Siti Web Livorno, Web Marketing Turistico, SEO, Web Design, Inbound Marketing - Toscana
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Riccardo è un blogger freelance che si occupa di web copywriting; qui sotto riassumo con parole mie i 7 punti da lui messi in evidenza nel suo eBook (che ti consiglio comunque di scaricare da questa pagina, in modo assolutamente gratuito e solo con un piccolo tweet di riconoscenza :) In un web dove si preme sempre di più per contenuti a pagamento mi pare doveroso da sottolineare!):
E vediamo dunque di passare in rassegna i sette punti esposti (ripeto che questi sono solo stringatissimi sunti mischiati a mie riflessioni personali e quindi vi consiglio di legegre il bel lavoro di Riccardo in originale):
1. AVANGUARDIA: essere capaci di originalità, precorrere i tempi, novità. Essere capaci di scrivere cose eccezionali che attraggano visitatori e - possibilmente - links. Importante è togliersi dai piedi "la paura di fallire", altrimenti non si faranno mai cose eccezionali! E per creare (o scrivere!) "mucche viola" occorre creatività, e questa non la si compra: si trova con un'attitudine mentale rivolta al mondo, a ricostruirlo secondo schemi nuovi; si accende leggendo, studiando e acculturandosi; si ravviva "vivendo" e facendo esperienze!
2. AMO IL MIO BLOG: lo amo perchè mutevole e implica rapporto, costruzione complementaria, scambio di opinioni, dialogo; lo amo perchè mi mette in relazione con i miei lettori e questa relazione si riversa su di me, cambiandomi. Elimina però chi è solo distruttivo (e questo, anche e soprattutto, nella relazione professionale: una delle cose più belle, ad esmepio, di essere nel mio caso un web/seo freelance, è la possibilità di rifiutare lavori e/o clienti che "non ci convincono". Usiamola questa possibilità, ovviamente senza abusarne!. E comunque, per tornare al tema di questo punto n°2, anche io amo questo mio blog e sto cominciando ad amare il nuovo (ironico) blog-esperimento sull'Inbound Marketing Creativo :) ...ogni scarrafone è bello 'a mamma soia!
3. QUALITA' / QUANTITA': prima la qualità, come oramai ci sentiamo dire da ogni cantone: quality content. E per scrivere con qualità è necessario essere competenti, informati, aggiornati. E la qualità è anche un fatto di "formattazione del testo": utilizza grassetto, corsivo e spazi per aiutare e "guidare" il lettore in una lettura più semplice e allo stesso tempo più ricca. Qualità è anche utilizzo di media diversi: non esiste solo la scrittura e si può dare maggiore forza ed incisività al testo utilizzando immagini, belle foto, video, slide, grafici, infografiche, file audio, ecc. Per quanto invece riguarda il fattore della Quantità (visite al sito), ovviamente è importante, ma anche qui il dato deve essere relativizzato: la quantità è importante se è quantità interessata, altrimenti passerà e via dal tuo blog senza lasciare alcuna traccia (e senza richiedere preventivi!).
4. IO LEGGO: la leggibilità di un testo è fondamentale per non far scappar a gambe levate un lettore che potrebbe anche essere interessato all'argomento trattato. Tieni sempre bene a mente la semplicità e la gerarchia dei contenuti. I lettori vogliono subito "il sodo"! (come raffigurato bene dall'immagine sottostante):
Alla fine dell'articolo è bene inserire un "richiamo" una "call to action", che inviti il lettore a compiere un'azione (commentare l'articolo appena letto, acquistare un ebook, iscriversi alla newsletter del sito, visitare un'altra pagina del sito/blog come ad esempio il portfolio, ecc.).
Infine "Io Leggo"... spesso anche se sono attratto dal titolo!
Scrivere una headline di impatto e che attiri l'utente a fare click incuriosito è veramente una parte importante dell'arte blogging d anon sottovalutare mai!
5. LA GESTIONE QUOTIDIANA: mantenere il ritmo di "un post al giorno" non è affatto semplice; se all'inizio le difficoltà sono minori perchè le cose da scrivere sono molte, con il passare de mesi (o degli anni), lo spettro diminuisce molto, e allora che fare?
