interno di un testo e in posizione prominente, allora in questo caso il suo peso è abbastanza incisivo e potrebbe essere circa di 7.

LINKS ALL'INTERNO DEI CONTENUTI
Questi sono i links disseminati all'interno del testo della pagina e solitamente sono utilizzati per portare il visitatore ad un'altra pagina del sito o "in esterno" ad un approfondimento della risorsa stessa. Dalla prospettiva di un puro posizionamento all'interno della pagina, questi link potrebbero assumere un peso di 5, come quelli presenti nella sidebar, ma possono intervenire altri fattori a far accrescere o diminuire tale valore (la rilevanza).

La rilevanza di un link può essere accresciuta, al di là della sua posizione nella pagina, con alcuni espedienti. Ad esempio, se ad un'immagine che funge da link associamo anche un ottimo tag ALT, allora la rilevanza di quel link aumenterà. Se consideriamo i link all'interno del testo, una buona anchor-text può incrementare la rilevanza di un link, così come se formattiamo in bold la parola/frase su cui è attivo il collegamento. Ma, allo stesso tempo, se tutti i link sono in "bold", allora la rilevanza diminuirà, così come se nella pagina ci sono moltissimi link.
Dunque in conclusione, soppesate bene ogni singolo link, fate attenzione a dove lo posizionate, "in compagnia di chi" e con quale formattazione: una buona architettura interna dei link può veramente fare la differenza in un sito!

[Articolo tratto da: Search engine Watch, "Anatomy of an Internal Link"]

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Siti web dinamiciFin da quando ho iniziato questa professione di realizzazione siti internet, ho sempre puntato sui siti web dinamici, ovvero aggiornabili dal cliente in autonomia per ciò che riguarda i contenuti, siano essi tesuali, fotografici o tramite "embedded" di video e/o widget.
Con i siti in flash (io nasco professionalmente come flash developer), era leggermente più complesso, invece, al giorno d'oggi, che la moda del "sito animato" si è molto attenuata e le tecnologie web sono progredite, è anche più semplice far gestire i dati direttamente all'utente, anche perchè gli stessi utenti si sono evoluti e l'avvento dei social network ha sicuramente contribuito a spalancare le porte della gestione dei contenuti sul web ad una platea di persone molto ampia.

Il sito internet dinamico, come dice la parola stessa, è tale perchè può veramente seguire passo-passo gli sviluppi dell'azienda, gli eventi dell'agenzia e far rimanere i nostri lettori (o follower!) costantemente aggiornati su tutte le novità che li possono interessare. Una volta programmato "ad hoc", il sito internet dinamico può gestire con facilità grosse moli di informazioni, paginare i risultati per non appesantire i caricamenti, permettere di archiviare gli articoli per categorie semanticamente e logicamente funzionali, eseguire ricerche sui contenuti in base a parole chiave e/o altri input.

Il sito web dinamico è come se avesse assunto un elisir di lunga vita: se anche la grafica del sito un pochino può passare di moda, i contenuti aggiornati e le funzionalità avanzate, che facilitano e gratificano l'utente con risposte immediate ed utili, possono far passare in secondo piano il lato estetico. Come oramai tutti sappiamo, Google sta puntando moltissimo sui contenuti presenti in un sito e sulla loro freschezza (freshness), ovvero la frequenza con al quale li aggiorniamo ed eroghiamo news e nuovo materiale (ovviamente di qualità!) sulle nostre pagine.

Il sito web dinamico si addice in maniera ottimale a siti di news, siti in cui si pubblicano frequentemente articoli e/o foto, siti di agenzie immobiliari e agenzie di eventi, in cui c'è un update giornaliero di immobili e di informazioni; siti in linea generale che necessitano di esporre il proprio catalogo online, in modo da permettere la ricerca di prodotti per categorie e/o posizionare in appositi spazi "in primo piano" annunci in evidenza. Ovviamente sono in massimo grado utili per siti internet di attività turistiche, in cui c'è la necessità di fornire pacchetti-vacanza in base alle stagioni, agli eventi e alle festività o di far prenotare una stanza in base al calendario di disponibilità.
Si potrebbe davvero dire che sono oramai molto rari i casi in cui si può fare a meno di un sito web dinamico!

