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Realizzazione siti internet, web design, seo e web marketing, creazione siti web dinamici, ottimizzazione e posizionamento ...e vita da freelance tra Rosignano, Livorno e in Toscana!

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Fare blogging nel 2012Nel 2012 a molti potrebbe sembrare anacronistico, data la presenza di moltissimi social network (facebook, twitter, linkedin, google+), fare blogging su una propria piattaforma, ma, a mio modestissimo parere, non è così. Anzi (parlo ovviamente per chi ha un proprio sito professionale/aziendale da spingere nel posizionamento sui motori di ricerca) io inviterei a passare meno tempo sulle varie pagine "social", anche se ciò rimane comunque di vitale importanza, e dedicarne un pò all'inserimento di post in un proprio blog installato sul proprio dominio.

Questo per svariate motivazioni:

1) un blog apre alla relazione con possibili clienti; se attraverso il sito vi presentate e offrite i vostri prodotti/servizi, il blog vi permette un approccio più informale, di tenere aggiornati uno o più canali che riguardano il vostro business con news ed informazioni di settore, di apparire una fonte autorevole e dunque capace di suscitare fiducia e quindi affidamento e relazione con utenti interessati;

2) inserire contenuti su un proprio blog professionale vi permette di incrementare il peso delle parole chiave e di migliorare l'architettura interna dei link che relaziona le varie pagine web presenti sul vostro dominio e dunque, di conseguenza, far salire il sito nelle serp dei motori di ricerca per i termini che più vi interessano aumentando il traffico sulle vostre pagine con conseguente aumento di percentuale di "incocciare" nuovi clienti;

3) un blog vi consente di parlare di ciò che più vi piace (anche professionalmente) e che magari sul sito non ha trovato spazio: oggi molte relazioni di lavoro partono inizialmente da una condivisione di idee, pensieri ed emozioni che spesso le pagine istituzionali non lasciano trapelare;

4) un blog è spazio per la creatività, non pone limiti... pensaci!

5) un blog è facilmente espandibile: potete cominciare con pochi articoli su un numero ristretto di argomenti ma nulla vieta di far crescere il numero di post, di categorie e di contributi anche magari aggiungendo, oltre a voi come Amministratore, altri relatori specializzati su temi affini e quindi incrementare ancora di più il traffico sul sito così da poter pensare di guadagnare con pubblicità e affiliazioni.

Un blog è dunque spesso l'anima più viva e vitale di un sito e a cui può portare importanti benefici, sia diretti che indiretti, come ho cercato di illustrare nei punti soprastanti. Lasciare tutto ciò in mano (o meglio, nei database!) dei Social Network non è a mio parere una strategia vincente sul lungo periodo, anzi! Senza contare che i Social, su tutte quelle informazioni che immettiamo (un bel volume di dati davvero succulento!), ci monetizzano sopra parecchio :)


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Vocabolario SEOINDICIZZAZIONE: un sito internet si intende indicizzato quando le pagine che lo compongono sono presenti nel database del motore di ricerca. I motori di ricerca, tramite gli spider e seguendo i link, sono capaci in autonomia di trovare e indicizzare i nuovi ipertesti che ogni giorno vengono immessi a milioni sulla rete. Ovviamente è comunque possibile aumentare la velocità di indicizzazione degli stessi mediante opportune azioni, ad esempio linkando i nuovi siti da fonti autorevoli, inserendo una segnalazione in portali di informazione, utilizzando i social, ecc.

OTTIMIZZAZIONE: (SEO, Search Engine Optimization) in questo termine vanno a racchiudersi tutte quelle specifiche operazioni tecniche che hanno lo scopo di migliorare il posizionamento del sito nei risultati dei motori di ricerca e di aumentarne il traffico il tutto in funzione di ampliare la visibilità dei prodotti/servizi offerti tramite il sito stesso.
Tali operazioni vanno ad agire su 4 livelli (a volte apportando anche corpose modifiche):
1) codice HTML;
2) contenuti (principalmente testuali, ma anche immagini, pdf, video, ecc.);
3) web design;
4) struttura (architettura interna dei link);
L’intervento è specifico e mirato ad hoc per ogni singola pagina (ottimizzazione onpage del sito).

POSIZIONAMENTO: con questo termine si intende la posizione occupata dalla prima occorrenza del nostro sito all’interno dell’elenco dei risultati del search engine per una ricerca effettuata su una specifica parola chiave (o coppia di parole o frase).
Il posizionamento può essere naturale (che si ottiene nel tempo mediante l’analisi da parte degli algoritmi dei motori di ricerca di moltissimi fattori del sito) oppure ottenuto a pagamento tramite link sponsorizzati (ad esempio AdWords).