Scrivere meno ma cercare di mantenere sempre alta la qualità dell'articolo.
Trova inoltre il tempo necessario per scrivere, perchè contenuti di qualità richiedono tempo: organizza al meglio vita e strumenti online e offline :)
6. SEO PER UMANOIDI: Si tralasciano specifiche SEO molto tecniche (come è giusto che sia in una ebook dedicato a come creare ottimi post per il proprio blog) e ci si concentra in particolar modo sull'importanza delle keywords: come trovarle, come utilizarle. Altro fattore trattato è quello dell'importanza (SEO) dei guest post.
7. SOCIAL, BLOG E PARTECIPAZIONE: l'importanza (anche antropologica) della condivisione (strumenti Social), del dialogo (partecipazione) con fan e followers e della passione: una triade essenziale per chi voglia ben cimentarsi nel social media marketing! L'unilateralità del messaggio che "cade" dall'alto è morta!
Per tirare le somme: un ottimo ebook, ben scritto e ben " formattato" con rimandi a categorie/concetti anche di stampo etico/antropologico che per mia "deformazione universitaria" ho gradito molto :) Consigliato e complimenti all'autore!
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
Anche stamani, attraverso la Newsletter del TagliaBlog a cui sono abbonato (e a cui ti consiglio di iscriverti se sei interessato ad argomenti quali il Web Marketing, il Content Marketing e la SEO), mi è capitato di imbattermi in un video di Enrico Madrigrano in cui metteva in evidenza i differenti aspetti del "fare marketing" in America e in Italia (e quanto incidono su questo le differenze date dai due diversi background culturali) e soprattutto però sottolineando un aspetto che Enrico chiama "la 7° leva del Marketing", ovvero la PERSUASIONE (la capacità da parte del marketer di "manipolare la psicologia del consumatore").
E quindi, soprattutto in Italia più che all'estero, il problema della FIDUCIA.
Eh si, torniamo comunque sempre lì: la fiducia (TRUST) è il sentimento con cui ci si deve raffrontare con più rigore quando dobbiamo vendere un nostro servizio, soprattutto se faccio questo tramite il web.
Io mi trovo spesso a ragionare tra me e me, su come veicolare al mio possibile cliente che sta navigando le pagine del mio sito un senso di fiducia e sicurezza nell'affidarsi a me; più che su specifiche "regole" psicologiche, e al di là del fatto che sicuramente - se ben utilizzate - incrementano davvero contatti e vendite, io mi sono convinto che per come sono fatto, trovo meno oneroso per me e più trasparente per il cliente, affidarmi a questi punti:
- avere un sito pulito, chiaro, ben navigabile e che rifletta un'immagine professionale; i contenuti devono essere ben scritti e aggiornati e sicuramente fa un'ulteriore buona impressione essere ben posizionati in modo organico (NO a risultati a pagamento!) per le keywords per le quali vorremmo essere trovati, sia a livello globale che locale! (ad esempio, nel mio caso specifico, per: realizzazione siti web, siti internet livorno, seo livorno, web design toscana... e una certa serie di combinazioni diverse di questi termini);
- illustrare senza giri di parole come sono e cosa faccio, sia attraverso il sito che questo blog, in cui volutamente ho inserito anche sezioni "informali" per chi vuol conoscere qualcosa in più di me oltre all'abito puramente professionale;
- mostrare tutti i lavori svolti e dunque i clienti che già mi hanno scelto: reputo di fondamentale importanza avere sempre un portfolio aggiornato e che tenga archiviato tutto lo storico dei lavori svolti; questo punto è davvero forse il più importante; per chi ancora non ti conosce poter scorrere tutti i lavori svolti negli anni è sicuramente un fatto rassicurante, e magari tra tutti i clienti trova anche un conoscente a cui chiedere informazioni aggiuntive...
- i contatti e i link a tutti i Social in cui sono presente: numero di telefono fisso e cellulare, skype, fax, indirizzo facebook, twitter, google+, linkedIn: la possibilità di essere reperibile e "findable" attraverso molteplici canali è un altro ulteriore segnale di "presenza assicurata": io ci sono!