A qualcuno potrebbe però sorgere il seguente interrogativo SEO: "Ok, il cliente riesce ad aggiornare i contenuti, ma sicuramente nella stragrande maggioranza dei casi non ha l'abilità, le conoscenze e l'esperienza anche per ottimizzarli accuratamente per i motori di ricerca; dunque sarà molto difficile che riesca a posizionarsi bene sui motori di ricerca per le keywords che gli interessano!".

Il dubbio è lecito, ma la risposta è: assolutamente no!
Anche se il sito web dinamico è aggiornato dall'utente, l'architettura interna e la struttura è stata pensata e sviluppata dal professionista: gran parte dell'ottimizzazione onpage è stata pre-impostata durante la fase di programmazione. Inoltre, con gli ultimi update di Google (Panda e Penguin UpDate) è addirittura vantaggioso che non sia presente una sovra-ottimizzazione seo onpage: i contenuti inseriti in modo spontaneo da chi non è esperto del settore SEO e del Posizionamento sui motori di ricerca, possono risultare addirittura più performanti per il ranking di quelli inseriti con troppa attenzione. E poi, ad insegnare al cliente quelle 2/3 regolette seo fondamentali da seguire non è proprio così impossibile...

Dunque, se sei interessato a realizzare un sito, rivolgiti ad un esperto in siti web dinamici: anche se sul momento pensi di non aver bisogno di dedicarti in prima persona all'aggiornamento del sito, in ottica futura è sicuramente un'opzione caldamente consigliata. Se pensi di non esserne capace ti sbagli: è veramente molto semplice. E anche se la spesa per la realizzazione di un sito web dinamico può essere sul momento un pochino più alta rispetto a quella di un sito statico, i benefici che ne trarrai saranno infinitamente maggiori e il sito stesso sarà più facilmente scalabile ed espandibile nel tempo, e, "last but not least", risparmierai sui costi di gestione :)


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Posizionamento per le ricerche locali su GoogleQuesto articolo è tratto da un sondaggio su tutti i fattori che possono influenzare positivamente e negativamente la posizione del sito all’interno delle ricerche locali e in che modo è possibile incrementare tale specifico posizionamento.
E’ questa infatti la domanda a cui 40 seo / web marketers di tutto il mondo, esperti in ricerca localizzata, hanno cercato di rispondere attraverso un sondaggio che puntava a far emergere i fattori più importanti per ben classificarsi nelle local search.

Dunque, se intendi raggiungere un ottimo posizionamento locale in Google, i risultati di questo sondaggio possono darti veramente una mano (oltre a quanto ho già scritto su questo blog, nell’articolo dedicato alla guida all’ottimizzazione delle schede Google Places).
Ma perché è così importante per ottenere buoni risultati nelle serp locali?
Per alcune parole chiave (ad esempio "idraulici" o “ristorante” o ancora “siti web livorno”), Google mostra i risultati locali (quelli abbinati al segnaposto sulla mappa adiacente) in cima alla lista dei risultati di ricerca.
Questi siti NON sono elencati in alto perché hanno ottimi contenuti e/o backlinks buoni. Essi sono elencati in alto perché si adattano alla zona geografica della query di ricerca (ovvero Google conosce la località dalla quale sta arrivando la richiesta oppure quella citata direttamente nella query, e dinamicamente risponde con risultati geografici pertinenti, con attività la cui sede ricade in una certa area di prossimità rispetto alla tua posizione/domanda).
Se le parole chiave che mostrano i risultati locali sono rilevanti per la tua azienda, è importante esserci in questo tipo di risultati.

I cinque fattori più importanti, secondo il sondaggio, tra quelli che influenzano positivamente il posizionamento di un sito web nei risultati locali di Google sono:
1. La sede in un indirizzo reale della città di ricerca;
2. La corretta associazione di categoria;
3. La vicinanza dell’indirizzo al luogo espresso nella ricerca;
4. L'autorità del dominio del sito web:
5. La quantità di citazioni e commenti strutturati su internet, pagine gialle, portali web ed aggregatori di dati.
Un altro fattore che sicuramente aiuta è il fatto di aver inserito esplicitamente sulla propria pagina web il nome della città e dello stato.