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Linkbuilding con la condivisione di fileCome oramai sappiamo abbondantemente, oltre a realizzare un sito internet si devono anche creare costantemente buoni contenuti perchè ciò è sicuramente ben visto dai motori di ricerca; forse il modo migliore per aspirare all'ambita prima pagina di Google in modo genuino e perdurativo nel tempo. In special modo se questi contenuti sono "freschi" e di buon livello ciò porterà link spontanei e visite al nostro sito internet che sono la "materia prima" di ogni web-popularity ben affermata! Oggi questa immissione di contenuti nelle pagine web è oggi enormemente facilitato grazie all'utilizzo di CMS e siti web dinamici aggiornabili direttamente dall'utente.

Ma i contenuti possono essere distribuiti sul web in svariati formati, e tra questi, quelli in formato eBook (file PDF in sostanza) sono certo da tenere in considerazione: gli eBook sono ben indicizzati dai motori di ricerca che leggono senza problemi anche i links in essi contenuti.
Un eBook dunque può risultare di grande aiuto all'interno di una strategia di linkbuilding e di accrescimento della popolarità (si possono distribuire, a seconda dell'argomento trattato: guide, risorse, how-to, manuali, racconti, ricette, report di viaggi, libretti di istruzioni, ecc.); vediamo dunque di sfruttarne al meglio tutte le possibilità.

Essendo un file a sè stante, slegato dal sito, è bene creare una testata con il nostro logo di riconoscimento, contatti e link al sito; chiunque lo troverà in rete saprà in questo modo subito a chi ricondurne la paternità. Utilizziamo un nome del file molto descrittivo e con qualche parola chiave; idem, al suo interno, creiamo dei titoli significativi per capitoli e paragrafi. Scriviamo ottimo contenuto, ricco, ben scritto e senza errori; cerchiamo di impaginarlo in modo elegante e leggibile utilizzando anche delle immagini. All'interno del testo non perdiamo occasione di inserire link ad hoc. Il footer è un'altra parte del PDF da studiare accuratamente; esso potrà essere ripetuto in tutte le pagine del documento e quindi può essere un elemento strategico in cui inserire riferimenti al nostro sito, contatti e link a sezioni importanti del nostro sito web.
Al momento che arriviamo a salvare il documento in formato PDF, alcuni software permettono di inserire determinati meta-dati, invisibili all'utente ma ben individuabili dai motori di ricerca, che aiutano l'indicizzazione dello stesso documento, e quindi è bene sfruttare anche tale possibilità.

A questo punto occorre immettere il documento in rete: ovviamente lo linkeremo da una o più pagine del nostro sito, ma in aggiunta potrebbe essere vantaggioso uploadarlo su alcune piattaforme molto conosciute di raccolta e condivisione online di documenti, tra cui posso suggerirvi, ad esempio: google docs, windows live, slide share, 4 share e scribd.


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SEO Western
 

Fanta-cinefilo accostamento tra SEO e Western :)

IL SEO-BUONO: tutte le buone prassi seo che mirano a creare un sito ben progettato e ben realizzato pensato per gli utenti, e dunque: contenuti originali, ben scritti ricchi di sinonimi; title e h1 esplicativi e descrittivi del reale contenuto (differente!) di ogni pagina; non "zeppare" le pagine di pubblicità ma utilizzare un approccio "light" verso l'inserimento di advertising; far crescere i link verso il sito in modo lento e naturale possibilmente da risorse a tema e di qualità; variare le anchor-text con le quali si linka alle diverse pagine del nostro sito; occuparsi anche dei canali "social" intessendo relazioni.

IL SEO-BRUTTO: quando l'intervento seo è troppo evidente/invadente, pur non facendo ricorso a tecniche black-hat (over optimization, in sintesi!): contenuti duplicati o ripresi da altri blog, portali o feed cambiando solo qalche frase; ripetizione di keywords nel title e negli h1; ripetizione di keywords nei contenuti testuali; creazione di molte pagine "inutili" che servono soltanto ad aumentare il peso di alcune parole chiave; riempire le pagine con annunci adwords o altre tipologie di pubblicità; acquistare una grande quantità di link in brevissimo tempo anche di scarsa qualità; gestire alcuni profili "social" solo ed esclusivamente in modo automatizzato, quindi senza curare le relazioni.