- la pagina con le collaborazioni: evidenziare e dare importanza ai propri collaboratori! Strutturare una pagina in cui compaiono (magari con logo e breve descrizione) tutti i freelance, le agenzie e/o le associazioni e cooperative con cui si hanno rapporti di lavoro. Questo dimostra che non siamo un corpo chiuso in noi stessi ma che abbiamo relazioni, lavoriamo sul territorio, altre realtà professionali ci conoscono e lavorano con noi; cosa c'è dunque da temere?
- assistenza e supporto: fornire supporto e dare consigli anche al di là del lavoro in sè; un cliente spesso ha bisogno di sentire il nostro parere anche su problematiche "contigue" a quelle che possono ad esempio essere legate alla realizzazione del sito internet: un problema con la stampante, la ricezione di email sui dispositivi mobili, ecc.; e soprattutto anche dopo che il lavoro è stato fatto e pagato è importante curare il rapporto con la persona: rispondere alle email o ad altre richieste di informazioni. Il cliente deve sapere che su di noi può sempre e comunque contare! E se poi non siamo in grado di rispondere? Basta ammetterlo e magari indirizzarlo verso un altro professionista che conosciamo! (Già tramite il sito possiamo fornire informazioni e risposte utili attraverso le FAQ o attraverso una pagina di risorse gratuite).
- parlare con il cliente per arrivare a capire i suoi reali bisogni, incontrarsi, spiegargli per quanto possibile come stanno le cose e che cosa può fare per ottenere i risultati che desidera. Non dobbiamo dire al cliente quello che vuole sentirsi dire o cercare di vendergli più di quello di cui ha bisogno; essere etici, reali e corretti - anche a costo di perderlo quel cliente - è sempre secondo me la strada migliore. Perdere un cliente perchè grazie a noi ha capito che in realtà ha bisogno di un servizio diverso rispetto a quello che credeva e che un altro professionista più preparato di noi su quello specifico settore può essere la scelta vincente per lui, ..."perdere" un cliente in questo modo NON E' PERDERLO, MA E' GUADAGNARNE ALTRI da lui! :)
- Altra cosa importante è la visibilità, il "mostrarsi" attraverso foto e video (e su questo io stesso ho da lavorare, anche se sul versante video qualche idea c'è...); il mostrarsi aggiunge alla nostra persona quel carico di "pubblicità" (nel senso di conoscenza pubblica), di "riconoscibilità", che è un importante aspetto psicologico di "riduzione delle distanze".
E voi, come riuscite ad instaurare un rapporto di fiducia con i vostri clienti?
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
Stamani ho visionato il video di Enrico Madrigrano che anticipa l'argomento che sarà da lui affrontato in modo più ampio al "Web Marketing Experience 2012" (a cui sono iscritto), e che si svolgerà dal 26 al 30 Novembre pv.
In questa anticipazione Enrico ci dice che nel posizionamento dei siti sui motori di ricerca avranno sempre più peso:
- il TRUST RANK (che cosa è il trustRank? Come dice la parola, può essere inteso come un'indicatore di "fiducia", di "autorevolezza": potrebbero essere siti con forte Trust i siti Governativi, della Pubblica Amministrazione, delle Università, di grandi e famose testate giornalistiche: questi siti sono autorevoli in quanto si fanno forti dell'importanza che l'Istituzione - di cui sono emanazione - ha offline. Ottenere un link verso il proprio sito da queste realtà è veramente ottimo ed ha ricadute positive per l'incremento di posizione nelle serp);
- la STORICITA' DEL DOMINIO e la STORICITA'dell'acquisizione/perdita dei LINKS (quindi attenzione ad ottenere/perdere in brevissimo tempo grosse quantità di links...);
- Enrico ci anticipa anche che può essere una buona soluzione suddividere un grande sito (migliaia di pagine) su più domini differenti, centrando meglio su ognuno di essi pochi aspetti con focus contenutistico più simile tra loro (invece di fare un enorme "minestrone" unico, o meglio ancora, dato che abito in provincia di Livorno, un enorme "cacciucco"! :) );
- ci dice anche, infine, in una specie di fanta-previsione, che Google, per cercare di eliminare il problema dello spam alla radice (e delle enormi spese che il motore di ricerca di Montain View deve continuamente sostenere per fargli fronte), potrebbe inventarsi una specie di "Carta di identità del SEO", basata anch'essa sul concetto di TRUST (fiducia); in soldoni significherebbe una cosa del genere:
sò chi sei e ho fiducia nei siti che amministri e nelle strategie che metti in atto -> allora puoi avere accesso a questo e quest'altro servizio e i tuoi siti saranno indicizzati! Non sò chi sei e rifiuti di farti identificare? I siti che amministri non saranno indicizzati, oppure non avrai accesso al WebmasterTool o non avrai possibilità di richiedere l'inclusione...