I cinque principali fattori che hanno invece un'influenza negativa sul vostro posizionamento locale sono:
1. La non-corrispondenza dei numeri di telefono nei vari elenchi di dati. (Ad esempio, numeri di telefono provvisori o di monitoraggio o utilizzati soltanto per specifiche campagne, possono influenzare negativamente il posizionamento locale);
2. Inserire più pagine Google Places con lo stesso numero telefonico di riferimento;
3. Inserire più pagine Google Places con il titolo e l’indirizzo uguali o molto simili;
4. La non-corrispondenza tra l’indirizzo e / o il numero di telefono inseriti in Google Places con i dati inseriti sulla pagina web del sito di riferimento;
5. Inserire negli spazi adibiti alle “categorie”, parole chiave legate alla posizione geografica.

Se il vostro sito non mostra chiaramente in forma testuale il nome, l’indirizzo e il numero di telefono della vostra attività, Google potrebbe anche non mostrare in nessun modo il vostro contatto tra i risultati della ricerca locale.

La ricerca locale è FONDAMENTALE per moltissime tipologie di attività, soprattutto turistiche: la possibilità che Google mostri la nostra scheda è abbastanza svincolata dal fattore di ranking del sito per i risultati di ricerca “normali” e quindi è un’opportunità grandissima per scavalcare pagine ed arrivare nella prima proprio per quei clienti “prossemici” che stanno cercando quel prodotto/servizio/attività in quel determinato luogo (che è appunto la nostra area di business).

Qua potete leggere un altro ottimo articolo, in italiano, incentrato principalmente sull’importanza del posizionamento locale per le strutture turistiche.


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SEO HopeOggi, seguendo i commenti all'articolo giornaliero sul TagliaBlog, ho imparato che anche firmare un proprio commento (sia anch'esso ben scritto ed eccellente!) con una parola del tipo "siti web" o "web designer toscana" è rischioso; Google potrebbe penalizzare questa scelta.
E quindi, ovviamente, ritenendo la fonte di questa notizia molto attendibile, da qui in avanti io firmerò i miei commenti con il mio nome/cognome (consigliato!) o al massimo con il mio "aKa" Delizard. Questa è una solenna promessa e un vero pentimento per le mie passate anchor text: spero che Google stia leggendo :)

Questo credo che si inquadri nella via che Google ha aperto da qualche tempo e che sta tentando di perseguire:
lotta senza paura ai "furbetti del quartiere (web)"!

Stai commentando il post di un blog?
Devi firmarti con il tuo nome e cognome perchè in quel momento sei una persona/autore che dopo aver letto il pensiero di un'altra persona/autore, scrive il proprio.

Hai realizzato un sito ed inserisci nel footer il link al tuo sito come designer o sviluppatore?
Bhè, quel link nel footer già da tempo è privo di efficacia; se ne accumuli troppi, con anchor text sempre prescelte e sopraffine, allora diventi sospetto e rischi la penalizzazione.

Cerchi qualche link semplice, ad esempio in siti di bookmark?
Fai molta attenzione, perchè i siti di bookmark, anche i più rinomati (vedi Digg), sono diventati un covo di spam e stanno perdendo sempre più la loro autorevolezza...

Vuoi dunque provare a fare linkbuilding con i social?
Sappi che nel 90% dei casi sono link "noFollow".

Scambio link?
Non ci pensare neanche lontanamente...

Sovra-ottimizzazione SEO on-page?
ahi, ahi, ahi...

Mi viene così in mente una frase di una canzone dei Massimo Volume che dice:
"Io so che in certi casi é meglio non fare troppi movimenti... perché si va a fondo più lentamente".

Dunque, pochi movimenti e che siano quelli giusti.
Siamo in una sabbia-mobile-seo, una melma ancora non ben distinta in cui poche certezze possono salvarci dal disastro: è semplice, adesso, perdere tutto ciò che di buono (e lecito, in base alle regole del gioco in vigore fino a pochi giorni fa!) ci siamo guadagnati sul campo negli anni passati; e così non resta che appigliarsi a ciò che già sappiamo assolutamente non ci tradirà:
qualità dei contenuti, originali e ben scritti; aggiornamenti/news continui; creatività; attività di blogging e social; mettere in evidenza la nostra persona e la nostra attività in qualità di autore; offrire risorse di qualità; affidarsi a quelle pochissime directory e/o siti bookmark riconosciuti come autorevoli...
Ma tutto ciò, forse, potrebbe non bastare: non tutti siamo "guru" e ancora non si è capito bene se Google comprenda anche questo e in che modo lo valuti... Terrà anche conto dei problemi familiari o fisici? Come mai ieri non ero connesso a Google+? Penalizzato!
In tutto ciò...