IL SEO-CATTIVO: quando l'intervento seo mira soltanto ad ottenere risultati sui motori di ricerca senza interesse alcuno verso l'utente (tecniche black hat): contenuti completamente copiati, scritti male con errori logici e grammaticali evidenti; ripetizione esatta di keywords in title, h1 e altri tag (keyword stuffing); utilizzo di pagine doorway che hanno il solo scopo di far salire altre pagine del sito; utilizzo sempre della medesima anchor-text, utilizzo di testi e link nascosti, utilizzo di tecniche spam per inserire link in blog, forum e profili; acquisto sconsiderato di migliaia di link di scarsissimo valore e in pochissimo tempo; tecniche per manipolare la visualizzazione del pagerank e/o del traffico sul sito.

E come in tutte le pellicole western che si rispettano, alla fine, IL CATTIVO è fatto fuori!

Se volete far crescere il vostro sito affidatevi a servizi seo di qualità, trasparenti e attuati in modo etico e professionale: alla lunga saranno gli unici ad avere il "lieto fine" :)


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SEO Copywriting: scrivere per il webUn post riassuntivo sulle best practice dello "scrivere seo" (seo copywriting) per gli articoli del proprio blog o le descrizioni all'interno di pagine web, siano esse più o meno tecniche, descrittive, scientifiche o narrative.

Intanto un preambolo: scrivere contenuti originali, ben formattati e veramente informativi, non solo è utile per l'utente a cui pensate di indirizzare tale testo, ma è anche molto ben gradito dai motori di ricerca, che nel tempo vi premieranno come fonte autorevole (con l'avvento di Google+ ci sarà sempre più attenzione al parametro dell'AuthorRank) e dunque "degna" di scalare le posizioni nelle serp. Inoltre andrete ad aumentare i contenuti testuali del vostro sito che via via faranno aumentare il peso specifico di alcune parole chiave per voi fondamentali in ottica seo e indicizzazione.

Passiamo adesso a vedere come scrivere un buon articolo seo-oriented.
Innanzitutto il tema: deve in qualche modo rientrare negli orizzonti del vostro "piano editoriale", essere abbastanza attuale e trattare un argomento che possa avere un minimo di appeal e di interesse.

Deciso il tema, si passa alla formulazione del titolo, che è molto importante: deve essere conciso ma esplicativo, contenere 1 o 2 parole chiave per voi importanti, attirare la curiosità del papabile lettore (soprattutto per quando l'articolo verrà distribuito tramite feed rss su canali esterni che magari mostrano solo il titolo su cui cliccare per leggere tutto o essere re-inviati alla fonte originale).

A questo punto si passa alla stesura vera e propria dell'articolo.
Per quanto mi riguarda, una volta che mi è chiaro l'argomento, cerco di buttare giù tutto di un fiato una prima stesura, tanto per fissare i punti e le idee (in ciò la mia formazione umanistica mi aiuta ma non è fondamentale); poi passo alla revisione accurata (seconda lettura), nella quale sistemo grammaticalmente e logicamente i periodi, aggiungo o tolgo frasi a seconda che ritenga opportuno approfondire un punto oppure se mi accorgo di essere stato troppo prolisso in un altro; controllo gli "a capo" semplici e quelli di paragrafo, gli elenchi puntati e numerati, i vuoti e i pieni, perchè anche il colpo d'occhio dell'articolo fa il suo sporco lavoro! :)
Faccio anche attenzione al tono dell'articolo: per mio gusto personale preferisco uno stile non troppo pesante e neanche narrativo; direi puntuale-informativo con un pizzico anche di leggerezza e buon umore, inserendo magari espressioni dialogiche e/o ironiche... ma ognuno troverà il suo stile personale!

Inizio poi una terza rilettura, e questa volta mi concentro sulle keywords da inserire e sui links:
a) le parole chiave: controllo la loro posizione nel testo, cerco sinonimi se vedo troppe ripetizioni, aggiungo, tolgo e sposto; studio quali mettere in grassetto o corsivo e su quali potermi giocare qualche combinazione nuova di accostamenti lessicali (utile questo accorgimento per eventuali long tail di ricerca che si è interessati ad intercettare);
b) i links: spesso, ma non sempre, le keywords coincidono anche con parole che vogliamo linkare: immettere alcuni links dall'articolo ad altre pagine del nostro sito è caldamente consigliato, ovviamente senza esagerare; anche un link a tema verso una risorsa esterna molto importante è da considerare. Soprattutto quando il post sarà ripubblicato tramite il feed su altre piattaforme, quei links strategici saranno davvero molto importanti per indirizzare traffico diretto al nostro sito professionale.