Lo scenario, se vogliamo, è un pò inquietante... sia da un punto di vista della privacy che anche della libertà e creatività del SEO che forse può sentirsi più inibito a sperimentare pratiche al limite (che servono per comprendere le risposte degli algoritmi)...
Come dice Enrico forse Google sta spostando "la supervisione" da Lui a Noi: sta cercando di farci diventare simili a dei "quality raters" fornendogli (gratis) suggerimenti continui (ad esempio tramite il "+1 button") su quali sono i contenuti di qualità e facendoci promettere che saremo sempre buoni SEO che si atterrano alle regole dettate senza mai uscire dall'orticello...
Trust non deve voler dire che accettiamo di vivere in una prigione d'oro creataci su misura da Google: la Trust vera deve scaturire da chi lavora costantemente, anche volendo a volte "fuori dalle righe" senza mai comunque danneggiare gli altri; che condivide i propri lavori, che partecipa alla vita reale e ai contenuti online con il proprio apporto di passione e conoscenza per far crescere e migliorare in maniera "laica" il web, ...e non essere la Trust derivante dal fatto di essere tutti "pecorelle mansuete" del Dio Google (ultimamente un pò troppo creazionista e disfattista a modo suo!)...
Voi che ne pensate?
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
IL POSIZIONAMENTO E' UN ALLEATO INSUPERABILE... MA SI DEVE ANCHE ESSERE CAPACI DI INFONDERE FIDUCIA!
In questi anni di lavoro, ma soprattutto ultimamente, mi sono accorto (con viva e vibrante soddisfazione! come direbbe qualcuno...), che la capacità di infondere fiducia e affidabilità (cioè l'esserci) - prima attraverso il sito, poi per via telefonica/skype/email ed infine "dal vivo" - ha più peso ed incide di più nella scelta del cliente, che non il mero posizionamento sui motori di ricerca.
E molte volte la fiducia scaturisce anche da componenti e aspetti che poco hanno a che vedere strettamente con l'abilità tecnica, ma più con un feeling, una certa "affinità elettiva" che si crea tra colui/colei che ricerca un servizio e, in questo caso, il sottoscritto che lo offre.
Ovviamente il primo punto naturale di contatto tra le due parti è il sito web.
Negli anni ho sempre puntato molto sull'originalità, sul fatto che comunque le pagine del sito dovessero in qualche modo esprimermi e veicolarmi, ed è per questo che infatti ho optato per un sito internet al 100% costruito senza l'ausilio di software CMS, che esplicitasse per intero sia la mia storia ed etica professionale (il portfolio con TUTTI i lavori eseguiti, la pagina sull'etica) sia quella "personale" (la biografia nella pagina contatti, la pagina dedicata al mio territorio [Rosignano Marittimo], il blog con sezioni dedicate ai film, alle ricette e ai viaggi): sono tutti segnali che le persone recepiscono!
Perchè si, contrariamente a quanto è comunemente pensato, le persone, se sono interessate leggono, ricercano, si informano, anche e soprattutto su internet! Ed io cerco di fornire tutte le informazioni possibili: nulla è nascosto o taciuto. Credo che trasparenza, etica ed informazione portino alla propensione alla fiducia, in quanto fanno conoscere l'altro e dunque lo avvicinano, lo rendono persona "normale" al di là dello schermo e della distanza che ci divide.