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (nella SEO)...


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Perchè commentare gli articoli di un blog può essere importanteFino a non molto tempo fa andavano molto di moda grandi "listati" (gratuiti o a qualche euro) in cui si elencavano qualche centinaio di blog "doFollow" sfruttando i quali saresti sicuramente arrivato in prima pagina su Google... Bastava scrivere - "Sono d'accordo con te! Bravo", oppure "Ottimo articolo, ben scritto e ricco di informazioni! Grazie" - inserire la keyword di interesse nel campo "username" e l'indirizzo del sito e il gioco era fatto! Voilà! Centinaia di link doFollow a frotte che come una tempesta avrebbero sollevato la tua piccola barchetta sopra l'oceano di internet depositandola poi delicatamente sulla cima più alta del mondo in un'alba dolce e assolata con il cinguettio degli uccellini a far festa...

E poi però il sogno si trasforma in incubo: arrivano i cattivi di gran carriera (Panda e Pinguini Vampiri), che risucchiano tutto quel ben di dio di link che avevi ammassato e d'un colpo ti ritrovi infondo agli abissi, più giù di prima...

Uscendo dalla metafora del sogno, oggi le cose stanno cambiando: la quantità conta 0 (un bel paradosso, eh!), mentre a far la differenza è la qualità (come dovrebbe essere, più o meno, nella vita!).
Scegli dunque pochi blog, ben quotati e riconosciuti autorevoli, comincia a seguirli, a leggere gli articoli anche passati, ad informarti sull'autore.
Al primo commento che farai inserisci anche una riga di presentazione: è sempre un entrar in casa d'altri, anche se le porte sono aperte!

Se non hai niente da dire o non sei ispirato, astieniti. Non voler scrivere per forza: ricordati che sei sempre sotto l'occhio vigile e critico dell'autore e dei frequentatori/lettori/commentatori del blog. Un pessimo commento è stato, rimane e rimarrà un pessimo commento e ti costerà fatica recuperare. Perchè spendere così tante energie? A volte il silenzio è d'oro e vale più di molti link (vedi la recente vicenda Gruopalia sul terremoto).

Se invece ti senti ispirato e pronto a scrivere allora ok, vai: lascia il tuo commento ben scritto, educato, apportando valore aggiunto alla discussione, con serietà, creatività e un pizzico di umorismo che non guasta! Riuscire ad essere un ottimo "commentatore" farà crescere tra gli utenti la tua autorità ("authorship" ti dice nulla? Se non ti dice nulla prova a chiedere a Google...), la stima e la fiducia (trust) nella tua persona e professionalità; ottimi commenti incuriosiscono ad approfondire la conoscenza dell'autore e quindi porteranno visite interessate al tuo sito e ai tuoi profili social e dunque possibilità di contatto, di scambi e di collaborazioni (visite molto mirate e di persone, evidentemente, di ambito affine, dato che seguite entrambi con costanza lo stesso blog).

Infine, se sei davvero un ottimo commentatore, con il tempo potresti instaurare anche un rapporto con l'autore del blog e un giorno - perchè no! - essere ospitato a scrivere un tuo vero e proprio articolo (guest post). Altro che link "doFollow": partecipa in modo intelligente e mai banale alla vita di alcuni blog e naturalmente otterai visite e followers che faranno solo bene alla tua attività e al tuo sito; alla fin fine il motto è sempre quello: chi trova un amico, trova un tesoro!


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IlluminismoI Social (e più in generale il web), come oramai è appurato, hanno cambiato (e stanno cambiando) non solo le abitudini di vita di milioni di persone su tutto il globo, ma anche il modo di pensare, di rapportarsi e di comprendere/costruire questo mondo.
Questo è un cambiamento epocale, che a mio modestissimo parere, influirà in maniera determinante su ciò che intendiamo per "rapporto con l'altro o alterità da noi (sia esso un altro essere umano, degli oggetti, l'ambiente di lavoro, le relazioni affettive, il mondo, ecc.).