A questo punto l'articolo-alchemico è praticamente composto: è arrivato il momento di scegliere ed aggiungere un'immagine ad hoc, che, associata al titolo, aiuti il visitatore a comprendere ancora più immediatamente il tema e ad alleggerire la pagina che, tutta piena di parole fitte fitte scoraggerebbe anche il più accanito lettore :)
Non dimentichiamoci che una buona immagine può tornare molto utile anche per attirare lettori tramite Pinterest!

Aggiungo poi in fondo il link al mio "profilo autore", rileggo un'ultima volta, valuto il colpo d'occhio ed invio! Ecco pubblicato il nuovo articolo!

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LinkbuildingNegli ritagli di tempo che mi è possibile trovare cerco di portare avanti il mio personale contributo alla causa "divulgazione SEO" mettendo a disposizione di tutti in modo assolutamente gratuito, materiale "docg" (come tanti vini buoni della mia amata Toscana :) ) testato personalmente che forse solo il tempo che passa potrà rendere in alcuni casi non più efficiente e funzionante, nel senso che potrebbe darsi che il servizio elencato abbia poi chiuso i battenti.

Alla pagina della mia Guida SEO gratuita, oltre a toccare tutti i punti per un'ottima ottimizzazione onpage delle pagine del sito e ad indicare tutte le modalità per rendere più popolare il sito una volta messo online, distribuisco anche in free download già 5 elenchi per fare dell'ottima link building con segnalazione di directory, siti di bookmark, siti di news, motori di ricerca, blog e portali di pubblicazione di feed rss.
La risorsa a disposizione credo sia di buon livello, ed è anche stata inserita da Giorgio Tave nella pagina sul suo Forum dedicata alle risorse gratuite per la link popularity.

Ma non voglio certo fermarmi, e non lo farò mai; adesso sono dietro a provare uno ad uno i 300 e passa siti internet citati in una già autorevole risorsa ma che comunque devono essere testati per eliminare almeno i servizi già obsoleti, non più funzionanti, a pagamento o dedicati solo ad una determinate nazione o lingua del mondo.
Vi elenco dunque, come antipasto della futura e corposa "pietanza di linkbuilding" che tra qualche tempo pubblicherò, alcune risorse che potete già utilizzare: http://www.tiltzero.com/ , http://www.bloggers.com/ , http://www.bloginteract.com/ , http://www.chime.in/ , http://www.zootool.com/ , http://www.zakladok.net/ , http://www.yemle.com/

Buona linkbuilding a tutti!

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Scivolare sulla buccia di banana..ahi ahi ahi! :)

Anche se l'apertura è ironica, vorrei in questo articolo mettere in luce un aspetto che sempre di più emerge, almeno nella mia esperienza lavorativa personale, durante il primo incontro/colloquio tra il cliente che illustra la sua idea di progetto e il professionista che dovrà poi convertire tale idea in un buon preventivo, ovvero: le conoscenze seo (intese in senso più ampio di inbound marketing).

Qualche anno fa, ricordo che il cliente ti contattava perchè nel portfolio aveva visto un bel sito in flash, pieno di animaizoni spettacolari e magari non troppo pesante da caricare (l'attenzione al tempo di caricamento nei più avvezzi al web c'era!); il posizionamento sui motori rimaneva un pò esterno, come un buon corollario aggiuntivo.. "Se poi siamo anche nelle prime pagine, meglio!". Ma l'attenzione era assolutamente focalizzata sulla spettacolarità del sito. Ti mostravano un'animazione di un sito galattico e ti chiedevano se eri in grado di riprodurla (con conseguente esplosione di programmi quali SwfDecompiler)...

Quel tempo mi sembra veramente terminato, e già da un pò.
Si è attraversato un "periodo di mezzo" di spaseamento: anche i clienti non sapevano bene cosa chiederti: flash assolutamente no, ...che sia in prima pagina, ...html5(?), ...che sia visibile anche sul portatile, e il cellulare :) ... che sia grande, non stretto nello schermo.. e così via...
Adesso invece la consapevolezza c'è: e se di seo non sai, sono guai! La conversazione è più ampia: si parte dal sito e dal progetto che si ha in mente di portare sul web, ma si parla sicuramente del posizionamento, ci si addentra spesso in particolari tecnici e in seo copywriting, si parla di social networks (facebook, twitter, google+), di come sfruttarli, di pubblicità e marketing (in primis di adWords), di landing page e DEM (direct email marketing); e se cadi malauguratamente su qualcuna di queste.... puoi dire addio al lavoro!