Il secondo step avviene normalmente per email o per telefono.
Anche questo caso cerco di essere il più naturale possibile; io cerco sempre di immedesimarmi nella persona che in quel frangente si sta rivolgendo a me e cerco di farlo nel modo più sincero (e a volte anche schietto!) possibile; non ho davanti un contratto da chiudere a tutti i costi, ma una persona che cerca informazioni e un servizio: io sento il dovere di fornirle tutte le informazioni possibili nel modo più sincero e privo di secondo fini, soltanto nel suo interesse.
Se poi quel SUO interesse può concidere anche con il mio allora molto probabilmente ci troveremo a lavorare insieme sul progetto! Non lesino indicazioni, suggerimenti (a volte anche apparentemente contro-producenti), disponibilità; ma credo siano cose importanti, che vanno al di là della possibilità del lavoro contingente e comunque un giorno torneranno indietro quando sarò io a aver bisogno.
Il terzo e ultimo step è l'incontro personale.
Da una parte apparentemente il più facile, perchè ci sono già stati precedenti punti di contatto "virtuali" che hanno già rotto il ghiaccio, ma dall'altra forse il più difficile perchè qui entrano in gioco anche sensazioni "a pelle", che sfuggono e vanno al di là del nostro controllo o delle nostre conoscenze.
Ma proprio per questo allora: perchè preoccuparsene? Porsi come siamo, senza filtri e imbellettamenti, credo impegni molta meno energia (e dunque ne abbiamo di più da direzionare dove serve, ovvero sul progetto) e si è sicuramente più rilassati, sereni e, con il tempo, anche sicuri.
Realizzare siti internet da freelance, come ogni professione che ti mette in relazione con molti clienti diversi nell'arco del tempo, implica anche un lavoro su di sè come persona da restituire poi nel rapporto professionale; chi si rivolge a noi non cerca soltanto un tecnico che sappia fare il compitino, ma una persona con cui parlare anche del "contorno", che sappia ascoltare, consigliare, dirigere e aiutare, anche a volte per cose che non sono strettamente legate al progetto o al problema tecnico.
Il lato "umano" è un aspetto imprescindibile e di primaria importanza: sottovalutarlo può significare la perdita di molte opportunità!
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
Scrivere un blog è a mio parere fondamentale, ma non nell'ottica (di cui ho già parlato in un precedente articolo) del miglioramento del posizionamento del sito, quanto nell'ottica personale, di sviluppo e crescita del lato professionale (ed ecco perchè ho inserito questo articolo nella sezione "Vita da Freelance").
Un blog è innanzitutto un servizio che faccio a me stesso: aggiornare quotidianamente (o settimanalmente) un blog mi aiuta a mantenermi attivo e allenato anche sul versante "narrativo e lessicale", un'attitudine che mi è sempre appartenuta e che ogni giorno scopro essere sempre più importante in questo mio lavoro di realizzazione siti internet e posizionamento sui motori di ricerca; soprattutto di questi tempi in cui la content strategy e il content marketing la stanno sempre più facendo da padroni... Non si deve soltanto comprendere la regola tecnica che guida il motore di ricerca (l'algoritmo), ma si deve essere capaci di comprendere i cambiamenti in atto in un'ottica più olistica, saperne dedurre le conseguenze ed immaginarsi creativamente soluzioni che possano essere utili concretamente al cliente... e un blog aiuta a ragionare e riflettere su queste problematiche e sulle modalità di produzione di tali contenuti.
Un blog mi aiuta perchè è quasi una presenza "viva" di me (come forse potrebbe esserlo un diario personale), una parte a cui poi devo per forza tornare e dare ascolto; si trasforma in sostanza in una sorta di "me esterno" che mi ricorda e mi impone che devo tenermi aggiornato, che devo fare esperienze, che devo leggere articoli e altri blog per imparare tutti giorni qualcosa di utile e nuovo, ruminarlo interiormente e cognitivamente per poi "risputarlo" qua, su queste pagine web, in modo che io stesso possa all'occorrenza ritrovarle e rileggerle: gli articoli che pubblico nel mio blog sono innanzitutto in aiuto per me stesso (e, se sono veramente tali, credo che potranno esserlo anche per altri!). Ecco perchè cerco sempre di inserire link alle fonti che mi hanno ispirato, a risorse online complementari, ecc.; in modo che all'occorrenza possa io stesso risalire a quelle fonti che verosimilmente avrei forse perduto o ammassato tra migliaia di altri siti preferiti (e dunque perduto!)...