Nel "recente" passato della storia dell'uomo potrei per certi versi paragonare la portata di questo cambiamento con quello che fu l'Illuminismo nel XVIII secolo:
"La fede nella ragione, coniugandosi con il modello sperimentale della scienza newtoniana, sembrava rendere possibile la scoperta non solo delle leggi del mondo naturale, ma anche di quelle dello sviluppo sociale. Si pensò allora che, usando correttamente la ragione, sarebbe stato possibile un progresso indefinito della conoscenza, della tecnica e della morale: convinzione questa che verrà successivamente ripresa e rafforzata dalle dottrine positiviste."

Ma meglio ancora, possiamo partire da quella che fu la famosa definizione di Kant dell'Illuminismo:
"Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo."

Il motto che vedo io all'orizzonte di questa nuova era del "pensiero sociale" potrebbe essere il seguente, parafrasando il precedente:
"Abbi il coraggio di servirti della tua propria Creatività!".

Chiamerei dunque questo nuovo fermento ed approccio alla realtà: "Creativismo".
Il pensiero non basta più. Il positivismo non basta più. "Stay Hungry. Stay Foolish". Folli, ebbri di creatività e fantasia.
E' questo ciò che oggi può marcare la differenza.
Con un pensiero positivista non avrai successo; con un pensiero creativo si, è più probabile (semplifico e generalizzo molto per veicolare meglio il concetto di fondo).
Proponiamoci con creatività; utilizziamo i potenti strumenti di cui oggi disponiamo praticamente a costo zero (i social in primis) per attrarre attenzione, veicolare le nostre idee o il nostro brand a tutto il globo. E' ovvio che l'intelligenza positiva debba guidare i processi, costruire e pianificare progetti stabili, ma poi è il pensiero creativo che deve dare motore al viaggio, far risuonare le idee, incentivare le relazioni:
è l'emotività che evampa, incuriosisce ed avvicina!

E oggi, sul web, tutto si sta muovendo verso questa sfera "sociale" della presenza online: i motori di ricerca vogliono creare relazioni, metterci in contatto con la persona giusta e questo sarà sempre più possibile grazie all'enorme mole di dati personali e di geolocalizzazione che il World Wide Web raccoglie giornalmente su molti di noi.
Ma i dati in sè non basterebbero: servono i "giudizi" degli altri, che per l'80% dei casi (ho messo una percentuale ipotetica ma non credo sia molto lontana dalla verità), sono giudizi (recensioni, pareri, mi piace, +1, retweet, pin, ecc.) dettati dell'emotività, dal trasporto empatico verso qualcuno/qualcosa che ci ha colpiti.

Ecco dunque il perchè del "Creativismo".
Manipoliamo con creatività tutto ciò di cui disponiamo, supportiamo tali produzioni creative con un buon fondamento positivo (la conoscenza intellettuale e del saper fare) e il successo - soprattutto quello "on-line" - è quasi assicurato.
Colpite e attirate persone con Creatività verso i vostri servizi/prodotti (il vostro sito) e qui offritegli un supporto ottimo, uno strumento ben architettato con contenuti eccellenti, novità in evidenza e facilità di navigazione; siate trasparenti e capaci di trasmettere fiducia.
E' così che da oggi, e sempre di più nel prossimo futuro, dovremo improntare la nostra comunicazione verso i clienti.
Ed è con queste nuove categorie (Creatività, Fiducia, Emotività, Socialità) che i SEO dovranno sempre più imparare ad avere a che fare, e sempre meno con "illuminanti" trucchi o forzature.

Siate Creativi ed Emotivi, e i link, le visite e i contributi Social arriveranno.
Abbiate un ottimo sito web, e molte di quelle visite si trasformeranno in utenti affezionati se non in clienti veri e propri.
Siate capaci di infondere Fiducia (Trust), e i clienti si affezioneranno, parleranno bene di voi (recensioni, passa-parola) e di nuovo, attraverso i Social, molti amici dei vostri clienti potrebbero diventare a loro volta vostri nuovi clienti.

...Oliate bene questo ingranaggio, e tutto verrà naturale! :)


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