Poi magari si farà il sito e stop; niente di tutto il resto. Ma per averlo ottenuto quel lavoro è stato necessario, almeno per il singolo freelance, avere una discreta conoscenza di tutto il panorama che fa di un sito un progetto veramente vincente ed utile per il cliente: programmazione, web design e web marketing.

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Berlino, città creativaCome ci sono arrivato? Beh...molto semplice. Un giorno mi sono deciso, ho preso armi e bagagli, o meglio, computer e strumenti del mestiere e mi sono diretto verso questo Paese, così enigmatico, storicamente movimentato e segnato, ma al contempo estremamente esplosivo, in termini di creatività ed avanguardia.

"Quello che più mi soddisfa della mia attività oltreconfine come web designer freelance è poter vedere le mie idee e i miei progetti concretizzarsi, anche grazie alla piattaforma di lavoro online twago, alla quale mi sono affidato fin dall’inizio, aver carta bianca in quanto a creatività, svolgere il mio lavoro quotidiano ricevendo continui stimoli dall'ambiente che circonda me e gli altri lavoratori autonomi che decidono di trasferirsi qui." E' così che Claudio Sinopoli, web designer connazionale, inizia a raccontarci la sua esperienza personale, iniziata pochi anni fa, quando si è deciso a lasciare definitivamente il Belpaese per realizzare il proprio sogno professionale a Berlino. "L'importante è crederci" - continua Claudio - "e non cedere alle prime avvisaglie di debolezza, incertezze o insuccessi, perché quelli sono inevitabili, anche e soprattutto in un panorama parecchio concorrente e in continua evoluzione. "

E’ assodato che il successo di un web designer, come anche quello del graphic designer e di tutte le altre professioni relazionate alla web economy, dipenda dalle sue abilità nella gestione e dall’organizzazione del suo progetto, nel talento con il quale lo realizza.

Una regola, questa, che ovviamente vale per tutti i web designer di questo mondo, sia che si trovino a progettare siti web in Italia, piuttosto che in Germania, in Cina o negli Stati Uniti.

C'è da dire, anche, che al giorno d'oggi la capacità prettamente intellettuale non è tutto. La componente tecnologica e multimediale gioca la sua parte. In tempi sempre più recenti, infatti, tantissime figure professionali fanno della tecnologia uno strumento di lavoro imprescindibile. Tablets, laptop d'ultima generazione, ultimissime applicazioni per iPhone e smartphones. Il pane quotidiano, al giorno d’ oggi, per il web designer, che si trova sempre più a stretto contatto con la tecnologia e la telecomunicazione applicata al suo campo lavorativo.

"Il passaggio dall' Italia alla Germania non è stato poi cosi "soft", anzi, tutt'altro. L'esperienza nel territorio nazionale era caratterizzata da una netta predilezione della quantità alla qualità. Sbarcato in Germania, mi sono accorto che le cose funzionavano in maniera del tutto differente. Qui prima di tutto viene la qualità, su questo non ci piove. Nella stragrande maggioranza dei casi, all'azienda o a chi ti commissiona il progetto, poco importa se per realizzarlo ci metti due giorni di più, o un settimana, purché il risultato rispecchi le richieste del cliente”.

Prendete il paragone con le pinze, anche se il meccanismo è lo stesso, ma sembra proprio che assomigli al gioco del Monopoli. Puoi avere nelle mani una decina di piccole proprietà non redditizie e continuare a giocare senza sperare in una grossa vincita. Ma basta possedere un Viale dei Giardini piuttosto che un Parco della Vittoria per rappresentare un ottimo potenziale vincitore.

Ovviamente si sa, non è sempre tutto rosa e fiori come ce lo immaginiamo. Di scogli e difficoltà ce n’è per tutti, nessuno escluso. Ma al proposito possiamo dire che Berlino gioca dalla parte dei freelance, e offre loro un ampio ventaglio di eventi, manifestazioni, meeting tra startup e freelance, seminari e workshop per tutti i gusti. Il tutto per permettere ai lavoratori autonomi di essere al passo con i tempi, di conoscere l’ ultima versione di html5 piuttosto che CSS3, o magari conoscere le nuovissime applicazioni per web designer da installare nel proprio iPhone.

Insomma, se tiriamo le somme, e facciamo tesoro della preziosa testimonianza di Claudio Sinopoli, ci rendiamo conto che il futuro dei web designer è per lo più promettente e la loro professione costituisce sempre di più uno dei perni della web economy.

BIO:
Millestanze.it ha ospitato Elisa, web writer freelance, recentemente trasferitasi a Berlino, che prende spunto dalla capitale tedesca e dalla sua esplosiva creatività per i suoi articoli sul web design e su tutto quello la web economy oggi ci offre.