Un blog è compagno di memoria e avamposto di nuove relazioni: non inserisco nel mio blog, volutamente, solo articoli professionali, strettamente tecnici, legati soltanto ai linguaggi di programmazione, a sottigliezze tecniche utilizzate nella creazione di alcuni siti web o a altre questioni squisitamente da addetti ai lavori; a me piace accompagnare articoli professionali (ad esempio quelli riguardanti la SEO) ad altri che parlano invece dei film che ho visto, dei viaggi che ho fatto o dei piatti che ho cucinato! Quest'ultimi contenuti servono io credo - a chi si imbatte nel mio blog - ad avere un'esperienza di me più informale e libera rispetto a quella che potrebbe avere visitando il sito, e dunque a creare nell'utente un'attitudine più "friendly" che possa più facilmente indurlo, se interessato o incuriosito, a prendere contatto con me!
Un blog, quindi, io lo vedo innanzitutto come una risorsa di primaria importanza per il suo stesso autore; è solo in conseguenza a questo che poi - almeno per quanto mi riguarda - diventa importante e godibile anche per altri e quindi, produrre incremento di traffico e miglioramenti nel posizionamento. Partire dagli effetti per arrivare alla causa ci può stare: ma è molto, molto più difficile!
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
Ho trovato un articolo su Ninja Marketing in cui si mostrava l'infografica qui sotto, dove si suggeriscono 64 pillole per utilizzare al meglio Google+, suddivise per argomento. Sotto l'immagine trovate la traduzione dei 64 punti.
ACCOUNT
1. Crea un account Gmail;
2. Crea un profilo Google+;
3. Crea una Pagina Google+ della tua attività;
4. Puoi creare fino a 50 pagina business;
5. Crea un link dal profilo Google+ alla homepage del tuo sito internet;
6. Crea un link dal profilo Google+ ai più importanati account Social (Facebook, Twitter, LinkedIn);
7. Utilizza parola chiave nella biografia;
8. Utilizza una tua foto a corredo in cui sia ben distinguibile il volto (Google riesce a capire se la foto inserita rappresenta un volto umano; se lo rappresenta è più facile comparire con la propria immagine accanto al risultato corrispondente direttamente nella serp);
LOCAL
9. La Pagina Local di Google+ si posiziona molto bene in serp;
10. Le persone possono scrivere recensioni al tuo business tramite la pagina Local;
11. Includi l'orario di apertura settimanale (ore e giorni);
12. Setta in modo giusto il puntatore sulla mappa e scrivi il tuo indirizzo;
13. Pe rle ricerche locali è probabile che comparirai in prima posizione;
14. Utilizza parola chiave nel campo "from owner";
15. Piccole foto che rendono!;
16. Punteggi dati dai clienti incidono!;
CIRCLES
17. Connettiamo il nostro Profilo Google+;
18. Tutti possono aggiungerti alle proprie cerchie;
19. Leggi e posta nelle Cerchie;
20. Raggruppa le connesisoni per B2B, B2C, Local, ecc;
21. Costruisci un network strategico;
22. Cerca di aggiungere contatti influenti e autorevoli attraverso l'utilizzo di Google Ripples (grafico del post);
23. Rendi il nome della Cerchia visibile nei posts;
24. Cerchie Candivisie = Approvazione;
HANGOUTS
25. Videochat semplice;
26. Fino a 10 persone possono chattare contemporaneamente;
27. E' possibile condividere il proprio schermo;
28. Incluso l'accesso a Google Docs;
29. On Air è la funzionalità live stream;
30. Google+ può registrare gli Hangouts on Air;
31. Google+ ti invia per email la registrazione;
32. Edita con Youtube e tienila privata;
DASHBOARD
33. Crea una Brand Dashboard;
34. Ricerche salvate = Google Alert;
35. Filtra le ricerche salvate per tipo;
36. Ripples (grafico del post) possono permetterti di identificare gli "influencers";
37. Utilizza il pulsante +1 per votare gli articoli;
38. Gli articoli con il +1 appaiono in Google+;
39. La dashboard è un luogo in cui inserire le ultime notizie;
SOCIAL SEARCH
41. Le Cerchie influenzano i risultati in serp;
42. Crea un link dal tuo sito verso il profilo Google+;
43. Visualizzazione della photo nei risultati di ricerca;
44. (Direct Connect new feature);
45. Aggiungiti alle cerchie tramite i risultati di ricerca;
46. Devi essere sempre loggato in Google+;
47. Sloggati da Google+ se vuoi effettuare ricerche "normali";
48. Aggiungi connessioni in modo strategico;
BLOGGING
49. Posta in Google+ il link all'articolo del blog;
50. Incrementa i backlinks e funziona lato SEO;
51. Non hai un blog? Google+ può essere un degno sostituto...;
52. Crea post multimediali (utilizzando testo, immagini, video, documenti, ecc.);
53. Incrementa la tua SEO;
54. Buona soluzione a basso costo/tecnologia;
55. Rendi i tuoi posts pubblici;
56. Includi parole chiave nei posts;
POSTS
57. Invia i tuoi post alle Cerchie o rendili pubblici;
58. I post pubblici incrementano la SEO;
59. Includi nei post gli #hashtags (esempio: #sitiweb, #sitidinamici, #seo): sono utili per chi compie ricerche;
60. Connetti tag ai posts;
61. Crea un link ai video: potranno essere visualizzati direttamente nel post;
62. Link a materiale scaricabile;
63. Non c'è limite a ciò che puoi inserire nei posts;
64. Formatta i posts utilizzando il grassetto o il corsivo.
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
Dopo molto tempo che ne sentivo parlare ho terminato in questi giorni di leggere il libro di Seth Godin "La Mucca Viola (come farsi notare - e avere fortuna - in un mondo tutto marrone)"...
Ad essere sincero mi apsettavo qualcosa di più; forse perchè non sono un esperto marketing e il marketing puro non è il mio pane quotidiano, ma ci ho trovato dentro cose abbastanza scontate.
Farsi notare, creare qualcosa di straordinario, riferirsi ad una cerchia ristretta (gli "starnutitori" li chiama) invece che alla moltitudine indistinta, allontanarsi dai grandi investimenti in campagne pubblicitarie tv/giornali per focalizzare minori budget sull'invenzione creativa e geniale che restituisce successo (e soldi) perchè fa parlare di sè... li sento concetti assimilati dal tempo attuale!
Io ho inquadrato ovviamente i suoi consigli per ciò che riguarda il mio ambito professionale (realizzazione siti internet e servizi di content marketing) e quello che ho in mente per il futuro (le due cose non coincidono perfettamente), e devo dire che è già diverso tempo che cerco di essere sintonizzato su quella lunghezza d'onda... l'avvento sei Social Networks ha acuito ancora di più l'emittenza di tale segnale... E dunque trovo strano che persone molto illustri e compeenti, di aziende di successo, possano essere così indietro su questo terreno come scrive Godin...
Però forse una spiegazione c'è, e si trova nel retro della copertina:
la prima versione in lingua inglese originale di questo volumetto è del 2002... e quindi bhè... in quel periodo era tutt'altro un paio di maniche portare alla ribalta una simile concezione!
Quindi, per concludere, inquadrandolo nella giusta ottica temporale, il volume merita di essere letto; anche se molti concetti sono ad oggi molto più usuali e comunemente accettati (forse anche per merito suo!), un buon ripassino non guasta mai...
Auguro a tutti di trovare la propria MUCCA VIOLA!! :)
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.
...soprattutto se intendiamo la SEO come ho proposto un paio di articoli fa, ovvero Site Experience Optimization, volendo alludere con ciò ad una lettura più ampia della ristretta "ottimizzazione del sito per i motori di ricerca" a cui secondo me rimanda la vecchia (e ancora in uso) interpretazione.
Ottimizzazione dell'esperienza del sito, o meglio ancora, ottimizzazione dell'esperienza della presenza online del brand o azienda/professionista.
Fino a non molto tempo fa funzionava ancora così (semplificando), a compartimenti stagni:
il web designer puro passava poi la grafica allo sviluppatore puro che poi a sua volta passava la patata bollente all'esperto SEO che aveva il compito di ottimizzare titoli, testi, metatag, keywords (e altre "cosucce" spinte all'interno delle pagine), ecc.; poi metteva online il sito e cominciava a spingere con campagne di link building sfrenate.
Ad oggi non funziona più così.
La SEO deve dare all'utente web come risultato, per essere veramente efficace, un'esperienza totale, ottimizzata e performante, all'interno della quale si senta ben accolto e a suo agio (web designer, architettura del sito, usabilità -> questi elementi influiscono principalmente sulla permanenza dell'utente sulle pagine del nostro sito); in cui il sito risponda bene alle sue richieste (sviluppatore web -> ciò influisce in massima parte sui tempi di caricamento delle pagine e la loro intatta resa su diversi browser e/o dispositivi mobile); in cui i contenuti appaiano al lettore naturalmente ottimi e godibili (copywriter di concerto con l'esperto SEO -> i contenuti redatti dal copywriter, di ottimo livello, ben scritti, originali, con keywords e sinonimi utilizzate a dovere); in cui Blog e Social siano davvero un valore aggiunto al sito, ognuno utilizzato al meglio delle proprie peculiarità (copywriter, esperto web marketing, entrambi di concerto con l'esperto SEO -> scrittura di articoli di settore che possono poi anche essere distribuiti e diramati attraverso i canali Social, integrando campagne strategiche già in atto che utilizzano e re-inventano con creatività il cliente anche sfruttando tendenze del momento; il SEO porterà la propria esperienza nell'ottimizzazione dei vari profili); risonanza e incremento di notorietà nell'ambito delle ricerche Local (esperto SEO -> studio ed utilizzo nel migliore dei modi possibili di tutti i tools disponibili per incrementare il posizionamento per le ricerche locali); campagne promozionali off-line (creativi, grafici, agenzie pubblicitarie -> hanno il compito di portare traffico verso il sito dall'esterno).
Rientrano poi in questo meccanismo SEO - ovviamente - anche figure professionali complementari, come possono essere fotografi (ottimo se volessimo intraprendere una campagna molto spinta imperniata su Pinterest), videomaker (i video sono e saranno sempre di più uno dei piloni portanti di ogni strategia SEO; gli utenti web amano visionare brevi video e se riusciamo a confezionarne di ben fatti e creativi, creando addirittura un vero e proprio canale ad esempio su YouTube, la viralità - e il successo - sono quasi assicurati!) o anche illustratori e musicisti.
Il cliente stesso non può tirarsi fuori da questo processo di ottimizzazione globale della sua presenza online: deve diventare colui che condivide tutto con il SEO, deve confrontarsi costantemente con lui, parlare dei punti di forza e debolezza del proprio business, della storia, dei sogni, ecc.
In realtà deve forse rendersi conto che è un figura essenziale, che grazie a ciò che lui pensa, vuole, dice, ricorda del proprio lavoro, i professionisti che ha attorno possono prendere uno spunto per creare nuovi contenuti e campagne di successo.
Dunque tutto l'ingranaggio SEO a mio parere funziona al meglio e può davvero rivelarsi vincente se questo pensiero è condiviso da tutti gli attori del progetto e primariamente, ripeto, dal cliente stesso, che deve comprendere che oltre ad un investimento in denaro è necessario anche un investimento del proprio tempo, pensiero ed emozioni.
Ad oggi, un sito internet realizzato e poi laciato lì da una parte ha veramente scarsissime possibilità di ripagare l'investimento effettuato!
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Articolo scritto da Francesco Giubbilini in esclusiva per il sito Millestanze.it.